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Discussione: M2tech Young e M2tech Young DSD - Suonano uguali?
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14-03-2017, 16:01 #1
Junior Member
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M2tech Young e M2tech Young DSD - Suonano uguali?
Salve.
Possiedo il dac M2tech Young e devo dire che ne sono abbastanza soddisfatto.
Recentemente ho acquistato un paio di casse monitor amplificate da studio Focal CMS65, e scoperto che non se la cavano malaccio anche in ambito hi-fi... pertanto mi solleticherebbe l'idea di inserirle nel mio impianto.
A questo punto se sostituissi il mio dac Young con un modello provvisto di controllo del volume, potrei mandare in pensione anticipata il preamplificatore, il finale di potenza e qualche cavo, e semplificare così il tutto.
Giusto per cadere in piedi pensavo allo Young DSD, tanto più che è pure provvisto di uscite bilanciate.
Da qui la domanda del titolo, anche se mi aspetto che la risposta sia un si... ma mai dare nulla per scontato!
In attesa di togliermi personalmente la curiosità presso il mio negoziante di fiducia, attendo vostre risposte e Vi chiedo anche: quale differenza avvertirei utilizzando la connessione bilanciata invece di quella sbilanciata?
Ringrazio anticipatamente chi avrà la bontà di dedicarmi un po' del suo tempo.
Riccardo
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15-03-2017, 08:21 #2
Salve Riccardo,
ti porto la mia esperienza, che ovviamente va considerata tale e non "universalmente apprezzabile".
Non ho mai ascoltato la versione precedente "solo" Young, ma ho avuto a casa per un bel periodo il modello DSD e devo dire che è uno dei DAC forse più equilibrati che abbia ascoltato.
Era collegato direttamente a casse monitor attive PMC o anche tramite l'interposizione di un finale auto costruito con moduli Hypex, a casse monitor PMC ma prive di amplificazione.
Il suono è ben "distante" dai DAC DSD basati sul chip Sabre, che bene o male sono tutti riconoscibili per alcune caratteristiche che piacciono a tanti e ad alcuni no, fra cui il sottoscritto, ma non per una questione di snobbismo, ma proprio per puro piacere di qualità di riproduzione. Non mi dilungherei a descriverlo con i soliti, mirabolanti, esempi stile Audio Review perché non ho la fantasiae ne la competenza dei loro recensori, ma ti posso dire che le gamme sono ben articolate, coerenti con il messaggio sonoro, non fuori fuoco ma neppure troppo "taglienti", insomma, un ascolto rilassato e molto piacevole. Per me, ribadisco.
Il salto di qualità (e sono ancora scettico al riguardo), l'ho avuto quando ho potuto unirlo al suo alimentatore Van Der Graaf (stesso Brand), perché ha dato una marcia in più al tutto, niente stravolgimenti epocali, ma l'ho riconosciuto 20 volte su 20 in una prova condotta con un amico/collega che lo inseriva e disinseriva dal circuto. Per me vanno solo in coppia.
Giusto per chiacchierare e per curiosità, attualmente il mio personale riferimento è il PS Audio DirectStream DAC, che ad ogni nuova release firmware aggiunge un tocco in più al tutto. Siamo su altri livelli di costo, oggettivamente. Ma oggi come oggi non ho ancora trovato un'elettronica che mi faccia venire voglia di cambiarlo."... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)
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15-03-2017, 17:51 #3
Junior Member
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Ciao Alberto
Grazie per la gentilissima risposta e complimenti per il tuo dac.
Quello che dici riguardo all'M2tech Young DSD è molto interessante... quindi acquistarlo senza il suo alimentatore dedicato significherebbe avere una macchina certamente valita, ma diciamo depotenziata.
Questo discorso vale anche per il precedente modello, quello in mio possesso, per il quale mi sono limitato a spendere un'ottantina di Euro per un generico alimentatore stabilizzato, che comunque qualche miglioria l'ha apportata.
Dalla tua descrizione del DSD riconosco in pieno l'impostazione del mio Young, sostanzialmente corretta e non eccessivamente radiografante. Sicuramente non affaticante.
Con il chip Sabre ho avuto modo di ascoltare un convertitore Copland: il dac 215.
Francamente non mi è dispiaciuto per niente, ma, come hai giustamente osservato, ho trovato che suoni in modo molto diverso rispetto a ciò a cui sono abituato.
Difficile scegliere.
Riccardo