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06-09-2017, 16:47 #1
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[BD] Gli invasori (Erik the conqueror). Edizione Arrow UK-audio ITA
Presa la first print con libretto di questo film di Mario Bava e vi risparmio le solite manfrine. Consueta confezione Arrow con BD+DvD in amaray cicciona bianco traslucido.
La qualità del master è eccellente: scan 2K dei negativi originali di macchina operato da L’Immagine ritrovata di Bologna con il loro Arriscan. Solito 35mm virtuale per un film che qui da noi è per lo più sconosciuto e che avevo provveduto a segnalare nei trasferimenti da riferimento. Una delle incursioni in un genere differente dall’horror, tipo di film per cui il grande regista italiano è senz’altro più conosciuto.
In questo in particolare si nota l’abilità del nostro come direttore della fotografia, che regala spesso inquadrature degne di un quadro con colori sgargianti e intensissimi. Compressione ovviamente trasparente.
Il film in se è una prova di cosa quest’uomo riusciva a fare con pochi di mezzi e a me ha lasciato di stucco, davvero impressionante. Filmato in 2,35:1 non ho trovato note particolari sul sistema di ripresa (IMDB da un non meglio precisato Dyaliscope, che sembrerebbe la versione francese del cinemascope in uno dei suoi innumerevoli re-branding). La grana è presente, tuttavia più che un techniscope 2p all’origine, mi parrebbe sia stato usato un anamorfico vero in ripresa, in quanto mi è sembrato di notare alcune sfocature tipiche ai lati (che se fosse stato ripreso in flat non credo ci sarebbero, visto che si è partiti dal negativo). Se qualcuno ne sa di più a riguardo (Dario?) sarebbe interessante per me.
Unico “neo” di pochi secondi è un cartello di transizione su sfondo blu (20 years later) che ha un aspetto un po’ “freeze”, nonostante si notino alcune lievi variazioni di luminosità. Per il resto uno spettacolo che per gli amanti dell’analogico è stupendo.
Inserisco un link http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-r...or_blu-ray.htm con qualche screenshot per rendere l’idea. Durante la riproduzione non sono assenti qualche spuntinatura e qualche graffio verticale da pattinamento (che appare come fosse lato supporto) ma molto lieve e che dona a tutta la visione un sapore tremendamente analogico e che segnala ancora una volta la volontà di non intervenire in modo invasivo. Un approccio che personalmente condivido in toto e che aiuta ad evitare “digitalate” inutili, specie se non strettamente necessarie.