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Discussione: L'occhio umano

  1. #31
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    Aug 2006
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    263

    si ma mi chiedevo...come è possibile fare il calcolo quantitativo?
    cioè mettiamo che io ho un filtro di cui conosco lo spettro...come faccio a calcolare il contrasto aggiuntivo che mi darebbe....per verificare che ci sia davvero e non sia un'illusione...
    Configurazione attuale:
    Lettore BR: LG BD550, TV: Samsung S90C e UE40EH5000
    Non più in uso: VPR: Epson EMP-TW700; Sintoamplificatore: Yamaha RX-V550; Telecomando: LOGITECH 525; Diffusori: frontali (POLK AUDIO RM7400)

  2. #32
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    Citazione Originariamente scritto da maurice74
    …come faccio a calcolare il contrasto aggiuntivo che mi darebbe...
    Bisogna distinguere fra contrasto luminoso e contrasto cromatico.
    Il primo è dato dalla differenza fra zone chiare e zone scure, il secondo fra colori diversi.

    Se metto degli occhiali rossi e guardo un campo di papaveri, i fiori mi sembreranno molto più chiari, quasi bianchi e l'erba del prato più scura, quasi nera. Quindi la percezione del contrasto sarà molto aumentata.

    Ma se guardo un cesto di carote arancioni e pomodori rossi probabilmente li distinguerò più per la forma che per il colore.

    Uno spettrofotometro, con lo stesso filtro rosso montato, rileverà lo spostamento cromatico di tutto lo spettro, ma molto probabilmente registrerà un calo generalizzato di luminosità dovuto alla quantità di luce assorbita dal filtro e misurerà lo stesso contrasto con filtro o senza.

    Diverso è il discorso dei filtri correttivi. ambrati o azzurrati, che si usano per compensare la temperatura colore di luci non neutre.
    Questo tipo di filtro ha degli assorbimenti di luce abbastanza trascurabili ed i tipi che trovi in commercio hanno sigle che ne indentificano il grado ed il tipo di intervento.


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
    Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.

  3. #33
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    Nov 2005
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    Se pensi che uno spazio colore RGB, tipo il Pal, ne occuperà si è no un terzo ne deriva che i colori distinguibili fra quelli riprodotti da un display digitale sarà intorno ai 3 milioni a stare larghi....
    Alcuni punti non mi sono chiari:
    Lo spazio colore delimita il numero effettivo di colori visualizzabili o è soltanto la parte del gamut presa in considerazione e il numero di colori dipende dai bit di profondità colore?
    Per rimanere fedeli alla sorgente bisognerebbe utilizzare sul display lo stesso spazio colore con cui è stata codificata la sorgente, o sbaglio?
    I dvd, per esempio, mi sembra che siano codificati in component ma che succede se dal lettore esco al display in rgb? viene reinterpretato il valore di ogni colore col più prossimo del nuovo spazio colore?
    Forse ho scritto un po di cavolate ma devo levarmi questi dubbi...
    Lorenzo.
    Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6

  4. #34
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    May 2005
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    Citazione Originariamente scritto da lorenzo82
    Lo spazio colore delimita il numero effettivo di colori visualizzabili o è soltanto la parte del gamut presa in considerazione…
    "Gamut" e "Spazio colore" sono sinomini.

    Vedo però che sta diventando consuetudine dargli significati leggermente diversi.

    Solitamente si parla di spazi colore in riferimento a spazi teorici, come il CIE RGB, il Lab o il XYZ, ecc…; o ancora per indicare spazi di lavoro, come l'Adobe RGB, il PAL, il sRGB, ecc….
    Con Gamut invece si indicano di solito gli spazi colore reali, cioè quelli che descrivono le caratteristiche di un monitor, un proiettore, una stampante, ecc….

    …e il numero di colori dipende dai bit di profondità colore?
    In linea teorica si, ma bisogna considera altri fattori oltre alla sola profondità colore, indicata in bit.
    Prima di tutto il gamma, che quando è diverso da 1 diminuisce il massimo numero teorico di sfumature possibili a quella determinata profondità colore.

    Per rimanere fedeli alla sorgente bisognerebbe utilizzare sul display lo stesso spazio colore con cui è stata codificata la sorgente, o sbaglio?
    Non sbagli, ma per maggior chiarezza se un display ha un gamut uguale o più ampio del riferimento sarà in grado di riprodurre il riferimento fedelmente.
    Se il Gamut è più stretto invece, potrà sempre riprodurre lo stesso numero di colori dell'originale, ma questi saranno leggermente diversi perché adattati, rimappati, al gamut di destinazione, il display.

    …ma che succede se dal lettore esco al display in rgb?
    Tutte le periferiche video, sorgenti e display, sono seguono determinati standard: PAL, NTSC, HDTV.
    Se tu hai un lettore che legge un DVD PAL ed esce in RGB la conversione che il lettore fa rispetterà lo spazio colore PAL/SECAM indicato nelle specifiche. Idem per lettori e sw HDTV.


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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  5. #35
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    Nov 2005
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    "Gamut" e "Spazio colore" sono sinomini...
    Quindi uno spazio colore delimita una certa "fetta" del gamut rappresentante lo spettro di colori visibili all'occhio umano ma non un numero finito di gradazioni...quello è definito, all'interno della fetta del gamut di riferimento in questione, dalla profondità colore in bit, giusto?

    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    Prima di tutto il gamma, che quando è diverso da 1 diminuisce il massimo numero teorico di sfumature possibili a quella determinata profondità colore.
    ...
    E aumentandolo che succede?

    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    Tutte le periferiche video, sorgenti e display, sono seguono determinati standard: PAL, NTSC, HDTV.
    Se tu hai un lettore che legge un DVD PAL ed esce in RGB la conversione che il lettore fa rispetterà lo spazio colore PAL/SECAM indicato nelle specifiche....
    Come fa a rispettare lo spazio colore originale se converte in un diverso spazio colore e quindi, se ho capito bene, con una diversa tavolozza di colori a disposizione?
    Lorenzo.
    Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6

  6. #36
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    Citazione Originariamente scritto da lorenzo82
    …ma non un numero finito di gradazioni...quello è definito, all'interno della fetta del gamut di riferimento in questione, dalla profondità colore in bit, giusto?
    Oltre al numero di sfumature determinate dalla profondità colore e dal gamma, alla quale viene elaborata l'immagine, bisogna anche considerare che l'occhio umane non riesce a distinguere tutte le sfumature che ne derivano, ma ne confonderà moltissime.

    La capacità di discriminazione dell'occhio è rappresentata dal Delta che misura la differenza fra due valori.
    Esistono molti tipi di Delta, ma di solito ci si riferisce all'illuminante, cioè alla temperatura colore del bianco di riferimento per quel determinato spazio colore.
    Il DeltaE è quello più usato perché l'illuminante E corrisponde alla luce diurna alle nostre latitudini, cioè 5400°K.
    Quindi il DeltaE rappresenta le differenze di visione nella migliore condizione possibile, alla luce del sole.
    Convenzionalmente un DeltaE 1 rappresenta la minima differenza percepibile dall'occhio umano.

    Sulla base di questo si può calcolare quanti colori siano percebili all'interno di un determinato spazio colore ed il numero è di molto inferiore a quelli realmente presenti.

    Qui trovi alcuni esempi e tanto per dirne una, gli spazi di lavoro in uso per il video arrivano intorno a 850.000.

    E aumentandolo che succede?
    La stessa cosa.
    Il valore del gamma indica l'esponente della funzione di trasferimento fra segnale in ingresso e segnale in uscita.
    Se questo esponente è 1, la curva derivante dalla funzione di trasferimento sarà una retta ed i valori in ingresso saranno uguali in uscita.
    Se invece l'esponente è maggiore o minore di 1, le curve risultanti avranno andamento iperbolico o parabolico ed alcuni valori saranno eliminati per approssimazione.
    Ad esempio un gamma 2.22 (o 0.454545), porta il range a 8 bit da 256 sfumatura a 184 per canale.
    Ma non spaventarti, ormai tutti gli elaboratori di immagine che equipaggiano i moderni display, TV, proiettori, ecc…, sono come minimo a 10 o 12 bit per canale, in questo modo gli errori di approssimazione sono praticamente inesistenti.

    Come fa a rispettare lo spazio colore originale se converte in un diverso spazio colore…
    Quando si parla di "spazi di lavoro" si parla di spazi teorici che servono come riferimento per spazi reali.
    PAL, NTSC, HDTV, sono spazi di lavoro.
    I colori al loro interno posso essere rappresentati con diversi metodi. alcuni con perdita di informazioni, altri senza perdite.
    Nel caso del lettore DVD la conversione è fatta fra metodi di colore diversi, YUV per il materiale codificato sul DVD ed RGB per l'uscita video.
    Lo spazio entro il quale questi due metodi lavorano "deve" essere lo stesso per entrambi e se gli standard sono rispettati (ed il sistema ben calibrato) non ci sono perdite di informazioni.
    O almeno, questo dovrebbe essere l'obiettivo.

    Ciao.
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  7. #37
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    prov. bs
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    Nel caso del lettore DVD la conversione è fatta fra metodi di colore diversi, YUV per il materiale codificato sul DVD ed RGB per l'uscita video.
    Visto che se ne parla.... per curiosità, dato che me lo sono sempre chiesto ma non ho mai approfondito.... Perchè nei Dvd si è scelto di usare il "metodo" colore YUV quando si aveva già a disposizione l'RGB ??

    ciao
    Giancarlo
    qualunque cosa facciate nella vita, circondatevi di persone intelligenti che vi contestano.

  8. #38
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    May 2005
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    Perché è quello normalmente utilizzato nelle trasmissioni video.
    Inoltre permette di effettuare un diverso tipo di campionatura del canale del Luma Y rispetto ai canali del Chroma UV.
    Questi ultimi possono essere campionati eliminando parte delle informazioni originali senza grosse perdite di qualità percepita ma con un risparmio di spazio disco o banda di trasmissione.

    Se cerchi da qualche parte si era giù parlato delle differenze fra i segnali YUV 4:4:4; 4:2:2; 4:2:0; ecc….

    Ciao.
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  9. #39
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    Nov 2005
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    Nel caso del lettore DVD la conversione è fatta fra metodi di colore diversi, YUV per il materiale codificato sul DVD ed RGB per l'uscita video.
    Lo spazio entro il quale questi due metodi lavorano "deve" essere lo stesso per entrambi e se gli standard sono rispettati (ed il sistema ben calibrato) non ci sono perdite di informazioni.
    O almeno, questo dovrebbe essere l'obiettivo.
    ...
    Se RGB e YUV sono due spazi colore diversi come fanno ad attingere dallo stesso gamut? Non dovrebbero operare su gradazioni di colore diverse?
    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    Ma non spaventarti, ormai tutti gli elaboratori di immagine che equipaggiano i moderni display, TV, proiettori, ecc…, sono come minimo a 10 o 12 bit per canale, in questo modo gli errori di approssimazione sono praticamente inesistenti.
    ...
    Questo vuol dire che abbassando il gamma con gli ultimi processori video non si perdono colori?
    Sono di coccio e anche un pò rompiscatole e approfitto della tua apparentemente infinita competenza e pazienza per chiarirmi il comportamento dei display al variare del gamma...scusami ma non ho capito che succede praticamente...qual'è l'utilità di tale intervento e cosa comporta esattamente?
    Grazie e scusa la rottura...
    Lorenzo.
    Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6

  10. #40
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    Citazione Originariamente scritto da lorenzo82
    Se RGB e YUV sono due spazi colore diversi come fanno ad attingere dallo stesso gamut?
    Rileggi bene quello che ho scritto.
    Gli spazi descrivono un range di colori, ma questi possono essere riprodotti in diversi modi.
    RGB e YUV sono due dei tanti metodi di composizione del colore, non sono spazi.

    Ovviamente i diversi metodi di colore hanno dei limiti, per cui potrebbero esserci colori, di un determinato spazio colore, che possono essere riprodotti con un certo metodo ed altri no.
    Ma non è il caso di YUV di RGB.

    Questo vuol dire che abbassando il gamma con gli ultimi processori video non si perdono colori?
    Direi di sì. Già a 12 bit la profondità di elaborazione è tale da permettere non solo di eliminare le approssimazioni dei calcoli a 8 bit, ma anche di applicare parecchie correzioni all'immagine, contrasto, denoise, ecc…

    …per chiarirmi il comportamento dei display al variare del gamma...scusami ma non ho capito che succede praticamente...qual'è l'utilità di tale intervento e cosa comporta esattamente?
    http://www.avmagazine.it/articoli/te...mma_index.html
    http://www.avmagazine.it/forum/showp...7&postcount=10
    http://www.avmagazine.it/forum/showp...55&postcount=5


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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  11. #41
    Data registrazione
    Nov 2005
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...
    RGB e YUV sono due dei tanti metodi di composizione del colore, non sono spazi...
    Metodi...?
    Praticamente uno stesso spazio colore interpretato con una codifica matematica diversa, è corretto dire così?
    E quali sono invece gli spazi colore?
    Grazie per i link e i chiarimenti appena posso gli do un'occhiata...
    Lorenzo.
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