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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1

    coibentazione tetto: EPS grafitato o poliuretano?


    Sto ristrutturando con molta fatica una casa di campagna. Lunedì, in anticipo sui tempi, inizierà il montaggio del tetto in legno lamellare con perlinato.

    Ora devo decidere sul tipo di isolamento e ventilazione.

    L'abitazione è a 800 slm, su un pendio che affacia verso sud. La zona (a nord ovest di Teramo), non è vicina ai rilevi più importanti ed è molto bene assolata.

    Il tetto è stato disegnato in modo che la falda maggiore sia esposta a SUD, in previsione di inserire pannelli solari per la produzione di acqua calda e - soldi permettendo - anche di energia elettrica. Considerando le basse temperature invernali e l'alta insolazione estiva, la coibentazione e ventulazione del tetto sono indispensabili.

    Le possibilità e diverse soluzioni tecnologiche sono vastissime. Vi lascio immaginare la fatica per cercare di muoversi tra la babele di consigli (più o meno autorevoli) per la scelta della soluzione con il miore rapporto Q/P.
    Sono arrivato ad un bivio.

    Dopo aver scartato le soluzioni con pezzi "a incastro" (semplici da posare ma più costosi) sono orientato ad una soluzione più classica, con una prima orditura di assi in legno di abete (paralleli ai canali di gronda) tra cui posare i pannelli per la coibentazione e una seconda orditura perpendicolare sovrastata da tavolato per la ventilazione. I vincoli paesistici (che condivido) mi obbligano a utilizzare canali di gronda in rame e coppi.

    Primo quesito: coibentazione

    Le soluzioni proposte da due fornitori sono due: la prima prevede pannelli in poliuretano con spessore di 8cm che, dal lato poggiato sul perlinato, sono dotati di un foglio alluminato (utile per riflettere i raggi infrarossi e ostacolare quindi la dispersione di calore).

    L'altra soluzione prevede fogli di EPS (polistirene estruso) grafitato con spessore di 6cm. La grafite dovrebbe avere la stessa funzione dell foglio alluminato, quindi di schermare i raggi infrarossi, con il vantaggio che il polistirene espanso lascia passare il vapore acqueo. Inoltre, sembra che l'EPS grafitato sia meno sensibile all'acqua.

    In pratica, ho scoperto che lasciar passare il vapore acqueo (che filtra dall'interno dell'abitazione o dal perlinato oppure è causato dall'umidità presente nello strato di materiale isolante) è molto importante. In questo caso, la seconda soluzione sarebbe più permeabile mentre la prima lo sarebbe un po' meno. Anzi, considerando il foglio alluminato, in teoria il poliuretano sarebbe proprio impermeabile!

    Ho anche tentato di confrontare le caratteristiche dichiarate (conducibilità e resistenza) e questo mi mette un po' di ansia, poiché mi sembra di essere nelle stesse condizioni di chi vuole confrontare due televisori, valutando solo il rapporto di contrasto e la luminosità dichiarate dai costruttori. E sappiamo benissimo che valore hanno le caratteristiche dichiarate dei costruttori di TV...

    C'è anche da dire che in questo campo esistono riferimenti più stringenti (es. EN 12667, EN 12939 oppure EN 13165). Ma il problema è che qualche volta i riferimenti sono diversi, oppure mancano, oppure vengono dichiarati diversi parametri.

    Ed è proprio questo il mio caso.

    La soluzione "A" con pannello in poliuretano con spessore di 8 cm con un lato alluminato e l'altro in velo-vetro, ha una resistenza termica dichiarata di 3,33 m2K/W (rif EN 13165).

    N.B. la resistenza termica varia in base allo spessore del materiale e della densità. Infatti lo stesso materiale della soluzione "A" con spessore di 6cm ha una resistenza termica dichiarata pari a 2,5 (sempre EN 13165).

    Mentre per la soluzione "B", non viene indicata la resistenza termica, bensì la conducibilità termica (rif EN 12667) pari a 0,31 W/mK.

    Ho cercato valori di resistenza termica di altri prodotti simili alla soluzione "B" (pannello in polistirene grafitato da 6cm) e ho trovato valori per prodotti simili (EPS grafitato da 60mm) pari a circa 2 m2K/W.

    Qualcuno di voi che abbia già effettuato simili ragionamenti, è in grado di darmi un consiglio ben argomentato?



    Secondo quesito: come posare i coppi?

    Su listelli di legno? Oppure fissati con punte di malta o schiuma? Nel primo caso (sicuramente più efficiente come ulteriore elemento di ventilazione) mi è stato consigliato di poggiare sul tavolato una guaina leggera e sopra di questa i listelli per i coppi. L'altra soluzione prevede la scelta di poggiare una classica guaina granigliata e, al di sopra di questa, poggiare i coppi con qualche punta di malta (o schiuma) per il fissaggio.

    Chi mi consiglia la prima soluzione (quella con la guaina leggera e traspirante, da incollare al tavolato) sostiene che in questo modo il tavolato inferiore potrebbe cedere eventuale vapore acqueo in eccesso che, al contrario, una guaina granigliata più pesante non consentirebbe di fare.

    Chi mi consiglia la guaina, sostiene che questa soluzione dà più garanzie per l'impermeabilizzazione. Infatti mi si dice che è anche possibile mettere i coppi in un momento successivo, con più calma, poiché la sola guaina granigliata basterebbe già da sola.

    Sono propenso per la seconda soluzione che, a netto della mano d'opera per la sistemazione dei coppi (più semplice), è anche leggermente più economica.

    Grazie a tutti quelli che mi daranno qualche consiglio .

  2. #2
    Data registrazione
    Jan 2003
    Messaggi
    1.918
    Citazione Originariamente scritto da hokutonoken
    L'altra soluzione prevede fogli di EPS (polistirene estruso)
    CUT

    il polistirene espanso
    Solo per dirti che sono due prodotti diversi da loro

    Ti sei confuso la prima o la seconda volta?

    EDIT: considerando che parli proprio di EPS allora dovrebbe essere quasi sicuramente polistirene espanso.

  3. #3
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    Mar 2006
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    187
    visto che ti obbligano ad usare i coppi ti consiglio questo prodotto che qui da noi (piacenza ma comunque nord), e' molto usato ,e ti consente di usare una fila sola di coppi perche' non hanno la funzione di portare via l'acqua ma solo di finitura estetica.
    http://www.landinispa.com/landini/re...sottocoppo.pdf
    Io le uso sia per ristrutturazioni che per nuove costruzioni.La ventilazione la creano gia' le lastre.
    per la coibentazione qui si usa di + il polistirene per i tetti, per il fatto che trattiene meno l'umidita' del poliuretano.
    E' consuetudine mettere una guaina barriera vapore sul perlinato ,e a volte una anche sulla coibentazione prima delle lastre.
    ciao

  4. #4
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    Jan 2003
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    Dipende molto da quali sono gli effettivi obblighi della zona in cui sta ristrutturando. Ci sono, ad esempio, zone extra-urbane in Toscana in cui non solo quel prodotto non sarebbe consentito (per vincoli paesaggistici) ma addirittura è obbligatorio l'uso di coppi antichi (o vecchi)... non anticati proprio vecchi

  5. #5
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    Mar 2006
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    io a Piacenza ho ristrutturato un castello del 1400 usando le lastre sottocoppo,chiaramente coprendole con coppi vecchi.il tutto approvato dalle belle arti.

  6. #6

    Perdonate il ritardo.

    x morelli:

    hai ragione. Si tratta di EPS (Lambdapor).

    Dopo qualche confronto sul forum di energeticambiente:

    http://www.energeticambiente.it/casa...liuretano.html

    ho scelto la soluzione con Lambdapor da 8cm, ventilazione da 6cm, tavolato da 15mm, guaina granigliata -15° e coppi antichi originali fissati con schiuma.

    Come ho detto nell'altro forum, vorrei approfittare della posa in opera del pacchetto coibente per sistemare qualche termometro per monitorare le varie temperature (dell'aria a livello del colmo, dell'aria al di sotto dei coppi e del perlinato) per dare qualche elemento in più a chi dovesse trovarsi nella mia stessa situazione.

    Avete consigli su termometri (wireless), con un buon rapporto Q/P?


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