diffusori dinamici "olografici"

rinorho

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Le mie impressioni

Microfast ha scritto:
Questa e' un'affermazione piuttosto gratuita ..........

Saluti
Marco


Anche se siamo tranquillamente OT, però di diffusori dinamici "olografici" non ne conosco, mentre diffusori come le ESS TRANSAR (trasformatore di Heil + woofer di Heil) o se vuoi come le elettrostatiche QUAD 898... pilotati con elettroniche VALVOLARI...
Siamo troppo OT!
Ciao, Rino
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Le mie impressioni

rinorho ha scritto:
Anche se siamo tranquillamente OT, però di diffusori dinamici "olografici" non ne conosco, mentre diffusori come le ESS TRANSAR (trasformatore di Heil + woofer di Heil) o se vuoi come le elettrostatiche QUAD 898... pilotati con elettroniche VALVOLARI...
Siamo troppo OT!
Ciao, Rino

Hanno anche loro, nella pratica, dei limiti, ed oltretutto i trasduttori dinamici convenzionali hanno fatto notevoli progressi ........

A mio avviso, complessivamente, sono ancora la scelta migliore, oggi piu' che mai.

Quanto alla riproduzione olografica o tridimensionale, esistono un sacco di metodi, completamente slegati dal tipo di trasduttore..

Michele, di qualcosa sull'argomento, OT o no e' piuttosto interessante ........

Saluti
Marco
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Le mie impressioni

Microfast ha scritto:

Michele, di qualcosa sull'argomento, OT o no e' piuttosto interessante ........

Saluti
Marco

Dico qualcosa e segnalo anche il post al moderatore, così magari spezza il thread.;)

Da quel poco che ne so e che mi è stato insegnato i sistemi stereo olografici NON possono esistere: qui un articolo di riferimento del AES Journal dove sono messi a confronto stereo, ITU5.1 e PanAmbio.
Si vede come il raggio d'azione dello stereo sia limitato a circa +-30°.

Quello che si sente e che dà la sensazione di olografia sono informazioni reinventate dal tuo ambiente d'ascolto, date da riverberi e ritardi, che danno il senso di profondità.
Ma non sono assolutamente riproduzione fedele dell'evento, ne sono presenti come segnali sul supporto (CD, LP, ecc...)

Attualmente da quello che ho capito l'unico metodo per ricreare un campo sonoro credibile e più o meno attinente a quello reale è il Wave synthesis field: basta cercare un po' su Google per capire, però, come mai non possa e potrà mai essere un sistema commerciale.

Ambisonic e Ambiophonics sono in grado di coprire tutti i 360° dell'ascoltatore e possono gestire unità di riverbero guidate da impulsi 3D dell'ambiente in cui è avvenuta la registrazione, approssimando quindi meglio l'evento reale.
 
Per mia personale opignione voi due leggete molto e ascoltate poco. Siete legati a due e tre marchi che hanno prestazioni sulla carta e basta. Di musicalita all'ascolto quando si parla? Tornando in topic le Quad le conosco molto bene e sono casse eccezzionali, ma adattte ad un utilizzatore non a la Microfast o Spinolo ma ad uno come me che non cerca la pressione e i record alle misure ma la musicalità pura. La musica per come la penso io deve emozionare con senzazioni non con vibrazioni. Dire che un sistema di altoparlanti non è fedele perche ha troppa profondità ,scena e grazia e una emerita c....Sistemi di altoparlanti che danno queste sensazioni ne esistono pochi e anche persone che percepiscono queste informazioni a quanto pare. :rolleyes: ;)
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Le mie impressioni

Microfast ha scritto:
Questa e' un'affermazione piuttosto gratuita ..........

Saluti
Marco


Ciao, Marco.
Ammiro molto la tua preparazione e la tua disponibilità...
quindi ti rispondo brevemente perchè saremmo veramente OT e soprattutto perchè apparteniamo a 2 scuole di pensiero differenti.

Di diffusori dinamici "OLOGRAFICI" non me ne vengono in mente, mentre è risaputo che in stereofonia diffusori come le ESS TRANSAR (Trasformatore di HEIL + Woofer di HEIL) oppure le elettrostatiche QUAD ESL 989, se pilotati con alcune elettroniche valvolari... beh effettivamente andiamo troppo OT.
Ciao, Rino
 
Mirko ha scritto:
Per mia personale opignione voi due leggete molto e ascoltate poco. Siete legati a due e tre marchi che hanno prestazioni sulla carta e basta. Di musicalita all'ascolto quando si parla? Tornando in topic le Quad le conosco molto bene e sono casse eccezzionali, ma adattte ad un utilizzatore non a la Microfast o Spinolo ma ad uno come me che non cerca la pressione e i record alle misure ma la musicalità pura. La musica per come la penso io deve emozionare con senzazioni non con vibrazioni. Dire che un sistema di altoparlanti non è fedele perche ha troppa profondità ,scena e grazia e una emerita c....Sistemi di altoparlanti che danno queste sensazioni ne esistono pochi e anche persone che percepiscono queste informazioni a quanto pare. :rolleyes: ;)

Mirko,

una cosa è parlare di gusti, di cosa piace ecc...e qui è inutile discutere in quanto tutto va bene.
Altra cosa è parlare di fedeltà in riproduzione: se mi dici che hai una ricostrusione "olografica" fedele con lo stereo ti dico che questo è impossibile, semplicemente perchè su disco non ci sono le informazioni per una ricostruzione olografica, ma solo per una linea mono-dimensionale fra i due diffusori.
Il senso di profondità, ecc...sarà bello sinchè vuoi ma non reale: con questo non dico che sia meglio lo stereo "piatto", per carità!

Leggere, ascoltare e misurare fa bene a capire cosa ci si può permettere e cosa si ascolta, se il senso di profondità che si ha è dato dalla registrazione, dall'ambiente o da come queste interagiscono.
Non si parla di pressione, bassi, o che altro, si parla di capire che il campo riverberato non è quello dell'ambiente dove la registrazione è stata fatta, ma è quello principalmente dato dalla sala d'ascolto.
 
AV Forum ha scritto:
Se ti sentisse il grande GPM :rolleyes:

Emidio,

ti risulta che con due diffusori si possa ricreare il campo riverberato del luogo in cui è stato registrato l'evento?

Su disco non ci sono informazione per ricreare un campo 3D: lo stereo dovrebbe sfruttare le riflessioni e i riverberi dell'ambiente di ascolto per ricreare la sensazione di spazialità.

In Technipress avete una camera anecoica, se non sbaglio, prova ad ascoltare qualche CD lì e poi dimmi cosa senti: in camera anecoica praticamente annulli qualsiasi interferenze dell'ambiente di ascolto e senti esattamente quello che c'è su CD (HRTF a parte).
Sarebbe un esperimento interessante!
 
Diciamo subito che con il termine "olografico", impropriamente , ma come consuetudine, volevo definire qualitativamente un diffusore hi-end nel senso stretto del termine.
Molto spesso ho trovato associato questo termine a diffusori di rango come AVALON e qualche altro...

Tuttavia bisogna riconoscere la superorità delle caratteristiche del trasformatore di Heil come trasduttore sonoro nei confronti dei trasduttori dinamici... e non bisogna trascurare, infine, il fascino e le sensazioni che restituiscono alcuni diffusori elettrostatici specialmente se accoppiati a certe elettroniche valvolari...

Sencondo il mio discutibilisimo parere (e ci mancherebbe!), i migliori esempi sono rappresentati dalle TRANSAR e dalle QUAD 989!

Siccome si parlava di "soluzione definitiva", che a mio avviso deve rimanere "assoluta" sia in termini di audio sterefonico che di multicanale compresso... mi viene veramente difficile pensare di concepire un sistema multicanale che utilizzi pre/decoder valvolare perchè come è risaputo è proprio negli stadi di preamplificazione che che gran parte del segnale si "caratterizza" e si degrada, finaloni valvolari, (meno fondamentali del pre) e sopratutto 6 diffusori tutti uguali secondo quelli da me indicati. Intanto, gia sarei in grossa difficoltà a pensare ad un diffusore centrale e ad un sub da inserire nella catena audio.

Alla luce di questa breve, discutibile e sommaria analisi, la mia deduzione è assai semplice:
Gli impianti dedicati alla stereofonia devono essere "nettamente" separati da quelli dedicati all'HT e che siccome l'audio, in HT, è molto compresso per non dire che è una vera "schifezza", tante raffinatezze servono solo a fare molta accademia e poca differenza. Intervenire in HT, con le equalizzazioni o con gli effetti per apportare delle correzioni ambientali invece, sempre a mio avviso, acquisisce sempre molto più senso e consente, in genere, miglioramenti molto superiori a quelli che potrebbe apportare l'inserimento di un componente "esoterico" dal costo "equiparato" ad un 12 metri!
Ciao, Rino
 
rinorho ha scritto:
Diciamo subito che con il termine "olografico", impropriamente , ma come consuetudine, volevo definire qualitativamente un diffusore hi-end nel senso stretto del termine.
Molto spesso ho trovato associato questo termine a diffusori di rango come AVALON e qualche altro...

Eh eh allora ci siamo semplicemente capiti male su un termine usato in maniera differente!;)

rinorho ha scritto:

...) e sopratutto 6 diffusori tutti uguali secondo quelli da me indicati. Intanto, gia sarei in grossa difficoltà a pensare ad un diffusore centrale e ad un sub da inserire nella catena audio.

Alla luce di questa breve, discutibile e sommaria analisi, la mia deduzione è assai semplice:
Gli impianti dedicati alla stereofonia devono essere "nettamente" separati da quelli dedicati all'HT e che siccome l'audio, in HT, è molto compresso per non dire che è una vera "schifezza", tante raffinatezze servono solo a fare molta accademia e poca differenza. Intervenire in HT, con le equalizzazioni o con gli effetti per apportare delle correzioni ambientali invece, sempre a mio avviso, acquisisce sempre molto più senso e consente, in genere, miglioramenti molto superiori a quelli che potrebbe apportare l'inserimento di un componente "esoterico" dal costo "equiparato" ad un 12 metri!
Ciao, Rino

E se un impianto con 4 diffusori, due posti frontalmente e due dietro potesse essere compatibile con qualsiasi formato da mono sino a 7.1 non ci faresti un pensierino ad integrare i due impianti?;)
 
rinorho ha scritto:
Diciamo subito che con il termine "olografico", impropriamenteCiao, Rino

Appunto, perche' cominciare una discussione utilizzando un termine impropriamente, oltretutto cosi' impegnativo come olografico :(

Saluti
Marco
 
Michele Spinolo ha scritto:
Eh eh allora ci siamo semplicemente capiti male su un termine usato in maniera differente!;)



E se un impianto con 4 diffusori, due posti frontalmente e due dietro potesse essere compatibile con qualsiasi formato da mono sino a 7.1 non ci faresti un pensierino ad integrare i due impianti?;)


Assolutamente no!
Proprio perchè sarebbe comunque un compromesso che "penalizzerebbe" la soluzione che dovrebbe utilizzare i 7.1 diffusori. Si dovrebbero impiegare elettroniche che io definirei "dedicate" alla stereofonia. Su via, un ampli valvolare multicanale, o 8 finaloni valvolari non sono semplicemente integrabili e gestibili... Si, i VTL Siegfried!

Intanto un' esperienza pseudo_purista in stereofonia potrebbe essere fatta con un paio di STAX ed un amplificatore dualmono valvolare.
Ho ancora da qualche parte uno schema per l'autocostruzione. Se trovassi il tempo...

Questa potrebbe quasi essere una "soluzione definitiva" per la stereofonia.
Scherzavo, ma non tanto!


Ciao, Rino
 
rinorho ha scritto:
Assolutamente no!
Proprio perchè sarebbe comunque un compromesso che "penalizzerebbe" la soluzione che dovrebbe utilizzare i 7.1 diffusori. Si dovrebbero impiegare elettroniche che io definirei "dedicate" alla stereofonia. Su via, un ampli valvolare multicanale, o 8 finaloni valvolari non sono semplicemente integrabili e gestibili... Si, i VTL Siegfried!

No no, non sarebbe assolutamente un compromesso, anzi...con sistemi PanAmbio che sfruttano due stero-dipole si riesce a ricostruire il campo sonoro a 360° attorno all'ascoltatore, quindi con 4 diffusori qualsiasi decodifica 7.1, 30.1 che disponga i diffusori attorno all'ascoltatore (non ce la fa, per esempio, per diffusori sopra la testa).
In caso di stereo solo lo stereo-dipole frontale funzionerebbe dando una "copertura" in larghezza di circa 180° frontali nel caso ideale, praticamente ci si ferma a circa 150° (che confrontati con i 60° dello stereo....).

Insomma si tratterebbe di duplicare l'impianto...

rinorho ha scritto:

Intanto un' esperienza pseudo_purista in stereofonia potrebbe essere fatta con un paio di STAX ed un amplificatore dualmono valvolare.
Ho ancora da qualche parte uno schema per l'autocostruzione. Se trovassi il tempo...

Questa potrebbe quasi essere una "soluzione definitiva" per la stereofonia.
Scherzavo, ma non tanto!


Ciao, Rino

Deve essere una malattia contagiosa questa delle cuffie: già Microfast cerca in tutti modi di farmi cascare nel "baratro", non mettertici anche tu che di voglia ne ho già troppa!:)
 
Non posso far altro che notare inspiegabilmente il solito modo di considerare lo stereo come la perfezione assoluta ( cosa assolutamente non vera perche' ha i suoi bei limiti ), mentre qualsiasi altro sistema viene sempre e comunque "bollato" come "un'adulterazione", quasi fosse una bestemmia per la riproduzione del suono.

E facciamola finita di ragionare in questo modo, perche' e' sbagliato ........

Dimostratemi il contrario !!!!!!!

Saluti
Marco

Ps. Il pre, poi, che deve caratterizzare il suono ( come qualsiasi altro apparecchio elettronico dell'impianto ) e' un'altra cosa che non mi piace: io direi che teoricamente dovrebbe essere trasparente.

Finche' cerchiamo, sbagliando, da i nostri apparecchi sonorita' eufoniche non presenti nella registrazione, secondo me vuol dire: o che la registrazione e' pessima oppure che stiamo cercando in questo modo ( invano ) di rimediare a danni apportati in qualche altro componente, magari i diffusori e/o l'ambiente, o magari che ci piacciono sonorita false per quanto piacevoli.
 
Michele Spinolo ha scritto:


Deve essere una malattia contagiosa questa delle cuffie: già Microfast cerca in tutti modi di farmi cascare nel "baratro", non mettertici anche tu che di voglia ne ho già troppa!:) [/I][/SIZE]

Michele, e' molto semplice, pur essendo un tipo di ascolto viziato da problemi di ricostruzione scenica intrinseci, per il resto dai un colpo di spugna al 90% degli altri problemi.

Devi solo provare .......... :)

Saluti
Marco
 
Microfast ha scritto:
Michele, e' molto semplice, pur essendo un tipo di ascolto viziato da problemi di ricostruzione scenica intrinseci, per il resto dai un colpo di spugna al 90% degli altri problemi.

Devi solo provare .......... :)

Saluti
Marco


Bravissimo!
Il solo problema è quello che il punto di ascolto rimane il centro della testa, in quanto a ricostruzione, con le cuffie si riesce anche a far miracoli.
Un ultimissima cosa, diciamo che una qualunque apparecchiatura, ed in particolare un pre, non potrà mai essere trasparente, risulta che i finali oltre a sporcare ulteriolmente il segnale proveniente dagli stadi di preamplificazione, alla fine amplificheranno la "non trasparenza" del pre. Questo è il motivo per cui è meglio disporre di un ottimo pre e buoni finali che viceversa. L'ideale è averli ottimi entrambi! Ma questa è una banalità.
Ciao, Rino
 
rinorho ha scritto:
Bravissimo!
Il solo problema è quello che il punto di ascolto rimane il centro della testa, in quanto a ricostruzione, con le cuffie si riesce anche a far miracoli.
Un ultimissima cosa, diciamo che una qualunque apparecchiatura, ed in particolare un pre, non potrà mai essere trasparente, risulta che i finali oltre a sporcare ulteriolmente il segnale proveniente dagli stadi di preamplificazione, alla fine amplificheranno la "non trasparenza" del pre. Questo è il motivo per cui è meglio disporre di un ottimo pre e buoni finali che viceversa. L'ideale è averli ottimi entrambi! Ma questa è una banalità.
Ciao, Rino

Parole sante le tue, combattici un po' te con stì due che io mi sono stufato.:D
 
rinorho ha scritto:
Un ultimissima cosa, diciamo che una qualunque apparecchiatura, ed in particolare un pre, non potrà mai essere trasparente, risulta che i finali oltre a sporcare ulteriolmente il segnale proveniente dagli stadi di preamplificazione, alla fine amplificheranno la "non trasparenza" del pre. Questo è il motivo per cui è meglio disporre di un ottimo pre e buoni finali che viceversa. L'ideale è averli ottimi entrambi! Ma questa è una banalità.
Ciao, Rino

Sinceramente non ho capito il tuo discorso in contrapposizione al mio.

Quando ho mai detto che ci vuole un pre scadente ?

Ribadisco che i migliori apparecchi per me sono quelli che caratterizzano il meno possibile il suono, amplificare, dal pre ai finali, significa aumentare di livello il segnale, non aggiungerci altro :)

Di sicuro non rientrano in questa categoria diversi apparecchi valvolari "mielosi", fatti ad arte per attirare l'attenzione "eufonicizzando" il suono.

Vero Mirko ? .......... :D

Saluti
Marco

Ps. Prova le cuffie ......:D
 
Michele Spinolo ha scritto:
No no, non sarebbe assolutamente un compromesso, anzi...con sistemi PanAmbio che sfruttano due stero-dipole si riesce a ricostruire il campo sonoro a 360° attorno all'ascoltatore, quindi con 4 diffusori qualsiasi decodifica 7.1, 30.1 che disponga i diffusori attorno all'ascoltatore (non ce la fa, per esempio, per diffusori sopra la testa).
In caso di stereo solo lo stereo-dipole frontale funzionerebbe dando una "copertura" in larghezza di circa 180° frontali nel caso ideale, praticamente ci si ferma a circa 150° (che confrontati con i 60° dello stereo....).

Insomma si tratterebbe di duplicare l'impianto...



Deve essere una malattia contagiosa questa delle cuffie: già Microfast cerca in tutti modi di farmi cascare nel "baratro", non mettertici anche tu che di voglia ne ho già troppa!:)


Del sistema PanAmbio ne ho solo sentito parlare... però mi ricorda tanto il Silent Cinema che YMH fa con solo 2 diffusori: Le Cuffie!
Ciao, Rino

Non te la prendere... he, he, he però se provi un paio di Stax, rimmarrai folgorato!
 
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