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Massimiliano
Il discorso è parecchio complesso, cercherò banalizzarlo al massimo per renderlo più comprensibile.
Il
Gamma (cosa diversa dalla gamma, al femminile, che è sinonimo di sequenza di elementi) è un termine a volte usato a sproposito, ad esempio per indicare qualche intervento sulla luminosità o il contrasto cose che con il Gamma non c'entrano niente. La spiegazione la troverai più avanti.
Ha in qualche modo a che fare con i profili di descrizioni di una periferica e va ad affiancare lo spazio colore nel quale la preriferica lavora.
Parlando in senso lato, qualunque dispositivo hardware, (TV, CRT, LCD, VPR, monitor, ma anche stampante, scanner, digicam ecc…) o software (i sistemi di gestione colore di un sistema operativo, un DAC video, ecc…) che riceva un input restituirà un output più o meno coerernte all'input ricevuto.
Questo processo può essere rappresentato da una funzione, detta di trasferimento. (Una descrizione "elettrica" ma abbastanza centrata l'ha data Acigna).
In caso di eguaglianza fra i valori in entrata e quelli in uscita si parlerà di funzione di trasferimento lineare, quindi di Gamma 1,0.
In generale, parlando di gestione del colore:
• il Gamma indica il valore di conversione della funzione di trasferimento dell'intensità del colore.
Il controllo Gamma varia questo valore di conversione. Il risultato di diversi valori di Gamma lo vedi più avanti.
• con “luminosità” si indica il valore d’intensità massimo raggiungibile da una determinata periferica.
Il controllo luminosità, variando l’intensità del segnale in maniera uniforme, quindi proporzionale, per tutta la sua estensione, determina la differenza fra il punto più luminoso e quello meno luminoso. La “profondità di colore”, sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la differenza di luminosità fra questi due punti. Valori di luminosità eccessivi, spareranno i bianchi e schiariranno i neri trasformandoli in grigio, al contrario bassi valori di luminosità chiuderanno eccessivamente i neri, abbassando contemporaneamente il livello massimo del bianco. In entrambi i casi, la differenza fra i valori estremi sarà inferiore alla massima possibile.
La situazione ottimale per la rappresentazione di un’immagine, sarebbe quella che presenta la maggior luminosità possibile mantenendo invariato il valore del punto meno luminoso, cioè la maggiore differenza possibile fra gli estremi della gamma tonale
• il contrasto, infine, è la differenza di intensità fra i toni di uno stesso colore. Il controllo del contrasto serve ad accentuare o ridurre tale differenza.
Valori di contrasto alti, aumenteranno tali differenza, ma con il rischio che alcuni colori intermedi spariscano perché assimiliti al colore più simile, fino all’ipotetica completa sparizione di tutti i tono intermedi (molto teorica).
Valore di contrasto troppo bassi caleranno sempre più la differenza fra i colori fino alla ipotetica eliminazione dei colori estremi.
Questo è un esempio di un’immagine perfettamente calibrata, con i valori di luminosità, contrasto e gamma ottimali
Qui alcuni esempi realizzati variando i controlli luminosità e contrasto:

immagine troppo chiara, luminosità eccessiva

immagine troppo scura, luminosità insufficiente

immagine troppo contrastata, contrasto eccessivo

immagine poco contrastata, contrasto insufficiente
Da queste immagini è chiaro che qualunque intervento sui controlli di luminosità o contrasto che sposti i valori al di fuori della situazione ottimale, comporta la perdita di in formazioni.
Per un paragone immediato è sufficiente confrontare gli istogrammi, cioè la rappresentazione grafica della distribuzione dell’intesità di ciascun colore, a lato di ogni immagine.
Nella prima immagine gli istogrammi sono perfettamente equilibrati e completi, nelle altre immagine, no.
Al contrario l’intervento sul Gamma non varia i valori estremi della scala tonale, ma solo quelli intermedi.
Visivamente l’effetto è lo spostamento dei toni di colore centrali verso gli estremi.
In parole povere, abbassando il valore del Gamma l’immagine si “svuoterà”, mentre alzandolo si “riempirà”.

Immagine con gamma aumentata

Immagine con gamma abbassata
Purtroppo, per diversi motivi che per la verità non saprei neanche spiegarti, ogni tipo di periferica, trattando i segnali in ingresso ed in uscita in modo diverso, ha un proprio Gamma, che oltre a variare da un tipo di periferica ad un altro, varia anche fra le periferiche dello stesso tipo, e, per la scarsa omogeneità produttiva della maggior parte dei produttori, varia anche fra prodotti dello stesso tipo e modello.
Inoltre tutti dispositivi di visualizzazione immagine, usano tre colori ognuno dei quali è in realtà caratterizzato da una propria curva. Se queste tre non coincidono perfettamente si avranno dominanti o viraggi dal punto di grigio neutro che è caratterizzato da uguali valori dei tre colori RGB.
Un TV o un VPR o un LCD o altro, non perfettamente equilibrati nelle sue tre componenti, presenterà un’immagine di questo tipo.

Immagine con gamma starata.
Regolare i liveli di luminosità, contrasto e gamma di una periferica che presenti valori RGB equilibrati è relativamente semplice, anche a occhio.
Ma se le sorgenti RGB sono già squilibrate in partenza la cosa si complica parecchie l’uso di un calibratore può diventare indispensabile.
Qui sotto c’è l’originale, in formato JPEG 1024x768, della scala di grigi che ho utilizzato.
(DELETED)
In realtà il formato JPEG non è l’ideale per effettuare tatarure precise, tanto meno lo è l’MPEG2.
Per questo motivo ho in mente, appena ho voglia e tempo, di fare una serie di screensoot simili, ottimizzati per le varie risoluzioni.
Le farò in formato TIFF, l’unico veramente valido per queste applicazioni, da masterizzare poi su DVD.
Purtoppo il filmato TIFF non viene letto da tutti i lettori DVD (nessun problema per PC), quindi ne farò anche la versione JPEG e MPEG2 ma con tutti i limiti di questi formati.
Qui trovate alcune semplici applicazioni per il controllo del Gamma tramiti PC o HTPC.
VersionTracker
Quickgamma
Quick Monitor Profile
Spero di essere stato chiaro.
Domani mi rileggo tutto per bene eventualmente correggerò se necessario.
Ciao.