Panasonic TH-65VX100E

Emidio Frattaroli 03 Febbraio 2009 AV Professional

Panasonic presenta oggi in Europa un nuovo monitor al plasma che qualcuno ha già battezzato Kuro Killer. Caratterizzato da nuovi pannelli selezionati, livello del nero contenuto e DSP a 18 bit, il nuovo monitor si candida a nuovo riferimento per installazioni home theater di fascia elevata

La prova con matriale SD e HD

All’accensione si viene subito conquistati da un menu di gestione particolarmente completo. Tra le impostazioni predefinite, quella chiamata “Cinema” è caratterizzata da un equilibrio invidiabile e un bilanciamento del bianco già molto vicino al riferimento D65 dell’alta definizione. La modalità predefinita “Dinamico” aggiunge un ulteriore spunto alla potenza luminosa senza che il livello del nero venga troppo penalizzato: modalità utilissima per visioni con elevata luminosità ambientale. Per la riproduzione di materiale in alta definizione e in ambienti oscurati, la curva predefinita con gamma “2.2” è da preferire su tutte altre e si traduce in una ricchezza di particolari e sfumature mai viste in un display al plasma.

Come anticipato nel commento alla misura del gamma, quello che più stupisce in questo display è la “tenuta” del gamma anche nei primissimi step della scala dei grigi senza alcun tipo di cedimento. La facilità nel riprodurre i più sottili cambiamenti di sfumatura nelle basse luci, senza alcun tipo di compressione, è davvero invidiabile. Ottime notizie anche per quanto riguarda la riproduzione cromatica: i colori vengono riprodotti con profondità decisamente elevata e con fase estremamente corretta. Gli unici appunti che mi sento di muovere al nuovo Panasonic sono due. Il robusto cristallo anteriore finisce per introdurre i classici difetti da "doppia immagine" quando si osserva lo schermo da posizioni angolate. L'altro limite riguarda la qualità delle elaborazioni video in presenza di segnali a definizione standard, situazione in cui le prestazioni di un processore esterno sono sensibilmente superiori.

Segue : Conclusioni

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