Probabilmente la questione sta tutta nella capacità di un diffusore di riprodurre le frequenze in entrata senza colorazioni, enfatizzazioni o sottodimensionamenti. In ambito home theater un suono aggressivo in certi film assicura una resa "spettacolare" che però alla lunga diviene stucchevole o addirittura fastidiosa. Di primo acchito, però, "fa la sua figura". Ora, credo che nessuno di noi acquisti un impianto per fare bella figura con gli amici; piuttosto immagino che si voglia avere la possibilità di ascoltare la musica così come è stata registrata e/o di vedersi qualche film cercando di riprodurre la colonna sonora così come era stata registrata e riprodotta nella saletta di postproduzione (dove albergano spesso apparecchiature di tutt'altro tipo da quelle che utilizziamo a casa). In effetti va tenuto presente che spesso nelle sale cinematografiche si usavano (si usano) altoparlanti con emissione acuta e/o media a tromba, analoghi a quelli utilizzati dal marchio Klipsch. Però andrebbe anche verificato che la colonna sonora che troviamo incisa sui nostri blu-ray sia davvero identica a quella fornita ai cinema e questo potrebbe confermarcelo solo qualcuno che ha lavorato in quelle salette... In certi cinema romani, peraltro, la colonna sonora viene sparata ad una pressione sonora che ne aumenta la spettacolarità, ma che quasi sempre poi presenta incredibili asprezze in gamma ultra-alta e slabbrature e distorsioni in gamma ultra bassa dove non infrequentemente viene diffuso un basso pervasivo ma sicuramente molto diverso da quello originario...