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Risultati da 1 a 13 di 13

Discussione: Nuovo cinema Francesco

  1. #1
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    Nuovo cinema Francesco


    Link ai commenti :
    http://www.avmagazine.it/forum/showt...26#post3168626


    Foto della sala.
    Cominciamo dalla fine:

    Fronte posteriore:



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    Fronte anteriore con batteria di woofer in vista



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    Particolare dei surround:



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    Particolare del gruppo medio alti dietro lo schermo:



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    Un singolo woofer:



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    Rack con parte delle elettroniche:



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    Proiettore in azione:



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    Uno dei due sub:



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    A breve seguiranno altre foto e la descrizione dettagliata della saletta.
    Coloro che fin da ora vorrebbero postare i loro commenti lo possono fare qui:

    http://www.avmagazine.it/forum/showt...26#post3168626
    Ultima modifica di micas56; 23-09-2011 alle 00:17

  2. #2
    Data registrazione
    Oct 2005
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    Ulteriori foto

    Ancora lo schermo con griglia per nascondere i woofer



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    Proiettore in funzione con led segnapasso attenuati



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  3. #3
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    Descrizione della sala

    La saletta è stata ricavata da un'ampia tavernetta, attualmente adibita a discoteca, ed è lunga 5.94 mt larga 4.12 mt ed alta poco più di 3 mt.
    Ci sarebbe piaciuto farla più grande ma la presenza di diversi pilastri ce lo hanno impedito.

    Eccovi la piantina:



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    La parte colorata in giallo si riferisce alla saletta.

    Nel progettare questo piccolo cinema abbiamo avuto la fortuna che attorno alla tavernetta vi è un'ampia camera d'aria, accessibile da una porticina, che confina con tre lati della saletta ht.
    Noi abbiamo utilizzato questo spazio sia per il passaggio dei cavi, sia per posizionarci tutte le apparecchiature elettroniche evitando così di tenerle a vista.

    Eccovi uno schizzo della camera d'aria



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    La parte in rosso si riferisce alla camera d'aria.

  4. #4
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    Descrizione della sala

    Come avete potuto notare abbiamo inserito 12 poltrone (una fila da tre, una da quattro ed una da cinque) tutte sfalsate l'una dall'altra.
    La distanza schienale-schienale è di circa 90 cm e tra una fila e l'altra vi sono 30 cm di altezza.
    Ovviamente non potendo fare dei gradini da 30 cm ne abbiamo previsti due di 15 cm per ogni fila.



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    Per ogni gradino è stato previsto un led segnapasso per evitare che qualcuno, nell'oscurità, ci possa inciampare.
    Il costo di ognuno di questi led, completo di supporto e di 1.00 (uno) € l'uno.
    Essi vengono comandati da un microcontrollore dal costo irrisorio (4.00 €) che ne gestisce l'accensione, lo spegnimento e la luminosità a seconda dei vari scenari.
    Tale microcontrollore controlla automaticamente anche l'apertura e la chiusura dello sportellino davanti all'ottica del videoproiettore.



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    Per aiutare l'acustica della sala, il soffitto è in leggera discesa verso lo schermo ed è fatto da gradoni di cartongesso sovrapposti l'uno all'altro.
    La foto renderà meglio l'idea :



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    .......continua
    Ultima modifica di micas56; 23-09-2011 alle 13:28

  5. #5
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    Visite

    Dopo la visita di Gianni RX360, questa sera abbiamo organizzato un'anteprima con MDL.



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    Pare che gli sia piaciuta
    Comunque penso che sarà lui a postare le proprie impressioni

  6. #6
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    Descrizione della sala

    Lo schermo misura 3.05 mt di base per 1.90 mt di altezza ed è posto a 60 cm da terra.
    Le poltrone distano dallo schermo :

    Prima fila --> 3.50 mt
    Seconda fila --> 4.45 mt
    Terza fila --> 5.40 mt

    Come punto ideale di visione abbiamo considerato la seconda fila ed, in ossequio a quanto scrive il carissimo amico EnricoP, essa dista circa 2.5 volte l'altezza dello schermo che in questo caso, considerando il gradino, è come se si trovasse a 30 cm da terra.
    Praticamente full immersion e nessun affaticamento visivo.

  7. #7
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    Lo schermo

    Anche lo schermo è autocostruito.
    Come tela fonotrasparente abbiamo utilizzato la SeymourAV Center Stage XT.
    Io non ero a conoscenza di questo prodotto, me lo ha consigliato Ilario a cui l'aveva segnalato Salvo ss68.
    Essa non è reperibile in Italia ma bisogna acquistarla dal produttore direttamente in America.
    All'epoca la comprammo io, MDL e Belfiore e facemmo un'unico ordine in modo da abbattere i costi di spedizione.
    Anche se non ha un costo spropositato non si può considerare particolarmente economica (mi sembra che in totale abbia speso 260 €) però vale fino all'ultimo centesimo i soldi spesi.
    Prima di acquistarla l'avevamo confrontata con prodotti simili ma la differenza di qualità a favore della tela Seymour era tale che il paragone era improponibile.

    La struttura dello schermo è stata in larga parte copiata da quello che ultimamente ha costruito MDL anche se io, per personalizzarlo, ho apportato delle piccole varianti.

    Per realizzare il telaio esterno abbiamo utilizzato dei comuni profilati in alluminio



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    Abbiamo poi realizzato un telaio in legno, completamente nero, che si andasse ad inscrivere all'interno del telaio in alluminio avendo cura che fosse più piccolo di 1 cm per lato.

    Telaio in legno :



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    In fase di premontaggio sono stati praticati dei fori passanti tra il telaio esterno in alluminio e quello interno in legno e, sulla faccia interna del telaio in legno, a livello dei fori, sono stati inseriti dei ragni filettati di 6 mm



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    Di questi fori mi sembra che ce ne siano uno ogni 20 cm



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    In questo modo il telaio in legno è tenuto in posizione dai bulloni che vanno ad avvitarsi nei ragni



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    segue --->
    Ultima modifica di micas56; 28-09-2011 alle 12:12

  8. #8
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    Lo schermo

    Prima di proseguire con il montaggio della tela abbiamo innanzitutto verificato che tutto fosse a posto



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    e, per mantenerne la posizione, abbiamo inserito degli squadri ad elle agli angoli del telaio in legno



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    Dopodichè abbiamo smontato il telaio in legno da quello in alluminio, lo abbiamo colorato di nero ed infine, per evitare che si piegasse quando andavamo a tendere la tela, abbiamo inserito dei rinforzi interni



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  9. #9
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    Lo schermo

    Adesso siamo pronti per montare il telo



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    Come potete notare il telo è stato messo leggermente obliquo.
    Questo serve ad evitare l'effetto moirèe



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    Una volta spillato a dovere



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    Ecco come si presentava il telo.
    Noterete che in trasparenza si vedono tutti i rinforzi



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  10. #10
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    Lo schermo

    A questo punto abbiamo rimontato il telo nella cornice in alluminio ed abbiamo eliminato sia i rinforzi interni che gli squadri ad elle che avevamo messo precedentemente



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    In questo modo il telaio è completamente libero per tutti i lati ed è tenuto in posizione dai bulloni sparsi lungo tutto il suo perimetro.
    Tali bulloni non solo servono a tenere fermo il telaio ma servono anche a tenerlo in tensione, per cui se col passare del tempo il telo si dovesse afflosciare (ricordiamoci che stiamo utilizzando del materiale microforato),
    basta una piccola stretta e tutto ritornerà a posto



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    Noi, per darci un tono, lo abbiamo pomposamente chiamato

    Schermo a tensionatura perpetua

    Che ve ne pare ?

    P.S. - Il costo totale dello schermo non arriva a 450 € (vi ricordo che le misure interne sono 3,05 x 1,90 mt)

  11. #11
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    Lo schermo

    Per appendere lo schermo abbiamo approfittato della forma del profilato in alluminio che lungo il bordo presenta una specie di gola larga 15 mm e profonda 5 mm




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    Con l'aiuto del fabbro abbiamo costruito due staffe che presentano un rilievo largo poco meno di 15 mm ed alto poco meno di 5 mm che serviranno da sostegno per lo schermo



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    In questo modo quando andremo ad appoggiare lo schermo, il profilato in alluminio s'incastrerà nella staffa evitando qualsiasi movimento avanti/indietro.

    In alto, per tenere lo schermo in posizione e per evitare qualsiasi movimento laterale abbiamo fissato due piattine di ferro ad elle dove, alla quota prestabilita abbiamo praticato due fori da 6.5 mm di diametro.



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  12. #12
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    Lo schermo

    Ecco le staffe superiori in posizione



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    Abbiamo sostituito due bulloni del telaio in legno con altri più lunghi



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    A questo punto il gioco è fatto

  13. #13
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    Descrizione dei diffusori


    Innanzitutto un piccolo preambolo.

    E' mia ferma convinzione che tutti i diffusori del fronte anteriore devono essere capaci di riprodurre ad un livello decente almeno i 50/60 Hz , a prescindere dalla presenza del sub.
    Il sub, con la sua presenza, dovrebbe supportare ed integrarsi con i diffusori anteriori ma mai prevaricare.
    In pratica, in un'impianto tarato bene, si dovrebbe percepire la sua presenza ma non si dovrebbe riuscire a localizzarlo anzi si deve avere l'impressione che l'intero fronte sonoro provenga dai diffusori anteriori.
    Sappiamo tutti che più saliamo in frequenza e più il nostro cervello riesce a riconoscere la direzione della sorgente perciò sarebbe auspicabile una frequenza di taglio tra sub ed il resto dei diffusori molto bassa e, potendolo fare, inferiore ai canonici 80 Hz certificati THX.

    Detto questo viene naturale che io, per il fronte anteriore, abbia utilizzato dei woofer da 25 cm di diametro.
    Essi sono dei Ciare HW251 accordati (vado a memoria) attorno ai 40 Hz (allineamento QB3) con due reflex reflex passivi (Ciare HP200) a cui sono stati aggiunti per ognuno una massa di 40 grammi.

    Alcune precisazioni :

    -Per quanto riguarda l'accordo reflex ho scritto che è del tipo QB3; tali allineamenti non ti permettono di ottenere dei bassi molto estesi ma, di sicuro, sono molto veloci ed articolati, simili a quelli che si avrebbero con lo stesso altoparlante configurato in sospensione pneumatica.
    Pertanto mi è sembrato superfluo tentare di accordarlo a frequenze inferiori col rischio di trovarmi con un basso lungo e confuso.
    Per quello che dovevo fare io non ne valeva la pena.

    -L'accordo è stato realizzato con due reflex passivi.
    Innanzitutto bisogna precisare che il passivo, per ottenere un'adeguato trasferimento dell'energia acustica, deve essere quantomeno dello stesso diametro del woofer, se superiore è ancora meglio.
    Io, avendo gli HP200 un diametro di 20 cm, ne ho utilizzati due.
    Inoltre vi sono diverse motivi che mi fanno preferire l'uso dei passivi al posto del classico tubo ed in particolare :
    -Si evita di aumentare il volume della cassa in quanto non devi aggiungere anche il volume del condotto di accordo
    -La membrana del passivo opera una azione di filtraggio delle frequenze medie eventualmente emesse all'interno dalla faccia posteriore del woofer.
    -I passivi non sono affetti da quei rumori causati dai moti turbolenti dell'aria sopratutto nei condotti mal dimensionati.
    -Consentono un'ottimo trasferimento dell'energia acustica soprattutto a frequenze molto basse.
    Ed infine, cosa importantissima in ambito ht, i passivi, chiudendo il volume di carico, ti consentono di frenare drasticamente l'escursione del woofer al di sotto della frequenza di accordo.

    -Per ultimo l'aggiunta della massa di 40 gr per ogni passivo.
    In pratica per fare si che il passivo risuoni alla giusta frequenza di accordo si deve simulare che esso lavori nello stesso volume in cassa chiusa e variarne la massa fino a quando la sua fc non sia identica alla frequenza di accordo che vogliamo ottenere.
    Ovviamente, se al posto di un'unico passivo se ne utilizzano più di uno, il volume dovrà essere diviso per il numero di passivi impiegati.

    Per stasera penso di aver terminato, a domani.


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