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Crossover elettronico: seconda parte
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Scissione | stagione 2 | la recensione
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  1. #16
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    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    Se la parte finale del'ampli 2 canali è separabile ed usabile con un suo ingresso apposito all'ora non ci sono problemi, io mi riferivo a quella situazione, ipotizzata ed usata abbastanza di frequente sul forum, in cui si esce dal pre mch e si entra in un ingresso di linea dell'ampli stereo, mettendo la manoola del volume di quest'ultimo in un punt..........[CUT]
    pensavo di avere le idee abbastanza chiare ma questo 3D...della serie: poche idee ma confuse
    io ho il sinto yamaha rx-v775 al quale, in futuro, vorrei accostare un integrato 2ch col famoso tastino "esclusione pre" per utilizzarlo da finale per i frontali (jamo 626).
    se ho però capito bene, invece di acquistare un integrato, potrei comprare direttamente un finale con il quale otterrei una qualità maggiore, giusto?

  2. #17
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    eh forse si, anche se (ma mi rimetto a chi sicuramente è più ferrato in materia) perderesti in parte il vantaggio di avere un integrato 2CH per quando ascolti la musica, cioè sfruttando sia la sua parte pre, che la sua parte finale.

    Prendendo invece solo un finale 2CH, la parte pre la demanderesti sempre al MCH AV, sia che tu stia guardando un film (e qui sarebbe ok), sia che stia ascoltando musica (e allora, forse in un certo senso dimezzeresti il vantaggio di avere un integrato 2CH per tale scopo...)
    Ultima modifica di mancio61; 04-05-2015 alle 21:42
    TV:Sony 43XD8099 4K, Samsung 22" F5000; Lettore UHD Sony UBP-x800;Lettore Sony BDP 360; Amplificatore Marantz NR1607, Amplificatore 2CH Indiana Line Puro 500, Lettore CD Indiana Line Puro CDP, Diffusori Indiana Line Arbour (frontali 4.06 , C4, sourround 3.06), Sub Mosscade Nano; MediaPlayer Wetek Play2, Raspberry PI2 con LibreELEC 8.3.2

  3. #18
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    A parte che personalmente non condivido alcune affermazioni assolute del tipo: " un pre+finale è meglio di un integrato" o "un finale esterno è meglio di quello interno di un integrato" o, ancora, "un ampli stereo è meglio di un mch", poichè dette così non hanno molto senso, vanno forniti anche altri parametri.

    Ci sono sicuramente ampli integrati di alto livello che forniscono una qualità musicale migliore di quella di una accoppiata pre+finale di classe media, stessa cosa dicasi per stereo e multicanale, non ci sono motivi particolari che rendono automaticamente una categoria sempre e comunque inferiore ad un'altra, se non mere motivazioni economiche.

    Stesso discorso andrebbe fatto per i DAC, ora pare che basti che un circuito DAC sia inserito in uno scatolino a se' stante per diventare automaticamente migliore di un circuito inserito in un player e si è visto il proliferare di DAC di bassissimo costo ma "esterni" inseriti a valle di player più che ottimi, ma che hanno agli occhi di molti la colpa di avere il DAC "interno".

    Per tornare maggiormente alla questione relativa a questa discussione è fuori di dubbio che la soluzione migliore (accertatisi, per quanto appena scritto, che vi sia veramente un vero vantaggio ad usare due sistemi diversi per le due situazioni: stereo e mch) sia quella che prevede due linee di elettroniche separate da commutare sulla stessa coppia di frontali; riconosco però la scarsa economicità di questa soluzione pertanto ritengo che l'opzione alternativa sia quella di usare un unico ampli finale stereo che pilota la stessa coppia di frontali e sul cui ingresso si commutano le uscite di due pre distinti: uno stereo e l'altro mch (coadiuvato da un altro finale per i restanti 3 o 5 canali); personalmente ho scelto questa seconda soluzione, in precedenza usavo la prima, ma con un integrato mch.

    Le altre soluzioni che prevedono commutazioni interne, passaggi attraverso entrambe le elettroniche, pur con dichiarazioni di "direct" o simili mi lasciano sempre un po' perplesso.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  4. #19
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    si si...ho premesso che non sono un esperto..e che probabilmente alcune delle mie affermazioni non erano propriamente corrette...
    grazie delle delucidazioni!!!
    TV:Sony 43XD8099 4K, Samsung 22" F5000; Lettore UHD Sony UBP-x800;Lettore Sony BDP 360; Amplificatore Marantz NR1607, Amplificatore 2CH Indiana Line Puro 500, Lettore CD Indiana Line Puro CDP, Diffusori Indiana Line Arbour (frontali 4.06 , C4, sourround 3.06), Sub Mosscade Nano; MediaPlayer Wetek Play2, Raspberry PI2 con LibreELEC 8.3.2

  5. #20
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    dissento, la garanzia europea obbliga la casa a fornirla indipendentemente dal paese UE dove e' stato venduto il bene, se compro una BMW d'importazione in germania, la garanzia sara' operante anche in italia e non possono rifiutarsi di applicarla per legge (parlo per eseprienza diretta visto che sono nel settore automotive), idem se compro un elettronica yamaha "parallela"
    http://europe.yamaha.com/en/support/..._guarantee.pdf

    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    Per ora si'.

    Ma il punto è un altro,, è stato scritto ormai millanta volte, ma evidentemente qualcuno non legge.

    La famigerata "garanzia europea" come qualcuno la vorrebbe intendere, non esiste, non è una garanzia "che vale in tutta Europa", è semplicemente una serie di raccomandazioni che la UE ha emanato in materia per unif..........[CUT]

  6. #21
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    Mi sai dire dove reperire una fantomatica "Legge Europea" che sia direttamente valida sul territorio italiano (numero della Gazzetta Ufficiale), io sono rimasto che in Italia (o analogamente in altri Paesi) le Leggi sono emanate dai rispettivi Parlamenti e valgono sul territorio nazionale.

    Che poi le Leggi siano emanate in base a direttive e/o raccomandazioni del Parlamento Europeo è un altro discorso, ma devono sempre passare dalle strutture governative nazionali, persino in Germania.

    Infatti in Italia esiste una Legge ben precisa, che ha recepito quelle raccomandazioni/direttive, ed è questa Legge che è fatto obbligo rispettare da parte dei cittadini italiani sul territorio nazionale.

    Per la precisione: si tratta del Decreto Legislativo 2/2/2002 n.24 che ha titolo "Attuazioni della Direttiva 1999/44/CD su taluni aspetti della vendita e delle garanzie di consumo", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.57 dell'8/3/2002, Supplemento ordinario n.40

    In questa Legge tra le altre cose si dice appunto che la Garanzia viene fornita obbligatoriamente dal venditore, poi ci sono tanti casi, ma la regola generale è questa, la UE ha raccomandato questo e tutti i Paesi (credo tutti, ma non ne sono sicuro) l'hanno recepita e fatta propria.

    Che poi BMW intervenga comunque buon per i loro clienti, come avevo scritto anche la maggior parte dei costruttori di TV seguono questa strada, proprio perchè sono loro che curano direttamente la distribuzione nei singoli Paesi, ma prova a far riparare un ampli importato in Italia da Tizio (un commerciante italiano che importa il marchio) e che hai comprato all'estero e vedi cosa ti risponde, giustamente: "fallo riparare da chi te lo ha venduto".

    Per la cronaca, prima ancora di queste normative europee mi sono trovato in Danimarca con la mia Volvo ed ho avuto un problema in garanzia, sono andato in un concessionario Volvo e sono intervenuti velocemente e gratis.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  7. #22
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    Nordata, ti ho sempre ammirato per l'estrema competenza in campo elettronico ed acustico, ma qui siamo in campo legale-commerciale e secondo me quello che hai scritto non e' corretto:
    io mi riferisco alla "garanzia europea fornita dal costruttore", qualcosa che tu hai affermato "non esistere" e che sono "solo raccomandazioni emanate dalla UE"..

    orbene, se ti leggi i punti 1 e 2 delle condizioni di garanzia ufficiali pubblicate da Yamaha Europe (ma vale anche per altri marchi), noterai che le condizioni uniche e necessarie per godere della garanzia per il periodo previsto, sono unicamente
    1) scontrino o fattura che attesti luogo e data di acquisto
    2) prodotto comprato in europa (svizzera inclusa, pur non facente parte della UE)

    Condizioni:
    1. La fattura originale o la ricevuta fiscale di acquisto (riportante la data di acquisto, il codice del prodotto ed il nome del rivenditore) DEVE accompagnare il prodotto difettoso, insieme ad una dichiarazione che descriva il difetto riscontrato. In assenza di questa chiara prova di acquisto la Yamaha si riserva il diritto di rifiutarsi di fornire servizi gratuitamente ed il prodotto potrebbe essere restituito a spese del cliente.
    2. Il prodotto deve essere stato acquistato da un fornitore all’interno dell’Area Economica Europea o della Svizzera.


    insomma, ne' piu' ne' meno di quello che hai sperimentato sulla tua Volvo in Danimarca (non ti hanno fatto un favore perche' "gli stavi simpatico", ma perche' sono obbligati dalla casamadre).

    In sintesi, non e' necessaria "una legge europea", quando e' il costruttore stesso ad offrirti una garanzia valida in tutta europa..


    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    Per ora si'.
    Ma il punto è un altro,, è stato scritto ormai millanta volte, ma evidentemente qualcuno non legge.
    la famigerata "garanzia europea" come qualcuno la vorrebbe intendere, non esiste, non è una garanzia "che vale in tutta Europa", è semplicemente una serie di raccomandazioni che la UE ha emanato in materia per uniformare le normative vigenti nei vari Paesi, ad esempio i famosi 2 anni a carico del venditore.

    Ogni Paese poi le recepisce (prima o poi e magari integrandole/variandole) ed emana una propria Legge, ad esempio in Italia esiste la Legge sulla Garanzia, che stabilisce, semper ad esempio, che ci sono i famosi 2 anni a carico del venditore, idem ha fatto la Francia, la Germania, ecc. ecc.

    Cosa vuol dire ciò? Semplice, non che la garanzia è valida in tutta Europa, come qualche sprovveduto o male informato può affermare, ma che è abbastanza simile in tutti i Paesi della UE.

    Se tu comperi in Germania il venditore sarà obbligato a fornirti la garanzia, non certo il distributore italiano, che ha speso per importare, sdoganare, creare una rete di assistenza, mantenere un magazzino ricambi, ecc. ecc e poi dovrebbe fornire assistenza gratis per in prodotto su cui lui non ci ha guadagnato!

    Che poi ci siano delle multinazionali che importano e distribuiscono direttamente i propri prodotti (ad esempio i grossi marchi TV) è un altro discoso, se vogliono, ma non è un obbligo, possono fornire assistenza per i propri prodotti anche venduti all'estero (tanto sono sempre loro in prima persona), ma, ripeto, non è un obbligo.

    Poi ci possono essere clausole particolari che variano da Paese a Paese, ad esempio "pixel 0" o altri bonus.

    Pertanto, come vedi, l'Italia è ancora in Europa, con grande felicità di alcuni altri Paesi , ma la garanzia che vige qui è quella detta, guarda caso, "italiana". .........[CUT]
    Ultima modifica di kevin#34; 05-05-2015 alle 15:37

  8. #23
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    Forse non sono stato chiaro, tu stai riportando una frase di Yamaha che, per i suoi prodotti adotta quella politica, buon per i clienti di questo marchio, così come per quelli "credo" di Samsung, Panasonic, Sony e tante altre multinazionali che, bontà loro, hanno dato disposizione di fornire assistenza ai propri prodotti in tutto il mondo indipendentemente dal dove siano stati acquistati, poichè la rete è più o meno diretta da loro, ergo sono sempre loro che vendono in tutto il mondo.

    Io però ti ho chiesto chiarimenti su una tua ben precisa affermazione, ovvero di indicarmi dove è stata pubblicata una Legge Europea sulla Gazzetta Ufficiale, che è l'unico mezzo riconosciuto e su cui vengono pubblicate tutte le normative vigenti in Italia, anche io ho una certa qual esperienza in campo legislativo e di interpretazione/applicazione di Leggi, pertanto ripeto la domanda: tu affermi che esiste una Legge Europea, con validità in Italia, che sancisce queste cose, pertanto ti chiedo di citarmi l'articolo e la Legge relativa, con gli estremi di pubblicazione, semplice; come vedi io ho fornito dei riferimenti ben precisi, (e se noti si fa appunto riferimento al recepimento di raccomandazioni europee, ma la Legge è italiana, emanata dal nostro Parlamento, firmata dal nostro Presidente e la Garanzia è italiana) esiste solo quella ed è quella che va rispettata, poi un venditore può anche regalare i propri prodotti, non è certo reato, ma non è un obbligo di legge.

    So di tanti marchi audio distribuiti da grossi e famosi importatori che non forniscono alcuna assistenza gratuita in garanzia se il prodotto non è stato importato da loro ed anche in campo fotografico esiste lo stesso comportamento e nessuno di loro certamente viola la legge.

    Comunque io come tutti siamo qui per imparare, ammetto di non conoscere la Legge che citi (Legge Europea vigente in Italia), se mi fornisci gli estremi di pubblicazione andrò a leggermela.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #24
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    EDIT (messaggio doppio)
    Ultima modifica di kevin#34; 07-05-2015 alle 15:17

  10. #25
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    perdonami, non era "una frase della yamaha" bensì le condizioni di garanzia.... e yamaha era solo un esempio, la questione vale anche per BMW, Rolex, Apple, Samsung, Nikon e via dicendo...
    ora, se mi chiedi di citarti il numero della gazzetta ufficiale proprio non saprei risponderti, ma la questione "garanzia italia e garanzia europa" è notoria, anche perché se compro un auto o un TV e dopo un mese vado a vivere all'estero e si rompe, non posso certo tornare in italia col carrattrezzi oppure in aereo con il plasma da 60 in braccio per farlo riparare... (ripeto, ne piu' ne meno di quanto capitatoti con la tua Volvo).
    in altre parole, se l'oggetto è difettoso, il venditore (quasi mai) o la casamadre (quasi sempre) attraverso la filiale nazionale, europea o loro distributori o concessionarie, sono tenute a riparartelo, quello che puo' cambiare sono le condizioni di garanzia vigenti nel paese d'acquisto (almeno 2 anni o piu' a seconda del paese, per es. in UK la garanzia legale MINIMA per l'elettronica di consumo è 6 anni..)

    Garanzia gratuita di due anni (garanzia legale)
    Che tu abbia acquistato un prodotto in un negozio o online, la normativa dell'UE ti riconosce il diritto a una garanzia gratuita di almeno due anni.

    La garanzia di due anni rappresenta solo un diritto minimo e le norme nazionali potrebbero prevedere anche una tutela supplementare. Ricorda che qualsiasi scostamento dalle norme UE deve essere sempre a vantaggio del consumatore.

    Se un prodotto acquistato in un paese qualsiasi dell'UE si rivela difettoso, appare diverso o non funziona come descritto nella pubblicità, il venditore è tenuto a ripararlo o sostituirlo gratuitamente o a rimborsarti o concederti uno sconto


    http://eur-lex.europa.eu/legal-conte...9L0044&from=IT
    http://europa.eu/youreurope/citizens...s/index_it.htm
    http://ec.europa.eu/consumers/consum...s/index_en.htm
    Ultima modifica di kevin#34; 05-05-2015 alle 23:08

  11. #26
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    Che ci sia la garanzia di due anni (tanto per limitarci a questo aspetto) nessuno lo mette o lo ha mai messo in dubbio, ma non vorrei sbagliare, la Legge che ho citato (e che alla fine è quella che conta, "che la questione sia notoria" non ha alcun valore o interesse) dice però che questa deve essere fornita dal venditore, stiamo parlando di apparecchiature elettroniche, pertanto la rispedisci al venditore che te la farà riparare in garanzia, dove sta la difficoltà? La compri in Italia e la fai riparare in Italia, la compri in Danimarca e la fai riparare in Danimarca (se il distributore nel nuovo Paese te lo fa ugualmente, meglio, ma non è un obbligo e non ci vuole molto a capire anche le ragioni che stanno alla base).

    Mi è capitato alcune volte di dover chiedere ad un certo importatore italiano info o manuali o certi ricambi particolari per intervenire su prodotti di costo elevato e famosi, la prima cosa che mi veniva chiesta prima di qualsiasi risposta o procedere era il numero di serie del prodotto, dopo un attimo e breve ricerca nei loro archivi per avere la conferma che fosse un prodotto di importazione regolare (da loro) mi passavano il tecnico o mi spedivano il materiale richiesto, sarà una "questione notoria", ma sempre e solo il venditore è quello chiamato in causa, sempre per la citata Legge che, ripeto, è l'unica valida in Italia come negli altri singoli Paesi, non esiste una Legge Europea diretta, ci mancherebbe altro, non abbiamo ancora abdicato a questo.

    In ogni caso direi che si è andati abbastanza OT, pertanto ritorniamo in argomento, consiglio comunque a chiunque abbia intenzione di acquistare all'estero di consultare prima il distributore italiano, in modo da evitare eventuali brutte sorprese.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  12. #27
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    Mi permetto di intromettermi..Non posso fornire numeri di leggi a riguardo, ma posso portare la mia esperienza personale avendo affrontato la situazione numerevoli volte e con prodotti differenti (smartphone e televisori in primis).

    Oggetti prodotti in Italia possono essere riparati in Italia, e non tutti i centri di assistenza sono abilitati, o meglio, i centri di assistenza più piccoli molte volte sono costretti ad inviarli a centri di assistenza più grandi, parlo sia dei "piccoli" rivenditori ma anche dei centri Silver, Gold e Platinum.

    Oggetti acquistati o prodotti all'estero (esempio UE) devono essere riparati nello stato in cui è stato acquistato o prodotto l'articolo.
    Alcune volte è il centro di assistenza Italiano che può spedire direttamente al Paese produttore, altre volta bisogna portare/spedire l'oggetto al centro di raccolta autorizzato che poi provvederà a spedire l'oggetto al Paese produttore, altre volte ancora è l'utente stesso che deve spedire l'oggetto al centro di assistenza / venditore del Paese in cui è stato prodotto.

    In alcuni casi il marchio distributore Italiano può decidere di far valere la "Garanzia Europa" anche in Italia, ovvero riparare i prodotti con provenienza UE nei centri di assistenza Italiani.

    Esempi del primo caso (spedire al Paese produttore) sono la Samsung (esiste un centro di raccolta atto per la spedizione di prodotti da riparare all'estero), esempi del secondo (riparazione in Italia per prodotti importati) è LG Italia.

    Apple ha una politica differente che se non sbaglio permette la riparazione di dispositivi in Italia indipendentemente se questi siano di provenienza UE o Extra UE.

  13. #28
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    Praticamente quello che ho scritto io, il primo caso è la regola generale "per Legge", il secondo e il terzo sono esempi di comportamenti puramente volontari del produttore, Apple è l'esempio di produttore che cura in prima persona in tutto il mondo la distribuzione nei singoli stati, ovvero sono sempre loro che incassano direttamente, pertanto che sia acquistato in Giappone e fatto riparare in Italia per loro non cambia nulla.

    Quando, tanto per fare un altro esempio, il distributore/importatore nazionale è invece il Sig. Mario Rossi che a un certo punto della propria vita decide in mettersi in tale tipo di commercio, crea la "Super Audio Import", prende contatti con il costruttore del marchio americano "Extra Sound", chiede se può distribuire lui in Italia i suoi prodotti in esclusiva, ne ha l'assenso ed allora mette in piedi tutta una rete di assistenza (propria o appoggiandosi a catene o tecnici locali), crea un magazzino ricambi e lo gestisce ed ora a fronte di tutto questo, secondo alcuni dovrebbe riparare gratis un apparecchio che non è passato tra le sue mani, ovvero su cui non ha guadagnato assolutamente nulla, ma stiamo scherzando? Lo si faccia riparare nella catena gestita da chi lo ha importato (e relativo venditore locale) e questo è quanto sancisce la Legge (citata con estremi ben precisi, non per sentito dire), più o meno uguale in tutta Europa in base alle famose raccomandazioni della "garanzia europea".

    Credo sia un concetto semplice ed anche giusto.

    Ovviamente "Mario Rossi" ed "Extra Sound" sono nomi di fantasia , potevo benissimo mettere nomi effettivi di importatori e marchi, ma chi fosse realmente interessato può telefonare ai singoli importatori e sentire come si comportano, cosa che consiglio di fare sempre prima in caso di acquisto all'estero (o in Italia, ma da venditori online o meno che si approvvigionano all'estero), senza fidarsi di voci di corridoio, comune sentire, leggende metropolitane.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  14. #29
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    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    Se l'idea base, giustissima, è quella di separare il più possibile la funzione multicanale da quella stereo le soluzioni sono altre....[CUT]
    @domanda per Nordata.

    Cominciare a prendere un finale stereo per pilotare le frontali da collegare alle uscite preamplificate dell'integrato multicanale non potrebbe essere un buon passo iniziale? Integrando in seguito la configurazione, vil denaro permettendo, con un pre stereo da collegare ad un'altra coppia di ingressi dello stesso finale stereo?
    Grazie
    TV Pana 60ZT60 e Pana 37PX80 - PS3 Fat - Player Blu-Ray: S7200 - Player UHD: UB420 - Lettore CD Marantz CD6005 - Ampli Anthem MRX510 - diffusori Chario serie Constellation/Piccolo Sat (Back) - Sub SVS SB13 Ultra - VPR EPSON TW9400 - Telo motorizzato tensionato Maxivideo 92" - qualche consiglio come finale per pilotare bene le Constellation Pegasus?

  15. #30
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    Citazione Originariamente scritto da kevin#34 Visualizza messaggio
    perdonami, non era "una frase della yamaha" bensì le condizioni di garanzia.... e yamaha era solo un esempio, la questione vale anche per BMW, Rolex, Apple, Samsung, Nikon e via dicendo...
    In base alle mie esperienze, la garanzia europea, per un acquisto fatto all'interno della comunità europea, vale in tutta Europa, solo se nel paese dove ti serve l'assistenza, l'importazione, la vendita e l'assistenza sono a cura della casa produttrice, per esempio questo non vale per nikon, dove l'importatore NITAL non fornisce assistenza a prodotti acquistati fuori dall'italia, lo stesso per Denon, Martanz, Onkyo, poi ci possono anche essere particolari condizioni che valgono solo in italia o in alcuni paesi, per esempio samsung che ha una sede in italia, per i tv di grosse dimensioni in caso di riparazione, se acquistato in italia, viene a casa o provvede personalmente al ritiro, mentre se acquistato fuori dall'europa, per usufruire dell'assistenza bisogna portare il tv presso il centro assistenza (questo era valido qualche anno fa, adesso non so se è ancora così), altro esempio sempre di samsung, di qualche anno fa, era la campagna "zero pixel", che se in caso di un solo pixel bruciato sostituiva il tv, questo solo per gli acquisti fatti in italia.


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