Speciale Casablanca - Analisi edizioni HD

CineMan 18 Giugno 2012 Cinema, Movie e Serie TV

AV Magazine ha analizzato le tre edizioni in alta definizione del classico senza tempo di Michael Curtiz. Dopo le versioni HD DVD e Blu-ray, il film torna restaurato 4K a tiratura limitata numerata - ma non per l'Italia - in occasione del 70° anniversario

Il film

A Casablanca, verso la fine del 1941, convergono dall'Europa persone in fuga dalla guerra speranzose di ottenere un salvacondotto per gli Stati Uniti. Il rigido controllo da parte del regime filo-nazista di Vichy favorisce il mercato di documenti falsi e sfruttatori pronti a guadagnare sulle disgrazie altrui. Nella città del Marocco c'è anche Rick Blaine (H. Bogart), con un difficile passato di contrabbandiere e combattente per la libertà, ivi trasferitosi poco prima che i tedeschi raggiungessero Parigi.

Il florido night club di cui è proprietario ogni sera accoglie una variegata umanità tra poliziotti, militari, ricchi faccendieri, disperati in cerca di un visto d'espatrio, malfattori e criminali. È proprio qui che Rick incontra nuovamente Ilsa Lund (I. Bergman), profuga norvegese amata nella capitale francese nei giorni prima dell'arrivo dei nazisti. La donna si presenta col marito Victor (P. Henreid), ricercato dalla Gestapo perché figura di spicco della resistenza cecoslovacca, mettendo l'amante in difficoltà. Dopo essere venuto in possesso di due rare lettere di transito, Rick dovrà scegliere se aiutare i coniugi nella fuga verso l'America oppure vendicarsi per l'impossibilità di vivere alla luce del sole l'amore per Ilsa.

Struggente, coinvolgente, uno dei migliori noir del prolifico regista ungherese Michael Curtiz, regista tra i tanti di lavori come "Gli angeli con la faccia sporca" e "L'uomo di bronzo". Un film che ha consegnato alla storia la colonna sonora di Max Steiner, memorabili personaggi tra cui quello di Bogey e della Bergman e che nel malinconico viso dell'attore afroamericano Dooley Wilson, il pianista Sam, saluta una delle icone del cinema di tutti i tempi.

Opera di culto che a distanza di così tanto tempo vanta ancora uno stuolo di estimatori fuori scala al punto da ricordarne i dialoghi a memoria, come accaduto anni fa in una cineteca milanese, con gli spettatori a ripetere le battute ad alta voce in assenza dell'audio in sala.

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