Allora, oggi ho dedicato un bel po’ di tempo all’ascolto dei piccolini che, come potete vedere, in attesa che TNT si decida a consegnarmi le casse, sono stati collegati alle Indiana Line hc505.
Iniziamo con qualche osservazione sulla costruzione. L’amplificatore è piuttosto pesante dato il toroidale che monta e si rimane sorpresi nel trovare un frontale in alluminio (manopola del volume compresa) in un prodotto di questa fascia. Il coperchio superiore è molto leggero e riporta, in rilievo, la scritta del costruttore. Il peso tradisce anche la presenza di un dissipatore di calore di discrete dimensioni. Tra l’altro, durante il funzionamento, la temperatura è sempre rimasta bassa, anche a volume elevato, e questo è un ulteriore punto a favore del prodotto, che può essere così collocato anche in spazi ristretti, con un minimo di areazione. I connettori posteriori dei tre ingressi sono molto economici (non sono neanche dorati) e lo stesso vale per il morsetti dei diffusori, che però sono in grado di accettare cavi di buona sezione, spellati oppure terminati con bananine. Il cavo di alimentazione è fisso e non può quindi essere sostituito facilmente. Sopra il cavo, si trova l’alloggiamento per il fusibile, accessibile dall’esterno. In caso di necessità, può quindi essere sostituito facilmente. L’amplificatore offre il controllo di volume motorizzato, tre ingressi di linea a la funzione di muting. Purtroppo, l’accensione e lo spegnimento non si possono comandare dal telecomando, ma solo dal tasto frontale, posto a sinistra.
Anche il lettore cd si presenta bene, con un frontale dello stesso materiale e finitura di quello dell’ampli. Il cassettino è ovviamente in plastica ma è sufficientemente robusto. Richiede un po’ di attenzione nel posizionare il cd perché una piccola parte rimane coperta dallo spessore del pannello frontale. Il meccanismo di movimentazione del cassetto è molto silenzioso e segue un movimento lento, contribuendo a dare una maggiore sensazione di cura nella realizzazione. Il display è sufficientemente grande e leggibile anche a distanza. Riporta le classiche informazioni: numero di tracce, quella in esecuzione e tempo (trascorso o rimanente). Curiosamente, nel pannello posteriore sono presenti due uscite analogiche, entrambe fisse. È assente, purtroppo, l’uscita digitale. Diversamente dall’amplificatore, il lettore ha la funzione di stand-by tramite telecomando, fermo restando che è possibile spegnerlo completamente dall’interruttore frontale. Offre anche la compatibilità con i cd-r e rw (in effetti, ha digerito di tutto).
Andiamo all’ascolto, che si è protratto per molte ore e devo dire che è stato molto, molto piacevole, ancor di più se si considera il costo complessivo del sistema. Ho spaziato dai Dark Tranquilly ai Pink Floyd, dagli Iron Maiden ai Blackmore’s Night, passando per gli ultimi Therion e Rhapsody Of Fire. E tanto altro ancora.
Vi dico subito che se vi aspettate un suono “leggerino” resterete al di poco sorpresi. L’amplificatore tiene fede ai suoi dati di targa e sulle basse frequenze lancia delle bordate mica male…mi ha fatto saltare dal divano più di una volta per lo stupore.
Il suono è distante anni luce dai sistemi compattini con cui, dato il prezzo e le dimensioni, entra in diretta concorrenza. L’impostazione sonora complessiva è tendenzialmente neutra ma, appunto, autorevole. Nessuna frequenza, bassa, media o alta che sia, sovrasta le altre con il risultato di offrire un messaggio sonoro molto credibile e naturale, pulito e definito ma per nulla affaticante, che invita a proseguire l’ascolto e ad alzare il volume.
La precisione nella riproduzione, intesa come intelligibilità dei singoli strumenti, rimane su livelli molto buoni anche a volume moderato, grazie alla riserva di potenza dell’ampli, e solo esagerando con il volume stesso si percepisce un po’ di “confusione” e indurimento, ma siamo a livelli di pressione sonora molto alti, incompatibili con la vita di condominio e comunque chiedere di più sembra francamente “illegittimo”.
Analogo discorso per lo stage sonoro, che risulta sufficientemente ampio, in grado di avvolgere l’ascoltatore, forse solo un po’ limitato in larghezza in alcuni passaggi, ma probabilmente è solo una mia sensazione.
Andiamo alle lamentele, che comunque ci sono. Nulla da eccepire sulla pura prestazione musicale in relazione al prezzo, si tratta di aspetti per lo più funzionali che, a mio parere, avrebbero meritato un po’ più attenzione.
Intanto, come detto, manca la possibilità di mettere in stand-by da telecomando l’amplificatore, è solo possibile farlo per il lettore cd.
Sempre riguardo l’ampli, è difficile regolare il volume perché la reazione del potenziometro alla pressione dei tasti è eccessiva, non in termini di pura rotazione, ma di guadagno. Partendo da volume zero, alla prima pressione del tasto per alzare il volume, si ha un livello molto basso, alla seconda pressione è già molto alto per un ascolto di sottofondo, al terzo il volume è già alle stelle. Morale: meglio regolare il volume a mano, con rotazioni millimetriche del potenziometro. Sto studiando una modifica artigianale per risolvere il problema che, in tutta sincerità, è piuttosto urtante.
Il telecomando è, probabilmente, il più incasinato che mi sia mai capitato sotto mano. È in dotazione ad entrambi gli apparecchi, ma è sufficiente usarne uno, perché è in grado di comandare tutti i componenti della serie Size. Occorre farci la mano, perché ancora non mi è chiara la logica di sistemazione dei tasti e trovare quello giusto non è facile inizialmente. È di costruzione plastica piuttosto economica. La risposta ai comandi richiede che esso sia puntato in direzione delle elettroniche, soprattutto per l’ampli. Il ricevitore del lettore cd dimostra un raggio di azione maggiore.
Infine, la meccanica di lettura del cd è di solito piuttosto silenziosa. Raramente capita però che essa sia più rumorosa, e questo succede quando non si posiziona con attenzione il cd nel cassettino. In questo caso, è sufficiente, per fortuna, aprire tramite telecomando il cassettino e farlo rientrare affinché la meccanica torni silenziosa. Ripeto però, accade molto raramente.
In conclusione, si tratta di un sistema che, dato il costo, non posso che consigliare a chi vuole ascoltare della buona musica con altrettanta qualità ma non dispone di grossi budget. Facendo quattro conti, con una spesa complessiva di 370 Euro, casse comprese, si porta a casa un piccolo hi-fi.
Spero di essere stato utile per chi non dispone di grossi budget o semplicemente intende mettere su un piccolo impianto per un secondo ambiente o, perché no, per chi vuole entrare in questo affascinante mondo spendendo poco.