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Risultati da 1 a 7 di 7
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24-08-2013, 17:09 #1
Sospeso
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L'altra faccia delle rinnovabili: sovrattassa in bolletta e difficoltà di stoccaggio
Vivo in un appartamento, sono quindi per forza di cose uno di quelli che le rinnovabili le deve solo pagare come sovrapprezzo, senza possibilità di scelta e soprattutto senza opportunità di investimento.
Quanto pago? Uno studio di Legambiente indica in 67 euro annui la cifra del sovrapprezzo rinnovabili per una famiglia con una bolletta di 500 euro l'anno.
Ok, direte voi, ma l'ambiente ci guadagna ed il Sistema Paese pure.
Non è affatto detto perché l'energia "da rinnovabili" andrebbe accumulata ed oggi in Italia questo si fa pompando acqua da valle a monte negli invasi delle dighe. A parte che mi sono sempre chiesto (sarà una domanda stupida?) come questo sia possibile nei mesi in cui gli invasi sono pieni (in primavera ad esempio, quando anche il fotovoltaico va alla grande) i limiti "ufficiali" di questa tecnologia sono tre:
1) gli impianti di stoccaggio (dighe attrezzate con pompe e con un invaso a valle) sembra che siano quasi tutti sull'arco alpino, mentre buona parte della produzione di rinnovabili è al centro-sud
2) è lasciata al gestore, in base a sue imperscrutabili considerazioni economiche, la decisione se ricorrere all'energia accumulata o bruciare un po' di gas in più. Ebbene sembra che il gestore spesso e volentieri propenda per questa seconda opzione perché alla fin fine il gas gli costa meno
3) il rendimento del ciclo (77%, motore-pompa-turbina-generatore) in condizioni ottimali fa comunque perdere circa 1/4 dell'energia
Va bene, va bene... ma tutto questo ha fatto sviluppare un nuovo settore dell'economia... Sì, certo (lo dimostra anche il crescente business di furto di pannelli solari...) peccato che le aziende italiane si occupano esclusivamente assemblaggio e di installazione, perché la componentistica di base come tutto ciò che è elettrico / elettronico viene dalla Cina. Insomma l'economia si sviluppa più o meno come quando un italiano compra dalla Cina un prodotto cinese e lo vende ad un altro italiano.
Conclusione: parlare apertamente di tutto questo vincendo la tentazione di sottacerlo per non frenare l'entusiasmo collettivo sulle rinnovabili è l'unico modo per migliorare qualcosa che sembra stia iniziando ma che nel bilancio energetico reale pesa meno di quanto non risulti dalle statistiche ufficiali (quelle sulla sola energia prodotta - e sovrapprezzo riscosso - senza tenere conto del problema dello stoccaggio e dell'energia semplicemente buttata via).
Un link interessante sullo stato dell'arte dell'accumulo:
http://qualenergia.it/articoli/20130...A0-ed-ostacoliUltima modifica di fortyseveninches; 01-09-2013 alle 04:11
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25-08-2013, 13:17 #2
fino a 4 anni fa si e' pagato il CIP6 .......speso in CARBONE !......
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28-08-2013, 08:41 #3
Che su rinnovabili, fotovoltaico, ecologia, e tant'altro si faccia anzitutto molta demagogia e molta informazione parziale o inesatta è purtroppo un dato di fatto.
Riguardo al pompaggio tra bacini idroelettrii, il motivo i ciò è presto detto: ci sono bacini idroelettrici per i quali il bacino inferiore è lo sbocco dell'acqua turbinata nella centrale, mentre la partenza delle condotte sino alle condotte forzate della centrale è il bacino superiore. L'energia prodotta da una centrale idroelettrica è di facile modulazione, si adatta quindi molto bene a coprire i picchi di richiesta. Le centrali termoelettriche lavorano invece a un regime costante. Da ciò viene naturale comprendere come l'energia di provenienza idroelettrica sia da considerarsi più pregiata, mentre, a causa della possibilità di accumulo, l'energia di origine termoelettrica venga immessa in rete e dispersa anche in orari di basso consumo (fabbriche ferme). Utilizzare quindi l'energia termoelettriche in orario notturno non è da considerarsi uno spreco di energia, quanto un modo di utilizzare energia che altrimenti verrebbe sprecata per avere a disposizione ogni mattina un'energia idroelettrica gestibile in maniera molto elastica, seguendo al meglio le variazioni di richiesta.
Sul fotovoltaico non va dimenticato che uno dei motivi che ci porta a pagare un prezzo salato in bolletta per gli incentivi che sono stati elargiti era la necessità per lo stato di pagare forti multe in ambito europeo, ma senza pagare il costo di eventuali centrali. Con gli incentivi infatti il costo degli stessi è completamente finanziato da tutti gli utenti della rete elettrica. Lo sviluppo abnorme di disponibilità di energia fotovoltaica sta ora creando problemi molto gravi di gestione della rete di distribuzione che si trova sottodimensionata e con scarse possibilità di gestione degli afflussi da fotovoltaico, incredibilmente variabili. Indovinate su chi verrano scaricati gli extra costi di gestione....TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB
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28-08-2013, 09:01 #4
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avevo letto tempo fa, su un giornale che non ricordo, che il fotovoltaico crea scompensi nella rete di distribuzione che non è progettata per gestirli.
Inoltre il calo di richiesta di energia nel periodo estivo costringe a diminuire la produzione energetica delle centrali a combustibile (che vanno comunque tenute perchè in inverno servono) con costi di gestione che aumentano rendendole antieconomiche... mi ricordo che stavano pensando a aggiungere un "contributo" in bolletta anche per assorbire questi costi. Quindi doppia fregatura!
poveri noi non fotovoltaizzati.... cornuti e mazziati.Salotto - BD: panasonic BD75; plasma: P50X20; Ampli: Yamaha 667; Diffusori: focal SIB, IL Luna, sub:CUB2
Tana del bianconiglio - BD: panasonic BD75; VPR: Epson EH-TW3200; Ampli: Marantz SR8002; Dynaudio DM 2/7, Dynaudio DM center, Tesi 260; Sub: Usher SW103;
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28-08-2013, 14:28 #5
Ciò che hai letto è assolutamente corretto. Ci troviamo nelle condizioni, e la Germania ancora peggio di noi, di avere costi elevatissimi di distribuzione per gestire sovrappiù di energia immessi in rete e fortemente variabili. Ci troviamo nelle condizioni di dover fare autostrade a 4 corsie laddove due sarebbero assolutamente sufficienti alla richiesta.
TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB
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02-09-2013, 06:43 #6
Sospeso
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E' di stamane la notizia che il governo autorizzerà ENEL ad emettere nuovi bond per ridurre il sovrapprezzo "pro rinnovabili".
Al momento quello che si capisce è che farà debiti per coprire spese correnti, cosa che in un'aula di economia suonerebbe come una bestemmia gridata sull'altare maggiore della cattedrale.
Nel frattempo (buon ultimo) scopro che esiste un affaire Enel / Endesa (e. spagnola) che ricorda molto da vicino quello del Monte dei Paschi di Siena
"(dove il problema per ENEL?) In Spagna, come nel caso di Monte dei Paschi di Siena. Il problema si chiama Endesa, la più grande compagnia elettrica spagnola, acquistata da Enel in varie tranche (l’ultima nel 2009) e che ha causato quasi interamente la perdita con pesantissime svalutazioni. Insomma, Enel ci rimette un sacco di soldi (...) L’acquisto di Endesa ha contribuito all’indebitamento monstre di Enel (più di 45 miliardi di euro) (...) Facciamo giusto un esempio: nel 2009 Enel comprò il 25,01% in mano ad Acciona S.A per ben 11 miliardi di euro, pagandone 8 in contanti e 3 con attività di produzione ecologica (...) (finanziato dal) Santander. Lo stesso Santander che ha venduto la banca Antonveneta a Monte dei Paschi di Siena"... fonte: http://www.trend-online.com/prp/enel...-utili-130313/
Scopro anche (sempre in ritardo) che di bond si parlava gia da prima, per coprire l'obbligo a mantenere aperte le centrali termiche sottoutilizzate (causa rinnovabili) per coprire i picchi di carico, pensando oltretutto a strane alchimie finanziarie (un bond per metà obbligazione e per metà a zione) insomma un'altra di quelle diavolerie che hanno già tanto depauperato i risparmiatori (più di così non riesco a riassumerlo, comunque è tutto scritto qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...vabili/632278/ )
La mia personale impressione è che ci stiamo già fumando quella "preziosa" Enel che sarebbe (era?) uno degli asset più importanti del partimonio pubblico tanto che quando si parla di vendere tutti fanno quadrato.Ultima modifica di fortyseveninches; 02-09-2013 alle 06:45
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10-09-2013, 21:00 #7
Secondo me sono tutti casini provocati da gestioni incapaci ed ignoranti. Tali gestioni sono tese solo a fare demagogia finalizzata a favorire il business di pochi e mirano a ritardare gli effetti delle loro azioni inventando ammortizzatori "asociali" di tutta fantasia, ovvero, in contrasto con il funzionamento delle leggi fisiche ed umane (finanza ed economia comprese).
Tanto, poi, alla fine chi paga?
Ciao, EnzoSorg.:MSB UMT Plus+Nuforce MSR-1;cavi digit.:RCA Viablue NF-75 x MSR-1+MSB cat 6 x MSB UMT; DAC: MSB Diamond DAC IV+MSB Femtosecond Galaxy Clock+input pro MSB network I2S; pre: Classè CP-700; finali: 4 x Classè CA-M400;diffusori: 2xB&W 801 D o 2XAvalon Eidolon Diamond; cavi potenza: su B&W 4xViablue SC4F silver non terminati in //; su Avalon 2xViablue SC4F; cavi segnale: 6xBespeco Python PYMB100 alim: cavi in dotazione
Le foto dell'impianto