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Sony Bravia AF8 OLED UHD 4K
Sony Bravia AF8 OLED UHD 4K
Emidio Frattaroli - 06 Novembre 2018
“Il Sony KD-65AF8 condivide quasi tutto con la prestigiosa serie A1, come il pannello OLED, l'elettronica per l'elaborazione delle immagini e la tecnologia di riproduzione audio, con un risultato facilmente immaginabile e qualità video che si avvicina sotto molti aspetti alla perfezione ”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


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Pubblichiamo il test del TV OLED Sony AF8 esattamente ad un anno di distanza dall'articolo sul modello A1, che trovate a questo indirizzo. Il modello AF8, presentato nella prima parte dell'anno, condivide con il  modello A1 quasi tutto (anche il prezzo è molto vicino), ad iniziare dal pannello OLED, l'elettronica per l'elaborazione delle immagini e la tecnologia di riproduzione audio, quest'ultima con attuatori che mettono in vibrazione l'intero pannello OLED, con risultati davvero molto buoni.


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Le differenze tra AF8 e A1 sono praticamente solo nell'estetica e in parte anche nel sistema audio, con il nuovo TV che è più compatto e sottile e si presta ad essere installato soprattutto a parete. Il lato posteriore, sobrio e pulito, sembra quello di un TV di fascia media, con plastiche standard assemblate però con perizia, ad evitare qualsiasi tipo di vibrazione del telaio, anche a volume sostenuto.


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Esattamente come la serie A1, il modello AF8 porta con sè la  compatibilità con segnali video HDR Dolby Vision, quindi con metadati dinamici, sia in streaming (Netflix), sia via HDMI. Il prezzo suggerito al pubblico è di 2.499 Euro per il modello da 55", e 3.499 Euro per il modello da 65", 500 Euro in meno rispetto al modello A1. Non è previsto al momento, per la serie AF8, il taglio da 77". 


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Il sistema operativo è Android 7 e la potenza di calcolo della CPU, benché consenta una qualità video eccellente, sembra esattamente la stessa del modello A1, con tutti i limiti di fluidità e "ritardi" - come per lo zapping - cui Sony ci ha purtroppo abituati, anche per i TV di fascia più alta. Il telecomando è un monoblocco molto leggero ma pieno zeppo di tasti, con microfono e funzioni di ricerca avanzate grazie al sistema operativo di Google. Nelle prossime pagine verificheremo le prestazioni con un occhio ai risultati della serie A1 che ad oggi è il nostro riferimento.

Caratteristiche dichiarate

produttore   Sony OS   Android TV 7.0
modello   KD-65AF8 WiFi / BT    a-b-g-n-ac / 4.1
listino   € 3.499 IVA inclusa rotazione   no
risoluzione nativa   3840 x 2160 analog in   mini-jack / component
tecnologia   W-AMOLED DVI in   no
B.L.U.  -- HDMI in   4 (2x HDR 60p 4K)
diagonale   64,5" DP in   no
DSP video   Sony X1 Extreme SDI in   no
luminanza max   n.d. HDCP   2.2
contrasto max   n.d. USB   3 
bit nativi / LUT   10 / n.d. automazione   n.d.
calibrazione bianco   2 punti / 10 punti dimensioni solo TV   1447 x 836 x 55 mm
gamma / CMS   10 punti / no peso solo TV   24,4 kg
HDR   PQ, Dolby Vision, HLG watt max/std/st.by  501 / n.d. / 0,5 watt
 Note e ulteriori informazioni

Spazio colore impostabile REC.2020, DCI; gamma HDR 10, HLG; DVB-T2, DVB-S2, HEVC; spazio archiviazione interno 16GB (Android); dim. con "piedistallo": 1447 x 841 x 255 mm; peso con piedistallo: 28 kg; peso senza piedistallo: 24,4 kg; link alle caratteristiche.

 

 

Pagina 2 - Misure e visione in BT.709

 
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Iniziamo dalle prestazioni con i contenuti in alta definizione e non solo. I due grafici qui in alto si riferiscono al triangolo di gamut e alle coordinate dei colori primari e secondari, a saturazioni crescenti, con le migliori impostazioni predefinite (a sinistra) e dopo la calibrazione manuale del bilanciamento del bianco (a destra). Rispetto al modello A1 che abbiamo testato lo scorso anno, nel nuovo AF8 permane un piccolo errore, specialmente nel magenta e nel blu, che non può essere corretto poiché - praticamente da sempre - Sony ha scelto di non inserire un CMS (Color Management System) all'interno del menu per la calibrazione delle immagini. Si tratta comunque di errori molto contenuti che non pregiudicano l'ottima qualità generale.

 
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I valori del gamma in default tendono ad essere un po' più elevati del riferimento ma non è certo questo un problema: al contrario! Se il display ha un eccellente rapporto di contrasto nativo, come in questo caso, alzando leggermente i valori del gamma si donerà alle immagini una maggiore tridimensionalità, attenuando l'onnipresente compressione della gamma dinamica che è nei contenuti in alta definizione. Il vero problema è la piccola espazione sui primissimi due step della scala dei grigi, con la tendenza ad affogare qualche particolare di troppo. D'altra parte, bisogna ammettere che tra i contenuti in alta definizione, anche di elevata qualità, c'è scarsa probabilità di trovare "qualcosa" all'interno di quei livelli; anzi: forse c'è soltanto rumore video.

 
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Nessuna sorpresa invece per il bilanciamento del bianco, già quasi esemplare con le impostazioni predefinite e spettacolare con la calibrazione manuale. Mi permetto soltanto un appunto: nei modelli Sony A1 e XF90 apprezzai la disposizione dei 10 punti di calibrazione che non era quella "classica", con passi del 10%, ma con step più ravvicinati dove più contava, ovvero sulle basse luci. Sul nuovo AF8 ho trovato invece la dispisizione più classica, con passi a 10 IRE.

 

 

Pagina 3 - Misure in REC BT.2100 e conclusioni

 

 
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L'analisi delle prestazioni in HDR iniziano dalla riproduzione dei colori, anche qui - come per l'altadefinizione - prima con le migliori impostazioni predefinite e poi dopo la calibrazione manuale del bilanciamento del bianco. Il gamut DCI è davvero molto vicino e le distanze dal riferimento sul rosso e specialmente sul verde, sono molto contenute. L'unico appunto riguarda la prestazione sutte tinte gialle e in piccolissima parte anche sull'incarnato, tutti con un leggerissimo avanzamento del verde che purtroppo non può essere corretto, sempre a causa della cronica mancanza del CMS. Anche in questo caso, esattamente come ho segnalato per le prestazioni in REC BT.709, si tratta di errori che possiamo tranquillamente perdonare.

 
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Sono meno disposto a "perdonare" qualche errore nella riproduzione del gamma PQ, con un generale "indietreggiamento" della luminanza su tutta la scala dei grigi; le immagini di default, anche scegliendo le impostazioni predefinite più vicine al riferimento, consegnano un quadro un po' troppo scuro. Modulando il controllo del contrasto e soprattutto usando anche la calibrazione del "bianco" a 10 punti, è possibile recuperare completamente quello che mancava nella prima metà della scala dei grigi e modulare l'avvicinamento al clipping che avviene più o meno a 700 NIT, più che sufficienti per la maggioranza dei contenuti. 

 
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In modalità HLG le prestazioni in modalità predefinita sono un poco più lontane dal riferimento rispetto alla curva PQ, con gamma più alto e la tendenza ad esagerare con la luminanza nei gradini più alti di luminosità, sulla quasi totalità del segnale in ingresso. Fortunatamente in questo caso la calibrazione è ancora più semplice poichè i controlli su gamma, luminosità e contrasto sono più che sufficienti per raggiungere prestazioni ottime e anche qui con un picco di luminanza più ragionevole.

 
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I due grafici del bilanciamento del bianco si riferiscono alla modalità HDR10, con due differenti scelte di calibrazione. La prima in realtà è la conseguenza del bilanciamento effettuato in modalità REC BT.709, che non basta a domare le basse luci. A destra invece c'è il risultato specifico in HDR10. Purtroppo la gestione dei banchi di memoria nel TV Sony, costringe l'utente a selezionare un differente profilo immagine per lo stesso ingresso HDMI; in più continuo a consigliare a Sony una differente disposizione dei punti di intervento del bilanciamento del bianco, un po' più ravvicinati sulle basse luci. Mi dicono che inuovi modelli "serie 9" portano finalmente i punti di calibrazione a 20,  come da anni fanno Samsung ed LG: meglio tardi che mai. 

Conclusioni

Con il modello precedente A1 provato lo scorso anno, Sony aveva mostrato a tutti che non basta un pannello OLED per fare un TV ma che la qualità dell'elettronica, oltre alla ricerca del massimo sfruttamento di quello che si ha a disposizione, sono aspetti che fanno la differenza. All'interno del modello AF8 ho trovato conferma all'eccellente qualità d'immagine Sony che avevo già apprezzato nel modello A1 (e che vi invito a rileggere soprattutto in questa pagina), anche nella riproduzione audio, il tutto con un telaio più snello, sottile e tradizionale, che sembra fatto a posta per le installazioni a parete. Il sistema operativo Android e la velocità generale sono aspetti che continuano a non convincermi al 100%, assieme alla mancanza di alcuni strumenti di calibrazione che potrebbero permettere agli appassionati di rasentare la perfezione su numerosi aspetti che riguardano la qualità della riproduzione video.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,3

Costruzione 8,5
Versatilità 9,0
Menu e taratura 8,0
Prestazioni in SDR 8,5
Prestazioni in HDR 8,0
Rapporto Q/P 7,5

Per maggiori informazioni sulla serie Sony AF8: www.sony.it/electronics/televisori/af8-series