Io divento matto, non so proprio nè come nè quando ci si possa lamentare di questo BluRay.
Questa uscita è una delle (tante) prove di cosa sia il nuovo formato, di cosa comporti l'arrivo di restauri seri nel mercato dell'HomeVideo e di come questo mercato possa offrire e riscoprire (o anche scoprire dal nulla) il valore e la realtà delle produzioni del passato.
Troppa gente ancora non ha capito il tesoro delle innovazioni cinematografiche e come sia facile perderle nel tempo per poca accuratezza o poca visione globale dell'interesse che risiede in un prodotto filmico o documentaristico, soprattutto quando questo ricopre un ruolo nella storia del cinema.
Il film di Woodstock è qualcosa di noto e stranoto, per paradosso forse è piu' impresso nella memoria comune questo documentario che il concerto stesso, un documentario assurto a leggenda non solo (anche, ovviamente) per l'oggetto della ripresa ma per la storia realizzativa/produttiva che c'è alle sue spalle. Una scommessa effettuata da un gruppo di produttori partita dall'intento di registrare alcune testimonianze cresce a dismisura e arriva alla copertura mastodontica dell'evento. Un connubio al limite (oltre?) l'impossibile vista la natura semi-anarchica a cui stava arrivando la creazione del cartellone del festival e al reale stato di cose a cui effettivamente arrivò: l'organizzazione, l'arrivo di un numero mostruoso di persone, il maltempo oltre ogni limite possibile, ore ore ore e ore di musica e ancora musica etc etc.
In tutto questo un gruppo di documentaristi si avventura armato delle cineprese 16mm Éclair NPR, a tutt'oggi considerate lo stato dell'arte della cinematografia 16mm, e 3 stock differenti di pellicola da alternare in base al giorno, alla notte e al tempo atmosferico.
Facciamo un salto in avanti nel tempo e chiediamoci: cosa vediamo oggi dopo questo restauro effettuato dai negativi orginali? Vediamo quello che i vari cameramen hanno visto il giorno in cui la pellicola dei vari caricatori è stata sviluppata 40 anni fa e arrivava a kilometri nelle stande di montaggio. Nel bene e nel male: campi larghi a perfetta profondità di campo regalatici dai grandangoli spintissimi e dall'utilizzo di pellicola daylight, sfocature e imprecisioni con pellicole sensibilissime utilizzate con focali lunghissime, colori reali e naturali di altissima qualità documentaristica, arrivando infine alla grana a camionate ma in uno stato intatto, corretto e fedele a quello che si ottiene in riprese serali/notturne in cui pensare di poter avere un fuoco oltre l'oggetto di ripresa è cosa folle perché materialmente impossibile. Abbiamo finalmente oltre l'impensabile, abbiamo finalmente la possibilità di rivedere questo film in uno stato in cui neanche dotandosi di una macchina del tempo che ci possa riportare al cinema in una proiezione dell'epoca (ai cinema venne fatto un blow 16mm-35mm e per alcune copie anche 16mm-70mm) potremmo godere. Warner ha fatto un lavoro che merita solo ed esclusivamente elogi, un lavoro senza pecche, e l'acquisto di questo film è una delle cose che piu' consiglio sia a chi questo film lo ha amato, sia chi questo film ancora non lo conosce e ha interesse a scoprirlo. Se fossi portato a commuovermi per queste cose vi assicuro che lo sarei!
Mi si viene a dire (non solo in questo thread, anche in giro ho letto molte perplessità anche se non nel tono messo sopra) che se un film è stato girato in una certa maniera il Bd non vale... mi permetto di rimanere deluso da questa (per me errata) osservazione, sia per questo disco che per altri che hanno avuto un simile giudizio, e rilancio dicendo nella piu' totale sincerità e sicurezza che è in casi come questi che piu' si vede una pellicola fare un reale salto qualitativo, considerando qualsivoglia mezzo tecnico in cui ci sia stato proposto nella storia dei formati dell'HomeVideo.
Standing Ovation per Warner e per i curatori di questo restauro!