Sony Bravia AF8 OLED UHD 4K

Emidio Frattaroli 06 Novembre 2018 4K e 8K

Il Sony KD-65AF8 condivide quasi tutto con la prestigiosa serie A1, come il pannello OLED, l'elettronica per l'elaborazione delle immagini e la tecnologia di riproduzione audio, con un risultato facilmente immaginabile e qualità video che si avvicina sotto molti aspetti alla perfezione

Misure e visione in BT.709

 
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Iniziamo dalle prestazioni con i contenuti in alta definizione e non solo. I due grafici qui in alto si riferiscono al triangolo di gamut e alle coordinate dei colori primari e secondari, a saturazioni crescenti, con le migliori impostazioni predefinite (a sinistra) e dopo la calibrazione manuale del bilanciamento del bianco (a destra). Rispetto al modello A1 che abbiamo testato lo scorso anno, nel nuovo AF8 permane un piccolo errore, specialmente nel magenta e nel blu, che non può essere corretto poiché - praticamente da sempre - Sony ha scelto di non inserire un CMS (Color Management System) all'interno del menu per la calibrazione delle immagini. Si tratta comunque di errori molto contenuti che non pregiudicano l'ottima qualità generale.

 
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I valori del gamma in default tendono ad essere un po' più elevati del riferimento ma non è certo questo un problema: al contrario! Se il display ha un eccellente rapporto di contrasto nativo, come in questo caso, alzando leggermente i valori del gamma si donerà alle immagini una maggiore tridimensionalità, attenuando l'onnipresente compressione della gamma dinamica che è nei contenuti in alta definizione. Il vero problema è la piccola espazione sui primissimi due step della scala dei grigi, con la tendenza ad affogare qualche particolare di troppo. D'altra parte, bisogna ammettere che tra i contenuti in alta definizione, anche di elevata qualità, c'è scarsa probabilità di trovare "qualcosa" all'interno di quei livelli; anzi: forse c'è soltanto rumore video.

 
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Nessuna sorpresa invece per il bilanciamento del bianco, già quasi esemplare con le impostazioni predefinite e spettacolare con la calibrazione manuale. Mi permetto soltanto un appunto: nei modelli Sony A1 e XF90 apprezzai la disposizione dei 10 punti di calibrazione che non era quella "classica", con passi del 10%, ma con step più ravvicinati dove più contava, ovvero sulle basse luci. Sul nuovo AF8 ho trovato invece la dispisizione più classica, con passi a 10 IRE.

 

 

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