Arrivo da Cherubini evidentemente... all’alba, vale a dire alle 9:30, ancora prima dell’apertura del negozio (che avviene regolarmente dopo un quarto d’ora). Decido quindi di sacrificarmi al bar della galleria, consumando il cappuccino e cornetto regolamentari.
Varco per primo la soglia dell’ingresso (manco fossimo alle prove in vista del posizionamento sulla griglia di partenza di Monza), mi dirigo sicuro verso la sala video grande, scendendo le scale due scalini per volta come i bambini, ma purtroppo ancora non è arrivato il momento giusto, perché la porta è sprangata. Mi costringo allora ad un secondo sacrificio attingendo al ricco buffet gentilmente messo a disposizione - come ormai è tradizione - dal padrone di casa, Paolo Cherubini.
Dopo un po’ vedo sgaiattolare dalla sala di proiezione qualcuno che ha le sembianze di Emidio Frattaroli (il patron di Avmag), ma con un paio di taglie in meno… Breve consulto fra appassionati: no, no, non può essere lui; sì, invece è proprio lui… Fatto sta che malgrado sia arrivato ad un orario considerato antelucano, lui deve essersi intrufolato dentro la tana buia di Cherubini ben prima di me, per dare gli ultimi ritocchi alla splendida coppia di creature monoculari.
Insieme ad un altro forumer, allora, mi intrattengo nel foyer con Giorgio, che intanto ci dà un po’ di prezzi:
il Nero 3D-1 viene 11.600;
il Nero 3D-2 (+ luminoso) viene 16.150 con ottica T1 o T2 (per la T3 c’è un supplemento di 900);
il Mico 150 viene 20.150 (staffa 450).
Ma “niente paura: c’è l’offerta rottamazione per i clienti SIM2”.
Riappare Emidio (che ormai compare e scompare rapidamente dietro la fatidica porta chiusa come Edward Cullen) che chiede il “lecca-lecca” a Giorgio. Con il mio potente cervello multi processo e multichip (che evidentemente quando sono overclockati viaggiano al loro massimo di… un hertz) ci metto solo la successiva mezzoretta per capire che si tratta della paletta oscurante, che permetterà poi confronti diretti, ripetuti shoot-out tra le due macchine.
PAOLO CHERUBINI, IL PADRONE DI CASA (CUI SONO STATI SUBITO RIPORTATI I SALUTI DI ALBERTO PILOT) MANOVRA IL LECCA LECCA
Dopo un po’ abbiamo finalmente accesso alla sala, che mi è ormai divenuta abbastanza familiare per via delle varie manifestazioni audio/video/musicali che organizza Cherubini a beneficio dei romani e di tutti gli appassionati di questi settori.
APRILE 2010
http://www.avmagazine.it/forum/39-e...-degustazioni-audio-amp-video-quot?highlight=
MAGGIO 2010
http://www.avmagazine.it/forum/39-e...degustazioni-audiovideo-quot-15-05?highlight=
DICEMBRE 2010
http://www.avmagazine.it/forum/39-e...li-quot-degustazioni-hifi-iii-quot?highlight=
NOVEMBRE 2011
http://www.avmagazine.it/forum/39-e...oadshow-del-vpr-sony-vpl-vw1000-es?highlight=
MARZO 2012
http://www.avmagazine.it/forum/39-e...9-roma-cherubini-16-e-17-marzo-jbl?highlight=
Parto dal complemento, l’impianto audio, questa volta singolarmente eterogeneo, composto da: fonte Marantz UD7006, sintoampli Onkyo TX-NR1009, altoparlanti frontali Totem, centrale Canton, posteriori/side Martin Logan, sub Yamaha YST-SW800. Insomma alla faccia della supposta importanza della sinergia di marchio che cerchiamo di preservare nei nostri impianti domestici… Un bel poutpourri, che dimostrerà però di svolgere adeguatamente il suo lavoro in quanto, fedele alla sua filosofia, Emidio terrà “l’audio del video” sempre ad un volume particolarmente contenuto, al fine di non farlo diventare distraente rispetto alle immagini proiettate…
LETTORE MARANTZ
Al centro della sala, tra le due Totem, campeggia un enorme plasmone Pana da 85’ e qualche proiettore "di passaggio" (c'è anche il Sony 1000 KKKK!).
Introduce Giovanni Boccato, marketing & sales directory Italy di SIM2, e fa un po’ di storia. SIM2 è uno spin-off di una divisione Seleco. Nasce con la richiesta di grandi schermi per i mondiali di calcio di Italia ’90. Parte con VPR tritubo, in ragione dell’esperienza maturata con i tubi catodici. Si tratta sempre di prodotti video e non destinati al comparto della video-presentation. L’azienda si pone il target della qualità del CRT in termini di colorimetria e contrasto. Nel 2000 SIM2 passa alla tecnologia digitale, mantenendo però intatti i capisaldi qualitativi del marchio, ai quali si aggiungono la compattezza di prodotto e il design dell’italian style, anche in ragione di un migliore WAF: in quell'anno è la prima azienda ad utilizzare la tecnologia DLP e produce il primo VPR digitale al mondo per Home Theater.
GIOVANNI BOCCATO
Difformemente da quanto precisato nelle locandine pubblicitarie, il Nero 3D-1 non c’è, ma vengono presentati il più luminoso Nero 3D-2 e il Mico 150 a led. Si tratta in entrambi i casi di single chip 3D progettati e costruiti in Italia. Nell’attuale gamma produttiva di SIM2 ormai l’unico modello non 3D è l’entry level, visto che i contenuti in 3D stanno crescendo in quantità e qualità. Il Mico 150 è un po’ la star della serata: prodotto pienamente green, in quanto piombo e mercurio-free, non ha warm-up (a questo punto mi sono “illuminato”: allora la F1 e la griglia di partenza c’entravano, eccome!) o cool-down in quanto i led a caldo non hanno tempi morti per accensione o spegnimento, che si completano in pochi microsecondi. Le ottiche sono veloci ed è dotato del led più potente del mercato (unico al mondo, in questo momento storico). Va ricordato il gamut colore esteso tipico dei led e la loro durata di 30.000 ore. Conclude precisando che la fabbrica di SIM2 è sempre aperta e che gli appassionati (guidati da Emidio) possono recarsi lì per visitarla.
E’ la volta di Emidio. Precisa che vari prodotti SIM2 condividono lo chassis e il percorso ottico brevettato Alphapath. In entrambi i casi si è in presenza di DMD da 0,95 dark chip 4. Sarà poi messa in produzione una versione 2.35:1, che consentirà di evitare l’uso di una lente anamorfica.
EMIDIO FRATTAROLI NELLA FOGA ESPOSITIVA
Il Nero 3D-2 in prova utilizza l’ottica a tiro corto, che offre una luminosità dichiarata di 1.600 lumen. A differenza della solita possibilità di utilizzare la lampada a potenza piena o in economy mode, questa macchina può variare senza soluzione di continuità la luminosità della lampada, che è dimmerabile da 230 a 280W. Sullo schermo a guadagno unitario con base 2,80 metri di Cherubini, post calibrazione (fatta con l’AVSHD ITU-R BT-709) il proiettore è in grado di assicurare 20 candele/metro quadro. In queste particolari condizioni, dunque (con schermo grande), si ottengono circa 600 lumen. Ciò conferma l’eccellente rapporto quantità luce/prezzo delle lampade ad alta pressione.
La macchina possiede un menu piuttosto semplificato ed un menu di servizio notevolmente articolato, con un CMS particolarmente preciso. Esiste anche un software (Live Color Calibration, LCC 2.0, che per ora funziona solo con la sonda Hubble di X-rite), che permette la calibrazione manuale ma soprattutto l’autocalibrazione. Il gamma utilizzato è quello di default 2.1.
OCCHIALI 3D
Il proiettore viene fornito con occhiali attivi (Xpand) e ha un DMD con commutazione più veloce rispetto ad altre tecnologie. SIM2 lavora per il miglior blanking time, che normalmente è di 2 ms. Il loro prodotto D2 offre un valore quasi dimezzato, 1.1ms, mentre il modello Mico 150 led arriva a 0,9ms, il miglior valore del mercato.
http://m150.sim2.com/tech3d/m150-3d-features
Il Mico 150 non ha l'elegante, filante e compatta livrea del Nero, perché ha un aspetto particolarmente massiccio: il blocco ottico Fujnon è davvero imponente. La macchina utilizza l’ultima generazione di led RGB high-power Phlatlight della Luminus con una luminosità superiore del 25 per cento rispetto alla generazione precedente, che permette di ottenere 36/37 candele su metro quadro; con l’ottica più luminosa e nelle migliori condizioni si superano quindi i 1.000 lumen. Un noto problema che hanno i led è che lo spettro può variare con la temperatura, problema che l’M-150 risolve con un circuito di raffreddamento a liquido particolarmente silenzioso (celle di Peltier?); inoltre, il colorimetro presente sull’engine ottico corregge l’alimentazione dei led basandosi sulle differenze emissive: ciò rende inutile la continua ricalibrazione del VPR. Nella gestione colore, il profilo utilizzato nel test è l’HDTV. Ma con il profilo wide si ottiene una profondità colore davvero incredibile, con rossi e verdi vividissimi (mi hanno un po’ ricordato il True Vango con l’EEColor attivo). I profili DCI cinema o Adobe98 computer sono ottenuti senza filtri aggiuntivi stretti e ciò preserva intatto il livello di luminosità. Le ottiche sono a tiro molto corto fisso, o zoom wide e tele.