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Risultati da 1 a 12 di 12
  1. #1
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    Feb 2009
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    Funzionamento telecamere nelle piazze


    Stamattina stavo pensando: ma come funzionano le telecamere che sono montate sulle piazze? Cioè il segnale come va a finire fino a qualche monitor al comune oppure alla polizia o da qualsiasi altra parte? Cioè prendiamo ad esempio una banca: parte il cavo dalla telecamera di sorveglianza che va dentro la banca e da lì avranno i monitor, ok.. Ma in una piazza? Dove il palazzo del comune dista 10 km?
    Grandi dilemmi della vita

  2. #2
    Data registrazione
    Oct 2005
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    Roma
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    16.863
    Non ne so nulla, ma immagino che non sarebbe un problema se fosse una IP-Camera, ovvero una sorta di webcam collegata o raggiungibile attraverso un indirizzo IP, come qualsiasi webcam pubblica presente anche su Internet.

  3. #3
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Infatti.

    Oppure via radio se non ci fosse alcuna possibilità di rete o, infine, tramite la stessa rete di alimentazione elettrica.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  4. #4
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    Oct 2002
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    1.234
    Ho saputo che , se nel Comune non vi è alcuna infrastruttura di rete già predisposta, si utilizza per la trasmissione dei segnali la modalità wirless-Lan con la tecnica del "rimbalzo" del segnale attraverso uno o più "nodo ripetitori" in tecnica "Spread Spectrum" e banda di frequenza ISM secondo normative europee.Tutte le immagini riprese vengono trasmesse (e registrate) alla centrale operativa c/o il Comando della Polizia Municipale del Comune.

    Ciao
    Sala Cinema: Vpr crt Sony 1271q – Schermo 3x1,65 Bianco ottico Peroni- Player Pio DV600, HDDVD Toshiba HD-E1 , B-ray Philips Fidelio BDP9700 – Ampli Stereo Aeron A4 (n. 3) – Diffusori Front. Ciare PR020, Cent. 2 Munis , Post. Technics – Sub. Trentino - Cavi autocostruiti - HDFury .

  5. #5
    Data registrazione
    May 2007
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    1.519
    Garantisco che quelle che conosco io sono wireless (e all'inizio anche sprotette ... ... poi i vigili si sono convinti che forse era meglio adottare qualche misura di sicurezza)

  6. #6
    Data registrazione
    Oct 2006
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    3.419
    Se sei interessato all'argomento, io me ne occupo per lavoro. Solo per le telecamere che hanno una tecnologia più avanzata e sono state installate da poco si utilizzano tecnologie di trasmissione wireless.

    Fino a qualche tempo fa (e ancora oggi in molti casi, se gli amministratori non hanno le idee chiare fin da subito) i comuni che volevano dotarsi di impianto di videosorveglianza installavano telecamere Dome basate su una linea di trasmissione dedicata in fibra ottica. Impianti molto costosi e non sempre funzionali, visto che, come diverse ricerche in UK e Francia hanno verificato, i soggetti "target" di queste osservazioni dopo un po' adattano il proprio comportamento deviante all'occhio elettronico (ancorché queste Dome abbiano spesso un angolo di visione di 360°), utilizzando caschi e altri strumenti utili a evitare ogni sorta di riconoscimento.

    Oltretutto, c'era poi l'altro aspetto che limitava la funzionalità di questi impianti: il personale addetto all'osservazione. Di solito un impianto CCTV complesso viene gestito direttamente da una società di vigilanza privata che garantisce la presenza fissa e costante di 1/2 operatori davanti ai monitor, visto che gli organici di polizie locali, carabinieri e polizia di stato sono palesemente (in alcuni casi, drammaticamente) sottodimensionati rispetto alle normali esigenze di servizio, e non è pensabile distogliere personale per questo tipo di incombenza. Dalla centrale operativa di PL, PDS o CC c'è la possibilità puntuale di visionare le telecamere installate e di "muoverne l'occhio", su richiesta degli operatori, ma questo avviene in determinate circostanze e alla bisogna. Solitamente, invece, le telecamere forniscono immagini seguendo uno schema di rotazione fra le telecamere stesse, specie quando gli impianti sono complessi (in una città lombarda di medie dimensioni di cui ci stiamo occupando c'erano circa 70 telecamere installate nel solo centro storico e zone limitrofe...).

    Ergo, ci metti che gli operatori (anche quelli dedicati espressamente dalla società di vigilanza privata) sono pochi, le immagini che vedono (salvo esigenze particolari e comandi manuali) sono selezionate in base ad uno schema di rotazione, chi di mestiere fa lo scippatore o altro, si attrezza per non farsi riconoscere, e anche quando becchi qualcosa, c'è il tempo tecnico di trasmissione dell'evento su chiamata radio all'operatore e di arrivo sul posto... Morale della favola: efficacia in termini di prevenzione zero virgola zero. Però il cittadino le vede, si sente tranquillo e al politico di turno (destra o sinistra che sia, nessuna differenza al riguardo) vanno bene così.

    Non a caso, in ambiente poliziale, l'impianto di videosorveglianza CCTV viene comunuemente utilizzato più in funzione di polizia giudiziaria una volta che il reato è stato commesso (e solitamente per reati che non implicano l'usualità dell'infrazione, ossia su "target" che non sono perfettamentee consapevoli del piazzamento delle telecamere in un luogo perché quello non è il loro abituale "ambiente di lavoro") per l'identificazione dei soggetti responsabili, piuttosto che in funzione preventiva.

    L'attuale tendenza, specie nelle città che hanno già sperimentato i disagi del tradizionale CCTV, è quella di sostituire (almeno, in parte) le telecamere fisse basate sulla fibra ottica con telecamere più agili, mobili e basate sulla tecnologia di trasmissione wireless, per poterle di volta in volta spostare e concentrare nelle zone in cui si verificano determinati problemi di sicurezza.

    Bye, Chris
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    Video 1: Panasonic Tx-P50VT50 + Oppo BDP-93 Multiregion + Toshiba HD-XE1 + Sony PlayStation 3 + Toshiba DVDR-20 + switch Oppo HM-31 -- Video 2: Pioneer Kuro PDP-428XD + Telesystem TS7901HD + Sony PlayStation 3 + Panasonic DMP-BD60 Multiregion -- Sat: Mysky HD DRX890i 500Gb (Ø 90cm. fissa) - Azbox Premium Plus HD (Ø 110cm. motor.) -- Audio: Denon AVR 3805 - Casse Tannoy System 10 DMT II (frontali) + Energy C-C50 (centrale) + Maxell 380 (posteriori) - Sub: Phonocar

  7. #7
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    Oct 2005
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    16.863
    Ecco, ora la curiosità di chiunque, su quest'argomento, ha trovato materiale sufficiente.

  8. #8
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    Feb 2009
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    109
    Poles sei stato molto esaustivo (si dice così, no? O esauriente? Boh vabbè) sull'argomento.. Quindi diciamo che le più recenti si collegano tramite wireless e le meno recenti tramite fibra ottica.. Quindi tramite fibra parte il collegamento che va fino all'istituto di viglilanza? E quanto costa tutto ciò? Un'infinità di soldi, no?

  9. #9
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    Oct 2006
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    Beh, se vuoi qualche cifra, alcune cose non le posso dire per ragioni di riservatezza. Diciamo che in una ricerca da noi curata che è stata recentemente pubblicata ("Rapporto Annuale sulla Sicurezza in Lombardia", Irer 2008), abbiamo riscontrato che Regione Lombardia ha destinato nelle politiche di sicurezza del 2006 sul territorio lombardo per la voce "sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio" ben 291.772 euro, pari al 58,2% dell'ammontare complessivo del finanziamento. Nel 2007 la cifra è passata a 273.295 euro, pari al 66,5% dell'intero ammontare di spesa nel settore sicurezza.

    Visto che si tratta di cofinanziamenti in cui la Regione mette solo il 50, 60 o 70% del costo dei progetti, ed i comuni/province mettono il resto, si può dire che in regione Lombardia le amministrazioni locali (esclusa Milano) hanno all'incirca speso in sola videosorveglianza intorno ai 450.000 euro per il 2006 ed ai 425.000 euro per il 2007.

    A questi dati, deve poi essere aggiunta la spesa del comune di Milano, che è escluso dalle procedure dei cofinanziamenti regionali perché ha un budget autonomo. Ora, non ho a disposizione quei dati, ma se pensate che dal 1997 al 2005 il solo comune di Milano ha speso oltre 28.500.000 euro in progetti di videosorveglianza distribuiti sui 9 anni di esercizio, con una spesa approvata per il solo 2005 di 3.500.000 euro (fonte: comunicato stampa del Comune di Milano del gennaio 2005), direi che come minimo quella cifra dei 450.000 euro va quadruplicata (come minimo), anche tenendo conto del contenimento dei budget comunali successivi al 2005, in seguito alle normative sul Patto di Stabilità Interno. E questo solo per la Regione Lombardia (che peralttro sul CCTV in Italia è decisamente all'avanguardia).

    Quando si dice che la sicurezza è un business...

    Bye, Chris
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  10. #10
    Data registrazione
    May 2008
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    742
    Suggestivo, ma poco realistico, un collegamento in fibra tra la videocamera
    e l'istituto di viglilanza.
    Solitamente, x la videosorveglianza, si usa una banalissima adsl,
    settata con profilo, all'incirca, 1mega in down, 1mega in up.
    Reali dipende dalla distanza. Entro i 3/400kb in up, trasmettono quasi come in "diretta".
    Penserei a 20, 25 euri al mese, per singola adsl.
    A meno che, a Milano, la fibra (quella vera) la svendano...

  11. #11
    Data registrazione
    Oct 2006
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    3.419
    Momento. Io ho parlato, come da titolo del topic, degli impianti nelle piazze gestiti fatti installare dalle amministrazioni comunali con l'avallo di forze dell'ordine e (spesso) con il contributo della Regione. Non delle centinaia di telecamere di videosorveglianza installati da aziende private o commercianti e spesso collegati a loro volta con centrali operative di vigilanza privata e/o forze di polizia, che rappresentano ovviamente la stragrande maggioranza degli articoli venduti nel settore.

    Posso assicurarti che sul biennio preso in considerazione la tendenza iniziale per gli impianti "istituzionali" (preventivi e richieste di finanziamento alla mano) era quella di installare, ove possibile, impianti in fibra, ovviamente molto più costosi di quelli da te descritti. Altro che scelta suggestiva. Poi, sia per ragioni di budget che per ragioni operative, la tendenza ad avvalersi di strumenti più economici si è fatta strada anche per le pubbliche amministrazioni. Ma tuttora non per tutte, fidati.

    Bye, Chris
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  12. #12
    Data registrazione
    Feb 2009
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    109

    Poles grazie mille per la cifra precisa di ogni telecamera alla fine non ha neanche tanto senso averla quando posso tranquillamente immaginare che sia alta.. Comunque penso che se il comune di Milano ci spende tutti quei soldi, evidentemente sono veramente utili.. O almeno si vedono :P


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