Nuova giovinezza per il vinile?

Gian Luca Di Felice 06 Maggio 2009, alle 10:10 Media, HD e 4K

A sorpresa, la catena statunitense Best Buy ha deciso di fare spazio negli scaffali dei propri punti vendita da dedicare alla distribuzione dei cari vecchi 33 giri. Sono già circa 200 gli album disponibili in ogni negozio

Il vinile sta ritrovando una nuova giovinezza un pò in tutto il mondo e proprio per questo la catena di distribuzione statunitense Best Buy ha deciso di dedicare uno spazio all'acquisto degli album musicali in 33 giri in tutti i suoi 1020 negozi sparsi sul territorio americano. Il tutto è iniziato con un'operazione di prova in circa 100 punti vendita e i risultati sono stati così incoraggianti da indurre i responsabili del gruppo ad estendere la vendita in tutti i negozi. Al momento sono circa 200 gli album in catalogo.

Il mercato del vinile è in continua ascesa, con una crescita del 89% nel periodo che va dal 2007 al 2008 e numeri che si traducono in poco meno di 2 milioni di 33 giri venduti in USA lo scorso anno. Le vendite dei CD sono invece in continuo calo e al momento rappresentano circa il 20% delle vendite totali del comparto musicale. Al momento le vendite di vinili rappresentano circa il 5% delle vendite musicali totali dei negozi Best Buy e questo trend dovrebbe ulteriormente aumentare. Oltretutto i vinili assicurano ai negozianti maggiori guadagni in quanto gli appassionati sono maggiormente disposti a spendere per questo supporto per via del suo fascino vintage e della percezione di una maggiore qualità d'ascolto.

Infine, l'interesse per il vinile sembra trasversale e coinvolge sia il pubblico più adulto e "nostalgico" che le nuove generazioni. Questa tendenza dovrebbe far riflettere sulle scelte operate negli ultimi anni da parte dell'industria discografica mondiale: la qualità sia artistica che di incisione conta ancora molto, nonché il piacere di collezionare e vivere i propri ascolti non solo come un momento "mordi e fuggi". Speriamo che quanto sta succedendo nel campo musicale serva da monito all'industria cinematografica: non vorremmo che il futuro dell'home-video venga dominato dal digital download, ma chiediamo a gran voce sempre più qualità e attenzione!

Fonte: New York Post

Commenti (80)

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  • Dave76

    06 Maggio 2009, 12:51

    Originariamente inviato da: Microfast
    strane considerazioni ma adeguate ad un mondo sempre piu' pieno di contraddizioni ed assurdita' ...


    Sono pienamente d'accordo...tra l'altro all'epoca dell'avvento dei CD ero un giovincello, quindi non ricordo bene come andò, ma immagino che il CD sia stato accolto come una rivoluzione in campo audio (anche dagli audiofili)...purezza digitale, niente più fruscii, niente più dischi che saltano, supporto resistentissimo (quasi) ai graffi e all'usura, ecc. ecc....e adesso?
    Attendiamo il ritorno dell'audiocassetta e del VHS?
  • Nenco

    06 Maggio 2009, 12:59

    Ok per la nostalgia, ma qualita del suono? Ma per piacere, ci sono supporti digitali che arrivano a 192000Hz a 48 bit, sfido chiunque a provare che un vinile si sente meglio.
    Al posto di andare avanti si torna indietro
  • pyoung

    06 Maggio 2009, 13:08

    Originariamente inviato da: Nenco
    Al posto di andare avanti si torna indietro

    Passo indietro? Allora non hai mai comprato nè ascoltato un vinile
  • Nenco

    06 Maggio 2009, 13:27

    Ma hai letto quello che ho scritto?
  • Sectral

    06 Maggio 2009, 13:44

    Originariamente inviato da: xxxyyy
    per via del suo fascino vintage e della percezione di una maggiore qualità d'ascolto


    Daccordo con la prima considerazione ma mi dissocio categoricamente con la seconda.....
    Non diciamo inesattezze, la timbrica calda e vintage (come giustamente hai sottolineato) del suono analogico che a tanti audiofili sta a cuore (me compreso) non è sinonimo di alta qualità d'ascolto che si misura con la purezza e la fedele riproduzione di ogni minimo dettaglio musicale che solo i lettori cd di alta gamma riescono a riprodurre
  • pyoung

    06 Maggio 2009, 13:55

    Originariamente inviato da: Nenco
    Ma hai letto quello che ho scritto?

    Certo che ho letto, è per quello ho fatto il commento sarcastico al tuo post
  • stripe

    06 Maggio 2009, 13:56

    Comunque, al MediaWorld di Modena è da qualche anno che c'è un piccolo angolo dedicato al vinile, se non sbaglio.

    Personalmente, credo che il vinile sia come una foto in bianco e nero e con una grana evidente che, se confrontata con la relativa foto a colori e priva di grana, appare più piacevole.

    Le derive del mezzo, provocano una distorsione del segnale tale da renderlo (per alcuni) più piacevole. Ma questa non è alta fedeltà, è semplicemente un modo diverso di ascoltare la musica.
  • pyoung

    06 Maggio 2009, 14:07

    Originariamente inviato da: stripe
    Ma questa non è alta fedeltà

    Vi saluto e me ne vado da questo thread, altrimenti corro il rischio di essere bannato dal forum
  • Ziggy Stardust

    06 Maggio 2009, 14:09

    Padre perdonali perchè non sanno quello che dicono!!!!
  • mandragola

    06 Maggio 2009, 14:09

    Originariamente inviato da: Microfast
    Io non sarei così entusiasta se mi dicessero lasciamo l'auto e torniamo al calesse

    Originariamente inviato da: Dave76
    ma immagino che il CD sia stato accolto come una rivoluzione in campo audio (anche dagli audiofili)...purezza digitale, niente più fruscii, niente più dischi che saltano, supporto resistentissimo (quasi) ai graffi e all'usura, ecc. ecc....e adesso?

    non sapete di cosa parlate.
    Il cd audio ha una qualità intrinseca del tutto inferiore al vinile solo per il fatto del basso campionamento (44.1 kHz) e profondità (16 bit).
    Non servono impianti da 30000 euro per accorgersene.
    Sulla questione fruscii ecc posso essere d'accordo.
    Originariamente inviato da: Nenco
    Ok per la nostalgia, ma qualita del suono? Ma per piacere, ci sono supporti digitali che arrivano a 192000Hz a 48 bit, sfido chiunque a provare che un vinile si sente meglio.

    vedi sopra, in ogni caso con il dvd audio ci avviciniamo all' analogico in quanto la scalettatura dell' onda digitale è molto più piccola.
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