Oppo 95 modded vs Marantz 94 MKII modded.
Finalmente, dopo una settimana di lavori ed impedimenti assurdi che sembravano senza fine, quando iniziavo a sentire sul collo il fiato bollente dei forumers che mi chiedevano novità, domenica sera alle 21:00 sono riuscito ad effettuare l'agognato confronto tra i due campioni.
Stavolta è stata ben più dura... il Marantz ha dovuto lottare con tutte le sue forze... la cura vitaminica somministrata al campioncino OPPO Blu Ray ha avuto effetti discretamente pesanti.
Ho selezionato tre CD alquanto significativi e ben più difficili di quello usato nel test precedente (che avevo comunque riascoltato con rinnovato piacere qualche giorno fa, a modifica appena effettuata) e ho iniziato gli incroci, stessi cavi di segnale (argento e teflon), stessi cavi di alimentazione (rame ofc multifilare), ampli integrato mio personale (stato solido, 60W, bassa retroazione, incondizionatamente stabile, potenziometro a resistenze commutate), diffusori ESB 7/07 in buona parte modificati, vista la momentanea assenza di sistemi da me stesso progettati e realizzati, cavi di potenza in rame ofc.
PRIMO CD: Rachmaninoff, dallo splendido cofanetto Brilliant, RAPSODIA SU UN TEMA DI PAGANINI, Earl Wild al piano, Royal Philarmonic Orchestra diretta da Jascha Horenstein, 1965.
Battaglia durissima: l'orchestra si scatena subito dall'introduzione del brano, con note basse e mediobasse molto impattive, grande ambienza, fantastica varietà tonale... difficile dire subito se uno dei lettori riesca a prevaricare sull'altro, tanto naturale e ricca è la riproduzione in entrambi i casi, mi resta una sensazione che non va subito a fuoco e troverà conferma solo dopo l'ascolto degli altri due titoli selezionati; stavolta però la timbrica generale è correttissima, il basso giustamente presente e dinamico e, ripeto, c'è tanta naturalezza... l'aggettivo che secondo me chiarisce meglio di altri la sonorità dei "modded" in generale.
SECONDO CD: Sonny Rollins - WAY OUT WEST - I'm an old cowhand - 1957
Eh, si... spesso queste vetuste registrazioni mostrano caratteristiche tali da essere essenziali in queste prove, ben più di certe maccheronate "audiophile" tanto perfettine da non suonare affatto; un buon lettore deve essere in grado di tirare fuori il meglio da capolavori della musica come questi... e ci siamo, ci siamo abbondantemente con entrambi i lettori, ma stavolta viene fuori qualcosa di più... nel giochetto di percussioni iniziale con la batteria sulla destra, i transienti sono ben più delineati e nitidi con l'Oppo che non col Marantz, che sembra aggiungere "qualcosa che non dovrebbe esserci", forse un ringing eccessivo, e all'apparire del sax sulla sinistra la sensazione di "vero" e di fluido inizia ad essere ben maggiore con l'Oppo... qui si va oltre la semplice naturalezza e ci si avvicina tantissimo al "master originale"... inizio a chiarirmi bene le idee su quella sensazione, appena accennata col primo disco, di "aria più pulita" tra gli strumenti.
TERZO CD: Fabiana Martone - BIG BAND BOND - Goldfinger - 2010
Questo disco immagino abbia bisogno di pochissime presentazioni... mi è arrivato solo da una ventina di giorni con gli ultimi acquisti Velut Luna ed è entrato di diritto a fare parte dei miei personali "demo" per le sue caratteristiche, più uniche che rare... la naturalezza di questa registrazione è pazzesca, già l'inizio del brano e i numerosi ottoni che lo accompagnano, scintillanti, lasciano pochi dubbi... poi entra in scena la voce, e lì è finita... il Marantz si arrende alzando le... alette posteriori... non c'è storia, col 94 è un gran bel suono, ma col 95 la voce è lì, davanti a me, perfetta e inamovibile, così reale da restare a bocca aperta; la differenza col Marantz è pesante, sembra di avvertire nitidamente l'età non più verde dei suoi pur ottimi DAC, per fare un parallelo "audiovideo" con l'immagine direi che la Fabiana col 94 viene riprodotta bene, ma solo da 580 ottime linee con qualche "seghettatura" di troppo... mentre il 95 sembra superare d'un salto le 1080 e anche le regolazioni di colore e contrasto sono decisamente migliori, con alterazioni della linearità ideale nulle!!!
Morale della favola: l'Oppo, come si poteva supporre, ha fatto un salto di qualità davvero notevole, raggiungendo e anche largamente superando il mio vecchio riferimento... adesso mostra una sonorità naturalissima, una notevole "densità" di suono quando ciò è richiesto, un gran bell'impatto, con un contemporaneo controllo della gamma bassa da manuale (il 94 a volte sembrava offrire il fianco a qualche critica durante il confronto) e un'ambienza da modello High End... davvero un gran bel sentire.