
Netflix vuole VOD e Cinema insieme
Il più grande fornitore di servizi VOD al mondo spinge per rivedere le finestre distributive dei film, portando le prime visioni in contemporanea nelle sale e in casa, ipotizzando anche collaborazioni nella produzione
Di Netflix si è parlato molto, negli ultimi mesi, soprattutto in relazione al nuovo modello di distribuzione delle serie TV. Il più grande fornitore di servizi di video on demand ha infatti adottato una nuova politica, mirando non solo ad acquisire diritti su serie altrui, ma producendone direttamente di proprie, con un buon riscontro di pubblico e critica. Il modello sviluppato sembra quindi funzionare bene, ed è proprio per questo che Netflix sembra intenzionata a replicarlo (con le dovute differenze) anche per i film.
A dichiararlo apertamente è Ted Sarandos, Chief Content Officer della compagnia: ”Il modello che stiamo utilizzando per la TV potrebbe adattarsi piuttosto bene ai film. Perché non proporre le prime su Netflix, in contemporanea con i cinema? E non mi riferisco a piccole produzioni, ma a titoli importanti. Perché non seguire il desiderio dei consumatori, ovvero poter vedere i film quando si vuole?”. In sostanza Netflix si proporrebbe come un vero e proprio canale distributivo parallelo ai cinema, non è chiaro se contribuendo alla produzione dei film (dato il parallelo col modello utilizzato per le serie TV). Si tratterebbe, in ogni caso, di una vera e propria rivoluzione, che rischia però di creare non pochi problemi alle major nei confronti degli esercenti cinematografici: qualche tentativo è stato già portato avanti in passato, ma la distribuzione è sempre tornata sui propri passi (chiedere a Disney, n.d.r.).
Fonte: AllThingsD
Commenti (8)
Forse perché equivale alla fine delle sale cinematografiche....
Bé,non è detto che sia così automatico ed è pur vero che le sale non dovrebbero fare ostruzionismo con la solita scusa dei posti di lavoro.Non che non sia vero,ma se s'inizia a preferire il salotto al cinema qualche problema da qualche parte c'è.
Fra maleducazione degli altri spettatori (ormai noto con piacere che nessuno chiude il cellulare e il personale della sale latita o è spesso accondiscendete) e costi del biglietto sempre più in salita la voglia di andare al cinema passa.Da appassionato aggiungerei anche sistemi audio/video con manutenzione sempre più insufficiente,tant'è che tanti film me li sono goduti maggiormente a casa,avatar su tutti
Resisterebbero in pochi tuttalpiù (e non sono tanto sicuro sia un male),non credo che il cinema scompaia del tutto.
Fra maleducazione degli altri spettatori (ormai noto con piacere che nessuno chiude il cellulare e il personale della sale latita o è spesso accondiscendete) e costi del biglietto sempre più in salita la voglia di andare al cinema passa.Da appassionato aggiungerei anche sistemi audio/video con manutenzione sempre più insufficiente,tant'è che tanti film me li sono goduti maggiormente a casa[CUT]
Quoto al 100%
Secondo me invece chiuderebbero tutte le sale.
Chi vuole pagare, può avere il film nel proprio salotto, e non va al cinema, chi non vuole pagare può scaricare il film in alta qualità e non va al cinema.
Quella minoranza che va al cinema per l'esperienza, non basterà per mantenere una struttura aperta.
Uno dei nemici più insidiosi dei gestori di sale cinematografiche (nell'ultimo decennio) è sicuramente l'universo dell'Home Video.
Ai tempi del VHS, la distanza temporale che separava l'uscità del film nelle sale e la corrispondente versione in videocassetta era di almeno 1 anno-1 anno e mezzo; all'epoca dei DVD questo arco di tempo si restrinse ulteriormente (più o meno 9 mesi), adesso un film esce in formato BD dopo circa 6 mesi (più o meno) dall'uscita nei cinema.
E' ovvio che questo fenomeno associato alla crisi economica delle famiglie degli ultimi 5-6 anni determina il calare della voglia di andare al cinema, vuoi per il costo intrinseco del biglietto (che inevitabilmente va ad aumentare per sopperire all'aumento dei costi di gestione), vuoi perché, a conti fatti, invece di spendere 40 Euro per portare tutta la famiglia al cinema meglio spenderne 15 e vedere, comodamente, a casa il proprio film preferito.
E' vero che la visione cinematografica fornisce sensazioni/emozioni differenti ma in tempi di vacche estinte ci si può, ragionevolmente, accontentare.
Io sarei il primo cliente per vedere film in contemporanea al cinema comodamente nella mia saletta, i multiplex chiudono? non mi importa! loro hanno fatto chiudere i cinema storici, non dimentichiamocelo! questi multiplex freddi e totalmente privi di qualità stanno già con l'acqua alla gola, The Space sono anni che è in vendita (anzi svendita), per non parlare della truffa dell'orario, orario spettacolo 21.00 ma invece alle 21 iniziano 20 minuti tra pubblicità e trailer, sinceramente non ne sentirei la mancanza se sparissero tutti, i posti di lavoro? mah, vedendo l'andazzo non mi stupirei se il 70% dei dipendenti di questi multiplex fossero a tempo determinato e quindi sempre a zero futuro.
Caro Bane, io mi riferivo al prodotto in vendita e non quello a noleggio; onestamente ricordo abbastanza bene che il tempo che intercorreva tra l'uscita al Cinema e la versione in Home Video era pressapoco di un anno (a volte, per alcuni particolari blockbuster, il periodo era anche più ampio); questo tempo diminuì leggermente quando si stavano affacciando, timidamente, i primi film in dvd.
Attualmente il tempo medio è di circa 6 mesi (settimana più, settimana meno), a volte 5 mesi: sostanzialmente un film che esce ai primi di maggio al cinema, si può ragionevolmente prevedere che entro la fine di ottobre esca in BD.
A me appare evidente che più si riduce il tempo tra la visione cinematografica e quella domestica, più viene sminuito il valore della prima visione; tale fenomeno è simile a quello che accade, da svariati anni, in ambito calcistico: sempre meno gente va allo stadio, sempre più gente acquista l'abbonamento alle pay per view per vedere l'evento sportivo.
Il problema si potrebbe risolvere, come quasi sempre accade, ritornando al passato: obbligatorio far passare almeno 1 anno (dalla presentazione in sala) prima di far uscire le varie versioni (normale, 3D, extended, boxset e quant'altro) in ambito home video; purtroppo però le major vogliono monetizzare tutto e subito e ormai un film deve passare attraverso due fasi obbligatorie: prima si raccattano soldi al cinema e poi si passa ad incassare in ambito domestico.
Non è un caso che la permanenza media di un film nelle sale sia diminuita rispetto al passato (a memoria, solo Titanic e Avatar sono rimasti per almeno 1 mese intero (e anche di più

Insomma mi sembra chiaro che è il serpente che si morde la coda; aldilà dello streaming che necessità di una infrastruttura di rete seria e moderna, i cinema sono in profonda crisi (anche se è abbastanza facile trovare spettacoli a 4 euro) perché sono gli stessi utenti che hanno trovato metodi alternativi di fruizione: che abbiano lo stesso livello qualitativo è tutto da discutere...