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Risultati da 1 a 6 di 6
Discussione: Melco N1-S38, music server hi-end
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28-03-2023, 09:20 #1
Redazione
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Link alla notizia: https://www.avmagazine.it/news/audio...end_19779.html
Il produttore giapponese ha lanciato la nuova libreria musicale digitale di riferimento, dotata di un nuovo telaio in acciaio inox / alluminio, componenti custom ottimizzati per l'uso audio, ingresso Master Clock e porta SFP
Click sul link per visualizzare la notizia.
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29-03-2023, 07:20 #2Il progetto del N1-S38 è stato sviluppato da zero, incorporando un nuovissimo telaio in alluminio, una scheda principale più grande e utilizzata completamente, una CPU ad alte prestazioni e una memoria flash interna di maggiore capienza. Realizzato a mano in Giappone, il telaio è costruito a partire da una base in acciaio inox spessa 3 mm.
Se la scheda sempre più grande non è fitta fitta di componenti a noi non piace perché suona male ...mentre se il telaio non è realizzato a mano, nella forgia sulla montagna inacessibile, durante il plenilunio dell'anno bisestile dispari nel tredicesimo mese e con il vento a favore .... beh ... che roba high end sarebbe ?
Poi sarà un prodotto di categoria super - superiore, eccezzionale e con prestazioni uniche .... ma perché sempre tutte e sole queste supercazzole ? Se non ci prendono un pò per i fondelli non si sentono realizzati ?"... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)
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29-03-2023, 08:07 #3
Mi sorprende che non hai citato le fasi lunari che sono fondamentali per l'ascolto
e per l'umore.
A parte la battuta quello che mi preoccupa , da appassionato, che mi sembra che s'investa solo questa tipologia di oggetti e anche la parte media dei listino orma sta raggiungendo i costi dell'high end di qualche anno fa e l'alternativa è guardare al mercato di produttori più o meno conosciuti orientali.
Mi pare che stia seguendo a ruota questa filosofia anche il mercato dell'auto , (sarà tema dei corsi di laurea di economia ?) strano che nessuno abbi iniziato a proporre "HI-FI as service" con formule ascolti 3 CD al mese per x euro 20 cd al mese y euro e cosi via.
Ciao
Luca
Ps. mi sono sempre chiesto un cosa : quale è la produzione minima perché un prodotto come questo abbia un ritorno economico che giustifichi il costo di progettazione , produzione e produca il guadagno sperato per il produttore ?Ultima modifica di llac; 29-03-2023 alle 08:17
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29-03-2023, 14:08 #4
La domanda è interessante, e credo che si possa rispondere con due chiavi di lettura diverse:
1) questo è l'attuale flagship, per cui numericamente risibile rispetto al loro prodotto più venduto, quello che in teoria "sostiene" l'azienda, per cui potrebbe anche essere un investimento che non ha mai un punto di pareggio, o che se lo raggiunge, viene visto come un successo commerciale (alla fine "non ci hai perso" come Azienda).
2) MELCO come tanti altri, oramai è un satellite di un universo costituito da fondi e sotto fondi di investimento, per cui a volte è più importante l'immagine che da un Brand rispetto al reale fatturato (certo non deve diventare un "buco nero") nell'economia generale del Gruppo. Per rimanere in ambito automobile, quello che Bugatti era per VW per dire.
Quello che MELCO non pubblicizza a dovere, o per lo meno per me non è così palese anche guardando il loro sito, è che questi prodotti vanno a sostituire in toto i "PC specializzati" come il Pink Faun, il Grimm Audio o i Taiko, e non è "solo" un NAS ad alte prestazioni. Si pone in un limbo del mercato (almeno qui) che è difficile da giustificare visto i costi. E sempre secondo me, non viene percepito al livello de vari Lumin o Aurender sebbene non gli manchi nulla. Anzi."... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)
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29-03-2023, 14:47 #5
Grazie per la interessante risposta
PC specializzati" come il Pink Faun
ciao
Luca
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29-03-2023, 17:20 #6
Beh dei "super PC" (lasciando al di fuori gli Antipodes Audio che cercano di ricavarsi una nicchia particolare), il Grimm Audio M1 è quello più "economico", ma se non hai il loro set di casse attive, puoi usarlo "solo" in XRL AES/EBU vero un DAC esterno e fa del suo algoritmo di upsampling il vero valore aggiunto (quindi è un anello Roon di pregio, diciamo così). Se vuo usare la USB out, è un NUC Intel con I3 e bypassi la loro scheda proprietaria, per cui non ne vale proprio la pena.
Per cui è un prodotto abbastanza peculiare.
Il Taiko è ingegneristicamente parlando sovra sovra e forse sovra dimensionato, però gode di una certa fama anche se personalmente "a pelle" (e so che è una cosa puerile, ma non mi trasmette proprio "simpatia") non lo prenderei mai. Totalmente in modo irrazionale.
il Pink Faun, nella sua ultima incarnazione 2.16 Ultra, di contro, mi attizza proprioanche per la possibilità di usare una scheda multi I2S in uscita, per avere diversi DAC a valle per dei setup stereo specifici (uno per PCM, uno specializzato nel DSD, uno con buffer a valvole per determinati generi, etc etc) o sei sei davvero "matto"
per un sistema multicanale per la musica "spaziale". Come costruzione è qualcosa di maniacale ed ho un paio di conoscenti che lo possiedono e che spergiurano di aver visto direttamente la Madonna che cambiava traccia usando l'iPad
Costano un rene e sono prodotti ad alta artigianalità, però hanno evidentemente un loro mercato."... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)