Interstellar
L'attesa pellicola sci-fi di Christopher Nolan ha conquistato le sale cinematografiche di tutto il mondo. Ecco l'analisi di AV Magazine, con pareri sul valore artistico, suggerimenti e recensioni sui formati 70mm e digitale 4K
Interstellar all'Arcadia di Melzo
Uno sguardo alla cabina di proiezione della sala Energia all'Arcadia di Melzo con la copia in 70mm
70 mm o 4K, due supporti così diversi con cui visionare la spettacolare opera di Nolan che, a prescindere (mi si perdoni la presunzione), immagino sarebbe tanto piaciuta al compianto maestro Stanley Kubrick e che ameranno coloro che hanno amato il recente “Gravity”. Una diversità per cui i fortunati che si trovano di fronte alla scelta dei due formati non dovrebbero esitare a viverli entrambi, e in Italia questo è possibile solo presso la multisala Arcadia a Melzo (Mi).
Arcadia: Sala Acqua ed Energia
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La visione della pellicola 70 mm, nostalgie a parte, ha contribuito a mio avviso a caricare ulteriormente l'enfasi visiva del racconto, in particolare nella prima parte della storia, quella sulla Terra, con una palpabile grana a sottolineare lo stato di affanno del pianeta, a rendere ancora più 'pesanti' le violente tempeste di sabbia con cui l'umanità è costretta quotidianamente a misurarsi. Una diversità che ha ulteriormente elevato la drammaticità degli eventi in molti dei momenti chiave per le sconosciute e remote lande dei pianeti che gli astronauti visitano.
A sx. le scatole contenenti la versione 70mm
A dx. la prima bobina pronta in macchina
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Il senso di profondità di campo e il grado di dettaglio degli elementi in secondo piano risultano certo più contenuti nei passaggi più bui, complici le scelte fotografiche del cinematographer Hoyte Van Hoytema (“Lei”, “La talpa” e il prossimo James Bond) con luci basse da rendere a tratti difficile l'acquisizione del quadro completo, come quando Cooper (Matthew McConaughey) chiude la finestra della camera della figlia Murph (Mackenzie Foy) mentre la tempesta di sabbia è ancora in corso e a malapena si intravede la libreria in background.
L'asfissiante elemento privo di luce che è l'interno immaginato del buco nero è pietra di paragone tra digitale e analogico, neri che non sono sembrati così diversi e che hanno saputo trasmettere tutto l'orrore della caduta in una voragine a cui nemmeno la luce è in grado di sfuggire.
A sx. il proiettore Cinemeccanica 70mm
A dx. incontro ravvicinato con il 70mm
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La visione presso la sala Energia di Arcadia a Melzo è stata un evento per l'eccezionalità artistica dell'opera, della sua presentazione in 70 mm e proprio per questo per la possibilità di poter visionare il film in analogico sullo schermo Perlux da 500 metri quadri attraverso il formato risultante dalla produzione 35 mm (103 min) e 65 mm IMAX nativo (66 minuti). Al termine di tale proiezione siamo corsi presso la sala di Arcadia dove risiede da qualche anno il proiettore Sony 4K CineAlta SRX-R320 e abbiamo visionato nuovamente l'ultima ora del film.
La grana era totalmente scomparsa dall'immagine e con essa il lieve flickering tipico di una proiezione analogica (nel caso della nostra proiezione 70 mm il passaggio da un rullo all'altro aveva provocato anche qualche brevissimo vuoto audio). Una differenza non da poco e un risultato complessivo nettamente diverso relativamente alla pasta delle immagini, il digitale ha contribuito a creare una diversa atmosfera del racconto attraverso la solidità e un più elevato senso di tridimensionalità, un'immagine più tecnologica e fredda, colori più brillanti, ma non meno luminosa o chiara rispetto a quella in sala Energia, giocoforza anche le inferiori dimensioni dello schermo. Un risultato artisticamente diverso grazie/a causa del quale lo spettatore non può non uscirne condizionato e diversamente emozionato.
A coloro che desiderano visionare il film presso Arcadia ricordiamo che, oltre al proiettore Sony CineAlta 4K, in alcune giornate in sala Energia è possibile assistere allo spettacolo analogico 70 mm e 4K grazie al proiettore Christie DLP.
Un ringraziamento particolare a Laura Fumagalli, Marketing Manager di Arcadia.
CineMan
La pagella secondo CineMan (doppia proiezione Arcadia di Melzo)
Film |
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9 |
Video 4K |
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Audio 4K |
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Video 70mm |
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9 |
Audio 70mm |
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PAGINE ARTICOLO
- 1: Introduzione
- 2: Commento al film
- 3: Costruire lo spazio
- 4: La fattoria e le tempeste
- 5: Le tute spaziali, CASE e TARS
- 6: La Ranger, la Lander, l'Endurance e i fondali
- 7: I nuovi pianeti
- 8: Il sonoro di Interstellar
- 9: Il negativo 35mm e IMAX 65mm
- 10: Dalla post produzione alla proiezione
- 11: Risoluzione e formati di Interstellar
- 12: Il giudizio di Emidio Frattaroli
- 13: Interstellar all'Arcadia di Melzo
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Commenti (51)
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Complimenti articolo esauriente, esaustivo e davvero ben fatto. Se è stato fatto a 6 mani.. complimenti a tutti e 3.
Sfortunatamente abitando in toscana dovrò vederlo in un normale multisala in 35mm, ma grazie lo stesso per averci fatto assaporare cosa potrebbe essere il film in formati ben superiori.
Confiderò nella sua controparte Bluray per capire (ma ne dubito) se potrà essere un film con qualità video reference o meno. -
Originariamente inviato da: SydneyBlue120d;4279352Sarò a Padova dal 20 al 23 e credo che ci andrò sicuramente. Proverò a contattare l'esercente e anche Cinemeccanica per vedere se è possibile portare il mio DCP test (dura solo 5 minuti) e un paio di strumenti di misura...... ho deciso di tornare a vederlo ad IMG col Cinemeccanica Laser
...[CUT]
Il problema è che sarò libero soltanto la sera: il 21 dovremo montare i sistemi nelle sale di Sony e di Epson per l'edizione del Grangalà dell'Alta Fedeltà che ci sarà il 22 e il 23 Novembre. Una sera possibile potrebbe essere proprio quella del 20 Novembre e a quel punto potrei anticipare la visione in sala Energia al 19 novembre.
Alla fine lo imparerò a memoria Interstellar...
Emidio -
Originariamente inviato da: Aenor;4279413Sfortunatamente abitando in toscana dovrò vederlo in un normale multisala in 35mm, ma grazie lo stesso per averci fatto assaporare cosa potrebbe essere il film in formati ben superiori.
Interstellar è distribuito solo in digitale, in ogni caso al Politeama a Poggibonsi c'è un Sony R320 che ti attende -
Grazie per i suggerimenti, appena ho tempo leggero' TUTTO!
Visto che ci siamo, ci sono sale in Veneto che a vostro parere meritano? -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4279427Alla fine lo imparerò a memoria Interstellar......[CUT]
Come me che ho imparato 2001.... -
grazie Emidio, recensione SPETTACOLARE !!!!
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... perdonami un aggiunta
mi sono aperto i tre link alle recensioni di Star Wars e Avatar etc che hai indicato perchè articoli come questi trovo siano molto interessanti da leggere anche se il film è ormai vecchiotto (ed io amo alla follia la sci-fi e quindi ho, ovviamente, entrambi i film)
spero davvero che il bluray sarà realizzato con la minore grana possibile... odio il formicolio a schermo -
Ho trovato interessante questo passaggio Al contrario, con la pellicola c'è comunque una compattezza praticamente infinita, anche se poi il contenuto di informazioni ad alta frequenza non c'è. Con i proiettori 4K questo problema non c'è più.
Lo sottolineo perché è il vero motivo per cui mi auspico si passi al 4K.
Non è quindi un discorso di mero dettaglio, già con la tecnologia odierna, dei master 2K o 1.9K full-HD ben fatti come ce n'è in tanti blu-ray, bastano per replicare l'esperienza di una buona copia 35mm (o anche superarla in taluni casi), ma proprio per aumentare le dimensioni dello schermo a parità di distanza di visione senza vedere la matrice. Per i vecchi film per me contribuirebbe ad aumentare la qualità in termini di compattezza di quadro avvicinandoli ancora di più all'originale. Nei nuovi, se girati in 4K o con DI 4K permetterebbe al girato di risaltare nei dettagli come non mai, al netto delle scelte fotografiche. -
Bellissimo articolo però Emidio quella sera dovevi avere le palle girate per dare un 7 6 7 a questo capolavoro di Nolan
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