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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Dec 2003
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    Hi-Fi...miraggio o realtà?


    Questa estate sono stato a Salvador do Bahia in Brasile. Salvador é una città molto "musicale", cuore della cultura e della musica afro-brasiliana. Per le vie del centro é comune imbattersi in concerti improvvisati all'aperto e i bar sputano Db da impianti "ruspanti" direttamente in strada, per attrarre clienti. Gli strumenti utilizzati sono prevalentemente a percussione, come impone l'influenza africana.

    Uno dei passatempi era proprio inseguire le bande di strada da una via all'altra, facendosi guidare dalla musica. In questa mia "ricerca" non ho potuto non riflettere sul fatto che fosse impossibile confondere il suono live dal suono riprodotto.

    Tornato a casa con qualche centinaio di euro di CD in valigia (), non sono rimasto sorpreso dal notare l'incapacità del mio impianto di riprodurre le stesse sonorità che anche gli impianti di strada non riuscivano a riprodurre.

    Da qui i dubbi: che tipo di musica meglio si presta alla riproduzione? Quali sono gli strumenti che più facilmente possono essere riprodotti? Quali invece non sono riproducibili?

    O, più in generale, l'alta fedeltà é una chimera e sarebbe meglio buttare via gli impianti tanto faticosamente assemblati e dedicare i soldi all'ascolto dal vivo ?

  2. #2
    Data registrazione
    Mar 2006
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    E' una riflessione che ho fatto più volte dopo aver assistito ad un concerto: alla fine penso che dal vivo ci sia una sorta di coinvolgimento psicologico che nasconde le "brutture" di una riproduzione poco curata.
    E comunque siamo soliti comporre un impianto, e tu ne sai qualcosa, nella maniera che ci sembra suonare meglio, ma alla fine creiamo certamente una sorta di "distorsione" della musica realmente riprodotta da uno strumento.

  3. #3
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    Jan 2008
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    l'alta fedeltà esiste eccome....il problema è che le condizioni di ascolto comuni sono sempre sacrificate per vari aspetti quindi ci distacchiamo molto dall'evento originale...che non è riproducibile al 100% ma in certi contesti ci si avvicina molto.
    Solomusica di Antonio Leone
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  4. #4
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    Dec 2003
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    Credo che la tipologia di musica o di strumento comunque abbia il suo peso.

    Come accennavo certi tipi di percussioni a mio parere sono difficilmente riproducibile, mentre ad esempio le voci femminili sono abbastanza fedeli.

    L'ampiezza della scena é un altro limite: una jazz band é abbastanza realistica, mentre una grande orchestra lo é meno, anche se forse qui entrano in ballo anche elementi psicologici: é difficile immaginare una grande orchestra che suona in casa propria.

  5. #5
    Data registrazione
    Jan 2008
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    35
    forse non è una chimera la riproduzione perfetta, ma almeno per ora con le attuali tecnologie è un po come quando si parla della velocità della luce, può essere teoricamente quasi raggiunta ma non ancora eguagliata.

    indubbiamente il lato psicologico gioca un ruolo importante più nei live che nell'ascolto casalingo, ma pur non essendo un concertomane complusivo,non ne vedo granchè, devo dire che in alcuni casi era difficile trovare qualche appunto da fare all'ingegnere del suono.

  6. #6
    Data registrazione
    Mar 2006
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    Citazione Originariamente scritto da antonio leone
    l'alta fedeltà esiste eccome....
    Esiste, ma sempre da un punto di vista soggettivo mai oggettivo. Anche ad altissimi livelli nessuno è oggettivamente perfetto, impianti da migliaia di euro suonano diversamente tra loro, il che implica quella "distorsione", mi sia consentito il termine anche se non adatto, di cui facevo accenno.
    Succede poi che ti ritrovi, mi capita ogni giovedì, ad ascoltare una piccola jazz band dal vivo che utilizza amplificazioni non proprio all'ultimo grido, ed a rosicare perchè le tue fatiche (sopratutto di natura economica ) non sono all'altezza di quell'impianto "spiantato".

  7. #7
    Data registrazione
    Dec 2003
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    Citazione Originariamente scritto da kaljeppo
    ...a rosicare perchè le tue fatiche (sopratutto di natura economica ) non sono all'altezza di quell'impianto "spiantato".
    Qui credo che entri in gioco la differenza di "atmosfera". Non credo che gli impianti "live", spesso anche discretamente economici, possano competere con un buon impianto domestico, se non in potenza.

    Comunque io prenderei come riferimento le performance "unplugged", altrimenti troppi elementi possono entrare in gioco, a partire dalle elettroniche pro.

  8. #8
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    Jan 2002
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    Ciao Antani,
    essendo stato anche io a Salvador per un bel tempo, riflettendoci, quello che hai riportato è vero, ma credo sia un limite dei nostri impianti nel riprodurre strumenti a percussione, e non deve essere estesa a tutta la musica esistente. Impossibile riprodurre le vibrazioni che attraversano il corpo, come ti sarai sicuramente accorto, ne tantomeno la dinamica che si percepisce durante le riproduzioni live. Pensa solo all'energia impiegata dai suonatori, numerosi, l'impegno e la passione che ci mettono nelle percussioni, senza parlare dell'ambiente, chiuso o aperto, ma limitato alle strette vie che circondano il Pelorinho, in cui suonano.
    Questo per un impianto risulta impossibile riprodurre, o almeno non mi è mai capitato di ascoltare una riproduzione che si avvicini anche solo minimamente a quanto ascoltato sul posto.

    PS Per un amante della musica l'ideale sarebbe andare a metà agosto, ho scoperto che in quel periodo tengono gare di percussioni nella piazza del Pelorinho stesso.
    Ultima modifica di KwisatzHaderach; 19-01-2008 alle 15:27
    Martino

  9. #9
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    Jan 2008
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    [QUOTE=kaljeppo]Esiste, ma sempre da un punto di vista soggettivo mai oggettivo. Anche ad altissimi livelli nessuno è oggettivamente perfetto, impianti da migliaia di euro suonano diversamente tra loro,[QUOTE]
    ....non ho detto di aspirare alla perfezione e sò che vari sistemi possono suonare diversamente tra ma resta il fatto che tutti tendono a riprodurre l'evento il più fedele possibile.
    Solomusica di Antonio Leone
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  10. #10
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    Jan 2008
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    Citazione Originariamente scritto da antani

    Come accennavo certi tipi di percussioni a mio parere sono difficilmente riproducibile, mentre ad esempio le voci femminili sono abbastanza fedeli.

    L'ampiezza della scena é un altro limite: una jazz band é abbastanza realistica, mentre una grande orchestra lo é meno, anche se forse qui entrano in ballo anche elementi psicologici: é difficile immaginare una grande orchestra che suona in casa propria.
    Al di là della scena credo che la cosa che più si distacchi dalla realtà sia la dinamica scadendo questa man mano si perde su tutti gli altri parametri
    Solomusica di Antonio Leone
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