Cavi di potenza di differente lunghezza

Tommaso86

New member
Ho letto da qualche parte che quando si stendono i cavi di potenza per gli altoparlanti, essi devono essere tassativamente della stessa lunghezza.

Domanda: utilizzando un cavo da un metro per un altoparlante e un cavo da 3 metri per l'altro, cosa si perderebbe musicalmente parlando? Il volume totale della riproduzione o solo una certa gamma di frequenze?
 
Domanda: utilizzando un cavo da un metro per un altoparlante e un cavo da 3 metri per l'altro, cosa si perderebbe musicalmente parlando? Il volume totale della riproduzione o solo una certa gamma di f..........[CUT]

credo ne l'uno, ne l'altro
ma il fatto che dall'amplificatore partano due segnali, uno verso un altoparlante ed uno verso l'altro, e che la distanza per arrivare ai due altoparlanti sia diversa (3 mt in un caso, 1 mt nell'altro), mi fa intuire che i due segnali arrivino in tempi differenti, sfasati di qualche infinitesimo di secondo, mentre la riproduzione fedele vorrebbe arrivassero assieme
poi magari non te ne accorgi nemmeno, ma non so
 
Teoricamente il ragionamento non fa una piega, ma se ti prendi la briga di fare due righe di calcolo, scoprirai che il fenomeno è puramente teorico, non penso che nessuno orecchio umano sia in grado di sentire un ritardo di qualche miliardesimo di secondo, forse meno. sarebbe già difficile da misurare.

E' lo stesso motivo per cui qualcuno suggerisce "tassativamente" che la lunghezza debba essere uguale.

I parametri caratteristici di un cavo variano in base alla lunghezza (resistenza, capacità, induttanza) per cui sicuramente ci sarà una differenza tra i due cavi, anche qui però del tutto infinitesimale, praticamente teorica.

Già si dibatte sulla reale influenza dei cavi sul segnale, di quelli di potenza in particolare, quanto meno da prove e ricerche (come sugli ultimi numeri di AR nonchè di moltissimi altri test (test, non voci di blog) da cui risulta che la cosa sia assolutamente irrilevante) non credo proprio sia il caso di andare anche a tirar fuori fantasie ulteriori.

Inoltre la soluzione quale sarebbe? Mettere due cavi uguali, ossia allungare il più corto ed allora della parte in più che si fa, la si arrotola dietro al diffusore? Ovviamente, creando così una serie di spire che potrebbero a loro volta influenzare il risultato, aumentando induttanza e captando possibili disturbi (tutto teoricamente vero, ripeto, teoricamente)?

Per finire, quale delle due soluzione è la migliore? Personalmente farei (ed in effetti ho fatto) i cavi della lunghezza necessaria e mi siederei ad ascoltare tranquillamente la musica.

Anche se sto in piedi in una notte stellata senza luna proietto per terra un numero elevatissimo di ombre, una per ciascuna stella in cielo, tutto assolutamente vero in teoria, qualcuno si è messo a contarle per verificare quante ne vede effettivamente in pratica?

Ciao
 
Il problema dello sfasamento è molto, molto più grave inserendo un sub, perchè li si incide sulle freq basse ( basso e batteria, per es., cioè la sez ritmica): le differenze di qualche millisecondo si percepiscono e il ritmo della musica va a farsi benedire; in quel caso le cose sono complesse e forse difficilmente resolubili, per via delle diverse distanze di sub e casse dallo sweetpoint dell'ascolto, per le riflessioni dei tubi reflex di accordo di casse e magari del sub , interazioni delle pareti, di + amp in cascata ecc.; c'è chi sopperisce quindi con sistemi di ritardo, crossover, spostamenti strategici delle casse e altre complicazioni...quando si parla di bassi ritmici, forse non di musica ambient, newage, classica, organo, ecc, le differenze di 2 m e di pochi millisec si sentono, purtroppo...(leggero OT)
 
Ultima modifica:
Capisco, quindi fondamentalmente se uno volesse mettere i puntini sulle i su ogni dettaglio dello stereo...non ne uscirebbe piu vivo! Avere fili di lunghezza diversa comporta solo un lievissimo impercettibile ritardo di un canale sull'altro...non captabile dall'orecchio umano.
Sui sub il discorso cambia un po, per via di eventuali code prodotte dai bassi.
Grazie per le risposte!
 
...le differenze di qualche millisecondo si percepiscono...[CUT]

A parte il fatto che Nordata ti ha spiegato che probabilmente la scala è del MILIARDESIMO di secondo, ma TU sei proprio sicuro di apprezzare il MILLESIMO di secondo di sfasamento? Ti rendi conto di cosa parli, oppure sei lì a battere sui tasti a casaccio?

Ti assicuro che in tutti i dischi che hai a casa questi sfasamenti ci sono in ogni brano e non te ne sei mai accorto.

In ogni caso, basterebbe avvicinare il diffusore RITARDATO di pochi mm e torna tutto normale (sto ragionando per assurdo assecondandoti e porgendo il rimedio pratico alla tua teoria).
 
In ogni caso, basterebbe avvicinare il diffusore RITARDATO di pochi mm e torna tutto normale (sto ragionando per assurdo assecondandoti e porgendo il rimedio pratico alla tua teoria).

Oppure sposti tu la testa di qualche mm verso il diffusore che emette in ritardo e anche così ottieni la necessaria compensazione. ;)
 
stai tranquillo, il risultato non cambia. Anche per il sub e frequenze basse, nessun effetto udibile.

E' molto, ma molto più importante (direi tipo 1000000:1) la componente dell'ambiente e delle riflessioni del suono nella stanza.
 
le differenze di qualche millisecondo si percepiscono e il ritmo della musica va a farsi benedire[CUT]

mi piacerebbe conoscere il bassista e il batterista che riesce a tenere il ritmo con una precisione nella scala dei millisecondi... ti faccio notare che un millisecondo corrisponde più o meno ad una nota della durata di 1/512 per un brano a 120bpm ("moderato"), o 1/256 in un brano a 240bpm (superiore al prestissimo, tipico di brani extreme metal o di musica elettronica)... dubito esista un essere umano in grado di suonare con tale precisione...

ma anche fosse così, con la lunghezza dei cavi si creano ritardi nell'ordine del miliardesimo di secondo, non del millesimo di secondo, una quantità di tempo così piccola che è difficilmente misurabile, corrispondente ad una nota di 1/256*10^6 in un brano extreme metal...
 
v del suono, non dei campi el.magnetici!

Ringraziando la consueta gentilezza di fonzi e la rapidità della risposta: in effetti sono stato poco chiaro, ma avevo aggiunto infatti la nota circa il mio eventuale OT: è evidente che la diversa lunghezza dei fili incide per circa 10 alla - 9 s; io parlavo invece della diversa distanza eventuale di un sub dal punto d'ascolto rispetto alle casse: in questo caso non consideravo certo la propagazione di campi el.magnetici nei circuiti e nei cavi, ma del suono nell'aria; quindi, ad es., per una differenza di posizionamento del sub vs 1 o + casse pari a 3 m, il suono può arrivare con un ritardo o anticipo di circa 1/100 s e se si aggiungono eventuali problemi di fase mal regolata, riflessioni nelle pareti, interazioni dei tubi d'accordo con le stesse, ecc., ecco che si arriva a intervalli di tempi paragonabili ai riflessi umani, che sono di circa 10/100 s e, come risulta mettendo ad es. fuori fase il sub e tenendo conto che la lunghezza d'onda dei bassi è anche di vari metri, la perdita di ritmo balza subito all'orecchio, più ancora delle eventuali cancellazioni in gamma bassa!
 
Ultima modifica:
comporta solo un lievissimo impercettibile ritardo di un canale sull'altro[CUT]
Comporta anche, per effetto della maggiore componente resistiva (trascuro la componente induttiva) del cavo dal canale con cavo più lungo, un impercettibile cambiamento della risposta in frequenza (dell'ordine di 0.1 db con cavi da 2.5 mm2) dovuto all'andamento dell'impedenza dei diffusori in funzione della frequenza.
Tale variazione è talmente minima che le asimmetrie dell'ambiente causano differenze di qualche ordine di grandezza maggiori. Anche le due orecchie non ci sentono allo stesso modo. Occorre anche tenere conto del fatto che i componenti dei crossover e degli altoparlanti hanno le loro tolleranze, pertanto, dubito che esistano due diffusori che suonano identici ma proprio uguali, uguali, uguali...
In sintesi, puoi vivere tranquillo. Al limite, se proprio la cosa ti mandasse in paranoia, potresti usare cavi di sezione maggiore possibile (uguale per i due canali) e quelle piccole differenze, in pratica inudibili, sarebbero minimizzate ulteriormente.
Ciao, Enzo
 
Ringraziando la consueta gentilezza di Fast...(omissis)......[CUT]

Beh, qua si parlava di lunghezza di cavo, quindi la risposta il l'avevo data in tema, non potevo immaginare che tu avessi risposto a qualcos'altro.

Questa invece è per il tuo secondo tentativo: se parliamo di SUB (frequenze di 70hz al massimo), si hanno molti più sfasamenti dovuti ai filtraggi vari che quelli che riesci a fare con un paio di mt di spostamento (anzi, a volte ti aiutano nella messa a punto).

P.S. non difendiamo ad ogni costo una teoria che ci è scappata dalla tastiera e che potrebbe essere fuori luogo, i forum sono pieni di arrampicatori di specchi, basta.
 
@PIEP e @fastfonz

L'argomento lunghezza dei cavi di potenza mi pare sia quello citato in topic (come al solito affrontato in maniera esauriente già da nordata).
Se volete potete contribuire con le vostre opinioni in merito, ma mi pare che al contrario tra voi sia in atto una polemica fuori luogo.

Inutile dire che sarebbe il caso di chiarirvi via MP, oppure di non chiarirvi affatto ma lasciare questa discussione al suo normale corso.
Il mio è un consiglio che se non ascoltato porterà a sanzioni.
 
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