
Originariamente scritto da
Althotas da hwupgrade.it
La gestione dei subfields (600 Hz, 480 Hz, 400 Hz)
1. La frequenza di lavoro dei subfields segue quella degli standard video utilizzati nei vari Paesi. Se prendiamo in esame lo standard PAL usato in Italia (e non solo) e quello NTSC/ATSC usato in U.S. (e non solo), notiamo che il PAL ha una frequenza di refresh di 50 Hz, mentre quella degli altri due è di 60 Hz.
2. I subfields, che vengono usati solo nei display al plasma, sono una sorta di "sotto-frame" che vengono poi messi assieme dal video-processing per creare i singoli frame che noi vediamo. In altre parole, un singolo frame (o singola immagine), in realtà nei plasma viene ottenuta dall'elaborazione di sotto-frame (i famosi subfields).
3. L'elaborazione dei subfields viene eseguita alla stessa frequenza di lavoro dello standard video, vale a dire 50 Hz nella PAL land, e 60 Hz nel mondo NTSC/ATSC. Tenendo conto di questa cosa, il numero di subfields utilizzato per la composizione del frame finale può essere variabile. Come può esserlo la "frequenza finale" dei subfields dichiarata dai produttori (i famosi 600 Hz, 400 Hz, 480 Hz), la quale varia anche in funzione della frequenza di refresh dello standard video in uso nello specifico Paese - vedi punto successivo.
4. Inizialmente, semplificando, per i motivi di cui al punto 3., nella PAL land si parlava di 400 Hz subfields, il cui equivalente nel mondo NTSC/ATSC (usato p.e. in U.S.) era 480 Hz subfields, e non 400 Hz. Infatti, se si va a vedere cosa dichiaravano oltreoceano i produttori, si troverà riscontro a quanto sopra. Questo metodo (400 Hz o 480 Hz) garantiva, a prescindere quindi dallo standard video, una motion-resolution pari a circa 900 linee (a detta dei produttori). In questo caso, il numero di subfields utilizzato era sempre 8, sia nella PAL Land che nel mondo NTSC/ATSC, quindi sempre un numero intero in entrambi i casi. Le formule applicate sono le seguenti:
- Pal land : 8 (subfileds) x 50 Hz (frequenza di refresh di Pal ) = 400 Hz subfields.
- NTSC/ATSC land: 8 (subfileds) x 60 Hz (frequenza di refresh di NTSC/ATSC) = 480 Hz subfields.
Per togliere ogni dubbio su quanto sopra, visto che in questo forum ci sono un paio di personaggi sempre pronti a mettere in discussione le mie spiegazioni (con tante chiacchiere e poche prove concrete) anzichè ringraziare manco una volta per sbaglio, riporto di seguito una vecchia immagine tratta da un sito U.S. di Panasonic, che illustra la gestione dei 480 Hz subfields:
5. In tempi più recenti, nel tentativo di migliorare la motion-resolution dei plasma full-HD e portarla a 1080 linee (cioè pari al numero di linee dei display full-HD), i produttori aumentarono il numero di subfields, e si cominciò a parlare di 600 Hz subfields. In questo caso, le formule applicate sono le seguenti:
- PAL land: 12 (subfields) x 50 Hz (frequenza di refresh del PAL) = 600 Hz subfields.
- NTSC/ATSC land: 10 (subfileds) x 60 Hz (frequenza di refresh di NTSC/ATSC) = 600 Hz subfields.
Si noti come, nel caso dei 600 Hz, che sono diventati uno "standard" unico usato sia in E.U. che in U.S. a differenza di quanto accadeva in precedenza (400 Hz vs 480 Hz), proprio per mantenere sempre un numero intero di subfields la quantità di quest'ultimi varia in funzione dei due mondi: 12 subfields per il mondo PAL, e 10 subfields per il mondo NTSC/ATSC.
Da quanto sopra, si possono poi trarre le seguenti importanti conclusioni:
- in qualunque casistica, il numero di subfields utilizzato è sempre un numero intero. Ciò non può quindi portare a nessun "scompenso" nel confronto 400 Hz vs 600 Hz, fatto salvo che nel video-processing di un produttore non vi sia un bug eclatante. Di conseguenza, con riferimento al post quotato, assumere che un TV a 400 Hz vada meglio (in termini di meno artefatti dell'immagine) di uno a 600 Hz, è errato.
- il passaggio della gestione dei subfields da (PAL land) 400 Hz a 600 Hz, è un miglioramento (infatti si tratta di una delle tante classiche evoluzioni nel tempo), il cui beneficio è quello di aumentare la motion-resolution. Beneficio nato per i display full-HD, e poi introdotto da alcuni produttori anche nei modelli HD Ready.
- nel caso di display HD Ready, che hanno un numero massimo di 768 linee, non avere una gestione a 600 Hz non è un elemento determinante. Questo perchè la precedente gestione a 400 Hz (480 Hz oltreoceano) dei subfields, a detta dei produttori, consentiva di raggiungere una motion-resolution di circa 900 linee, quindi superiore a quella dei display HD Ready.
- nel caso della gestione a 600 Hz dei subfields, dal momento che nei Paesi dove è in uso lo standard NTSC/ATSC vengono usati 10 subfields (sotto-frame) mentre invece nella PAL land ne vengono usati 12 (varia la frequenza di refresh), si può assumere che, andando a fare un confronto tecnico approfondito tra i 2, i risultati finali in termini di qualità dell'immagine (artefatti et similia) possano essere lievemente diversi. Di conseguenza, quando si cerca di approndire questioni tecniche nei vari forums/siti, le informazioni provenienti da quelli oltreoceano andrebbero prese sempre con un "grain of salt". E questo vale non solo per la questione dei subfields analizzata qua sopra.
- come avevo già fatto notare in passato (prove documentate da recensioni), presa in considerazione la gestione dei subfields a 600 Hz la qualità dell'immagine può variare da produttore a produttore, perchè ognuno usa il proprio video-processing (software e processore video).
- per stabilire se la gestione a 400 Hz dei plasma panasonic è migliore o peggiore, in termini di eventuali artefatti, di quella dei loro modelli a 600 Hz, parlando di modelli full-HD quali ad esempio gli S10 (serie 2009 a 400 Hz nella Pal land) e S20 (serie 2010 a 600 Hz nella PAL land) è necessario eseguire test specifici di confronto tra quei 2 modelli. Non vi sono altre soluzioni che si possano considerare affidabili. Non si possono stabilire verità assolute solo su ipotesi, visto che già certi test possono essere discutibili essendo passibili di errore umano, o di metodologia applicata.