I guardiani del destino
Lo sceneggiatore George Nolfi passa dietro la macchina da presa e si affida all’ispirazione data da un romanzo di Philip K. Dick per realizzare un film romantico mascherato da thriller psicologico
Philip K. Dick è sicuramente uno degli scrittori che più ha ispirato, direttamente o indirettamente, i registi hollywoodiani, soprattutto negli ultimi anni. Anche lo sceneggiatore George Nolfi per il suo debutto dietro la macchina da presa ha deciso di portare al cinema un romanzo di questo geniale autore. La storia di un uomo e una donna innamorati a dispetto del destino, che li vuole separati, ha senz’altro fascino e bene si presta al compito di tenere incollati gli occhi dello spettatore dall’inizio alla fine.
I guardiani del destino è una commedia romantica come Se mi lasci ti cancello ma anche un thriller psicologico alla Inception (solo per fare due esempi recenti). Al regista è dunque bastato noleggiare i dvd di questi due film e guardarli con attenzione prima di mettersi dietro la macchina da presa lui stesso. Il risultato è una copia sbiadita ma tutto sommato convincente di altre mille pellicole simili, un buon esercizio di stile a cui, però, manca un’anima, quel tocco d’autore che, invece, contraddistingueva i due esempi citati sopra.
La bellissima Emily Blunt ruba la scena a Matt Damon, bravo sì ma con qualche naturale difetto di espressività. Questo attore dal muso duro, scoperto e cresciuto da George Clooney e Ben Affleck, sta trovando ultimamente molto spazio in pellicole di livello (vedi Hereafter) senza però dare mai la sensazione di poter fare il mattatore. Se nella pellicola di Eastwood gli venne in soccorso il piccolo (ma già grande) George McLaren, qui è la giovane compagna di set col suo brio tutto femminile a dargli la scossa per portare a casa una prestazione, in fin dei conti, convincente.
Carino, ma dà la sensazione di un déjà vu.
Voto finale | ![]() |
6 |
Similar Post You May Like
-
Tutti al cinema: Giugno 2011
Suggerimenti e calendario completo per le uscite nei cinema italiani nel mese di Giugno. Una... »