Yamaha HA-L7A, amplificatore per cuffie/DAC
Yamaha svela prezzo e data di lancio del suo primo amplificatore per cuffie in assoluto, dotato della tecnologia di amplificazione flottante e bilanciata derivata dai suoi pre, finali e integrati, DAC ESS ES9038PRO con filtri digitali selezionabili, modalità Sound Field CINEMA DSP, ingressi analogici e digitali, USB asincrono incluso, uscite analogiche a livello fisso o variabile
Yamaha ha annunciato l'amplificatore per cuffie HA-L7A, il suo primo in assoluto della categoria. È stata utilizzata la tecnologia proprietaria di amplificazione flottante e bilanciata, totalmente simmetrica e isolata dalla tensione di riferimento, per rimuovere gli effetti nocivi causati dalle minime fluttuazioni di voltaggio o dal rumore di fondo esterno. Le cuffie possono essere pilotate senza alterare la configurazione tra bilanciata e sbilanciata, minimizzando le differenze qualitative causate dai diversi terminali di uscita. Per ridurre al minimo il rumore e la distorsione, le tre schede dei circuiti (quella principale che gestisce i deboli segnali in ingresso, la scheda dell'amplificatore e quella dell'alimentazione) sono isolate l'una dall'altra. La prima e la seconda scheda inoltre vengono alimentate separatamente da una coppia di trasformatori toroidali, montati sul telaio principale direttamente sopra la scheda di alimentazione, minimizzando il percorso del segnale di alimentazione e creando la distintiva forma a "L".
L'apparecchio svolge anche la funzione di unità di conversione, integrando un DAC otto canali ESS ES9038PRO, dotato di Master Clock antijtter con cristallo oscillatore a bassissimo rumore di fase. La sonorità inoltre può essere variata tramite gli otto filtri digitali selezionabili. Tutti gli stadi principali post-DAC sono di tipo bilanciato a componenti discreti, per una trasmissione completamente bilanciata dal convertitore all'ingresso delle cuffie. Al fine di creare un telaio rigido e solido (peso di 5,3 kg) per sopprimere le vibrazioni, un pannello in alluminio estruso dello spessore di 8 mm costituisce il lato superiore, mentre i trasformatori toroidali sono montati su una piastra d'acciaio dello spessore di 2 mm. Un sostegno ancora più efficace viene fornito dal pannello anteriore di elevato spessore, dal doppio pannello posteriore e dall'esclusivo design dell'involucro che forma alla sua estremità la copertura inferiore.
Cinque piedini conici in metallo, posti in ognuno degli angoli, con smorzatori interposti tra di essi e il pannello inferiore, contribuiscono ad assorbire le vibrazioni. Dai decoder HT della casa con tecnologia CINEMA DSP derivano invece le modalità Sound Field. Per aumentare il realismo e il coinvolgimento con le diverse sorgenti si possono selezionare sei diverse impostazioni: Cinema, Drama, Back Ground Music, Concert Hall, Outodoor Live e Music Video. Il telaio ha una finitura sabbiata per dare una sensazione di consistenza. I selettori del volume principale e della modalità sono posizionati sul bordo destro del lato superiore, accanto al display OLED che mostra informazioni quali la sorgente di ingresso, la frequenza di campionamento, il volume e il preset Sound Field attivo.
Sono disponibili un ingresso linea analogico e tre digitali: due S/PDIF (ottico/coassiale) e una porta USB asincrona compatibile PCM 32 bit/768 kHz e DSD11,2 MHz. Le uscite analogiche su terminali RCA e XLR possono essere impostate a livello fisso o variabile per l'uso come preamplificatore. Il livello di uscita raggiunge i 1.000 mW/32 ohm con T.H.D dello 0,01% su ciascuna delle tre uscite cuffia (single ended su jack da 6,3 mm, bilanciate XLR e Pentaconn 4,4mm), poste sul lato frontale. Sul retro è presente un'ulteriore porta USB per installare gli aggiornamenti.
Lo Yamaha HA-L7A sarà disponibile entro la fine dell'anno al prezzo di £3.499.
Fonte: What Hi-Fi
Commenti (2)
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Molto felice di vedere (e spero presto, sentire) che Yamaha ha ripreso a fare le cose per bene.
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Rispetto a questi apparecchi - se non erro si parla di 5.000 euro - la quasi totalità di noi è nella posizione del voyeur, li possiamo commentare come commentiamo un gol di Maradona o la prestazione sessuale di Rocco Siffredi ma alla fin fine sono tutte cose che non sfiorano la nostra realtà nemmeno nei... sogni!
L' impressione visiva (l'unica possibile) è che Y. punti molto sulla [I][U]riconoscibilità[/U][/I] dell' apparecchio grazie all' impronta ad L ed alla esibizione dei trasformatori (debitamente schermati) sulla parte superiore dell' apparecchio - una citazione dell' estetica dei finali valvolari?