Star Wars IX: L'ascesa di Skywalker

Alessio Tambone 23 Dicembre 2019 Cinema, Movie e Serie TV

Con questi 141 minuti a risoluzione 4K e in Dolby Atmos in lingua italiana - e per pochi fortunati anche in HDR e in Dolby Vision - si è chiusa definitivamente una storica saga lunga 42 anni, che in parte porta un nuovo equilibrio dopo gli ultimi episodi

Il Giudizio di Alessio Tambone


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Nel 2015 il regista J.J. Abrams aveva avuto il compito - anche in veste di produttore e sceneggiatore - di aprire una nuova trilogia di Star Wars. Operazione che seguiva la storica vendita dei diritti di tutto il marchio da George Lucas alla Disney. Commentando quel film, avevamo sottolineato da una parte la "scopiazzatura" dell'originale del 1977, ma dall'altro una possibile buona base per il proseguimento della trilogia. Due anni dopo, l'Episodio VIII è stato invece scritto a diretto da Rian Johnson, che aveva in qualche modo cercato di invertire il senso di marcia con trovate non proprio riuscite, allontanandosi di molto dalla visione di Abrams.


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Eccoci quindi a Episodio IX, la chiusura di una saga lunga 42 anni, con un titolo importante come L'ascesa di Skywalker e una pre-produzione molto travagliata. Assegnato inizialmente a Colin Trevorrow (Jurassic World), la pellicola ha subito numerosi revisioni di soggetto e sceneggiatura, per arrivare all'allontanamento del regista per le solite divergenze creative. Dopo il rifiuto da parte di Johnson, la Disney ha coinvolto nuovamente J.J. Abrams, che ha riscritto tutto lo script insieme al premio Oscar Chris Terrio. Molti i lati positivi: la sceneggiatura spazza in qualche modo i passi falsi di episodio VIII, continuando quasi direttamente quanto abbozato ne Il risveglio della Forza. Buoni i piccoli richiami dei concetti sparsi nell'intera saga (il potere della rinascita/guarigione, finalmente una medaglia per Chewbacca), quasi a voler tirare tutti i possibili fili in questa conclusione, ma soprattutto la scelta delle origini di Rey.


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Ma sono tanti - troppi - anche i risvolti negativi: una parte centrale della pellicola che non decolla, nonostante  un ottimo avvio; anche in questo caso dinamiche sullo schermo molto simili a quelle di un episodio - in questo caso il VI - della trilogia originale; un lato oscuro mai così poco attraente; un bacio assolutamente evitabile; un Kylo Ren con un carisma confermato praticamente pari al mio. I comunque bravi nuovi protagonisti fanno il possibile, aiutati dalla copertura dei vari Harrison Ford, Mark Hamill (un po' caricatura di se stesso) e la compianta Carrie Fisher. Se il ritorno di Lando Calrissian è una simpatica idea, la riesumazione dell'Imperatore Palpatine è la trovata più riuscita del film, con una trama accettabile e che di fatto lo rende il villain dell'intera saga (con buona pace dei vari Kylo Ren, Snoke, generale Hux e Capitan Phasma).


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Regia e montaggio cercano di mascherare le lacune, con un ritmo serrato, un'immagine visivamente accattivamente e un sapiente utilizzo dell'illuminazione e degli effetti speciali (visivi e sonori). Il film è girato prevalentemente in pellicola 35mm e, benché master e distribuzione siano a risoluzione 4K, dettaglio e risoluzione sono decisamente in secondo piano, con la grana che in molte scene - sicuramente quelle più scure - è ben visibile. Ottimi i colori, con alcuni elementi dotati di saturazione molto elevata. Ricordiamo anche che il film è distribuito anche in HDR nelle poche sale Dolby Cinema sul globo terracqueo. Cercheremo di aggiornarvi sulla versione in HDR prima possibile, magari da Las Vegas poco prima del CES...


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Ultimo pensiero sulla colonna sonora, con il maestro John Williams che per l'ultima volta scrive e dirige Star Wars. La saga non sarebbe stata la stessa senza il suo fondamentale apporto e in questa pellicola vengono richiamati tutti i temi ormai classici: quello principale, la Forza, la marcia imperiale e il recente tema dedicato a Rey, con interessanti arrangiamenti in alcuni frangenti e uno score che sostiene in maniera egregia - e di mestiere - le immagini sullo schermo. D'altra parte, i temi sonori più riusciti sono ancora quelli "storici" che, per l'occasione sono stati arrangiati con sapienza e con dinamica che a volte diventa travolgente. Gli effetti sonori sono a tratti travolgenti, con un mix in Dolby Atmos interessante e discreto, con l'utilizzo della dimensione verticale senza esagerazioni.

 

La qualità audio è elevata e l'estensione in frequenza, soprattutto in gamma bassa, è quasi da primato. In questo senso, consigliamo l'ascolto del film - oltre che la visione - in sale con impianto audio Dolby Atmos. In questo senso, l'esperienza di visione in sala Energia all'Arcadia di Melzo è stata decisamente appagante. Al contrario, l'esperienza nella sala 1 del Multiplex Smeraldo di Teramo, seppure di qualità generale abbastanza elevata, ha evidenziato una mancanza di basse frequenze di quasi un'ottava, rispetto alla sala Energia: un divario che con altri film non era mai stato così evidente. Al di là degli effetti sonori e dell'estensione - e potenza - in gamma bassa, è la colonna sonora, forse ancora più in primo piano rispetto agli altri episodi, che merita una sala all'altezza della situazione.


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Mi sono seduto in sala con aspettative altissime, purtroppo. Sono uscito dalla sala leggermente deluso. L'ascesa di Skywalker non è un brutto film, ma mi chiedo come sarebbe stato se anche Episodio VIII fosse stato diretto da J.J. Abrams, con un'unica idea a legare i film della trilogia sequel e questi alle sei pellicole precedenti. Purtroppo non lo saprò mai. Ho un'unica certezza: durante la visione ho avuto due brividi, emozioni. Il primo - prevedibile, è sempre capitato - con il buio in sala, l'inizio del tema musicale e il logo di Star Wars sullo schermo. Quel momento in cui realizzi "ok, sono in sala, sta per cominciare". Il secondo invece alla fine del film: l'ultima parola pronunciata, con la quale realizzi che con questi 141 minuti si è chiusa definitivamente una storica saga. Sicuramente Disney continuerà a spremere il marchio con prodotti più (Rogue One, The Mandalorian) o meno (Solo) riusciti, ma la sensazione è che con questo film si è chiusa un'epoca.

La pagella di Alessio Tambone

Regia 7,0
Sceneggiatura 6,0
Fotografia 7,0
Musiche 8,0
Cast  7,5
Film 6,5
Qualità Audio  8,5
Qualità Video 7,5

 

... continua

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