Paradiso, almeno così avrà pensato quel profondo stratega e conoscitore del calcio internazionale, ovvero il nostro caro ct Donadoni, prima della partitella contro quei simpatici spilungoni vichinghi,abitanti di un paese paesaggisticamente meraviglioso. Vai poi a cadere nelll'inferno del giorno dopo, causa uno striminsito e fortunato 2-1 ottenuto solo grazie all'opportunismo di superpippo. L'Italia vuole la testa di Donadoni già da tempo, si è cercato di giustificarlo per le figuracce fatte in Francia ed a Napoli contro la fortissima Lituania, che incontreremo mercoledì e che può vantare un organico più tecnico del brasile di Kakà e Ronaldinho (o no?), dicendo che i giocatori erano spossati dal mondiale (i francesi no?) e che dovevano abituarsi ai nuovi moduli.....eh già i nuovi moduli! Ricordate il mitico Oronzo Canà (Lino Banfi) nel film "l'allenatore nel pallone"? Ebbene, sabato mi è sembrato di rivedere lo storico modulo 5-5-5 dove i difensori avanzano, gli attaccanti arretrano ed i centrocampisti vanno dove gli pare!

A questo punto l'appello alla federazione mi sembra d'obbligo: bisogna fermare, finchè si è in tempo, l'operato di questo discreto signore di mezz'età che ha il pregio di somigliare molto alla classe politica del nostro paese: cerca di far passar per buona anche la più stupida debacle.
Ed intanto sabato aveva le mani costantemente appoggiate alla sua folta (beato lui) criniera.

A voi la palla, ma non passatela a Donadoni, non si sa mai


P.s. la Germania ha vinto 6-0 contro S. Marino.......