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Risultati da 16 a 19 di 19
  1. #16
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    Luigi Somenzari ha scritto:
    Ma con gli impianti solari termici si puo' fare addirittura fare a meno della caldaia?

    Insomma il quesito è il seguente puo' valere la pena spendere qualcosa come 15-20.000 euro per questi tipi di impianti per poi potersi considerare non piu' schiavi del metano per il riscaldamento?
    si, si può fare a meno della caldaia, ma solo in case costruite "ad hoc" e modulate sull'uso effettivo: ovvero con particolari requisiti come grande inerzia termica e mille altri accorgimenti. In questi casi, con tecnologie miste (termica/fotovoltaica) si può arrivare a dare disdetta ai distributori d'energia. Gli esempi sono tanti.
    In case non costruite apposta si possono solo integrare i normali approvvigionamenti energetici con tecnoche alternative.
    Nel tuo caso siamo lontani, trattandosi per di più di un prefabbricato che sicuramente è "sprecone" in fatto di energie.
    Inoltre se la casa è solo per il weekend, lascia stare sistemi alternativi; il costo d'avvio sarebbe irrecuperabile.

    astigmatico (architetto che non costruisce più)

  2. #17
    Data registrazione
    Jan 2002
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    astigmatico ha scritto:
    si, si può fare a meno della caldaia, ma solo in case costruite "ad hoc" e modulate sull'uso effettivo: ovvero con particolari requisiti come grande inerzia termica e mille altri accorgimenti. In questi casi, con tecnologie miste (termica/fotovoltaica) si può arrivare a dare disdetta ai distributori d'energia. Gli esempi sono tanti.
    In case non costruite apposta si possono solo integrare i normali approvvigionamenti energetici con tecnoche alternative.
    Nel tuo caso siamo lontani, trattandosi per di più di un prefabbricato che sicuramente è "sprecone" in fatto di energie.
    Inoltre se la casa è solo per il weekend, lascia stare sistemi alternativi; il costo d'avvio sarebbe irrecuperabile.

    astigmatico (architetto che non costruisce più)
    Si tratterebbe della prima casa.
    Tu comunque in un ottica di 15-20 anni di recupero della spesa mi sugerriresti di prendere in considerazione almeno una di questa strade (tieni conto che partire dai un impianto di riscaldamento a gasolio del 1976):

    A) sostituzione con caldaia convenzionale a metano

    B) sostituzione con caldaia a condensazione a metano

    D) sostituzione con caldaia a condensazione a metano + impianto solare termico

    E) sostituzione con caldaia a condensazione a metano + impianto solare fotovoltaico (in questo caso per spendere un po' meno di elettricità).
    *NUOVO* Oggi con Chat!

  3. #18
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    coibentazione

    Anche nelle moderne abitazioni, spesso si investe pochissimo sull'isolamento termico.
    Quanti sono disposti ad investire ( sul valore totale della costruzione) un 10-20% in più solo per l'isolamento?
    Poi c'è da dire che in pochi sono sensibili al risparmio energetico e e pensano che sia meglio non sborsare subito quei soldi in più per l'isolamento ma spenderli piano piano in carburante...
    Qualcuno ripete spesso con i soldi risparmiati ci pago il metano per un sacco di anni...

    Un'ottimo isolamento ti fa risparmiare un sacco di soldi, molti di più di quanto pensiate, sia in estate (spessisimo il condizionatore non si usa) che di inverno.

    Nello studio dell'isolamento di una casa bisogna tener conto di due diversi fattori
    1- numero di ore trascorse nei vari ambineti
    2- frequenza di utilizzo dei vari ambienti

    Negli ambienti ad uso intermittente, dove ci si trattiene al massimo qualche ora magari solo una volta alla settimana, (classico il caso della taverna) l'isolamento va necessariamente applicato a ridosso delle pareti interne, in modo da ridurre al minimo l'inerzia termica e riscaldare l'ambiente in pochissimo tempo.
    Discorso valido anche per la camera degli ospiti che generalmente arrivano senza preavviso...

    Man mano che l'uso degli ambienti diventa più assiduio, e non intermittente, spostare l'isolamento verso le pareti esterne dell'abitazione.
    Prestare moltissima attenzione ai fatidici ponti termici, zone dove l'isolamento si interrompe e si creano delle "vene" dove si trovano in pochi centimetri zone con differenze di temperatura notevoli.
    Isolare con materiali diversificati, cercando di non trasformare la casa in un sistema abiabatico (tipo scatola in polistirolo) ma di mantenere un minimo di traspirazione per garantire un'adeguata trasmissione dell'umidità dall'interno verso l'esterno, ma soprattutto di non creare delle zone dove l'umidità rimanga intrappolata.
    Mandi.-
    guz
    --------qualcosa di nuovo sul fronte------

  4. #19
    Data registrazione
    Jun 2003
    Località
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    1.147

    Se e' prima casa il discorso e' diverso, e riguarda molto i tempi.
    Per decidere e quindi progettare l'impianto migliore occorre analizzare nei dettagli la fattura della casa e studiare le modifiche edilizie (coibentazioni, ponti termici,ecc.) necessari, per rendere i volumi ben isolati; poi verranno gli impianti veri e propri. Il costo maggiore ho paura che sara' per le strutture, quello ti dara' la misura della fattibilita'. Occorre quindi uno studio accurato dell'mmobile, poi puoi anche riscaldarlo a legna (camini attivi).
    Quindi se e' la casa della vita comprala e lascia la caldaia che c'e'. Poi chiama un amico che ne sa e cominciate astudiare.Dovrai spendere molto piu' in modifiche che in nuovi impianti.
    E poi il sole a Torino si vede ?


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