Gamma Panasonic OLED + mini LED 2023
A Berlino Panasonic annuncia oggi la sua gamma TV OLED e LED per il 2023, che ottimizza ulteriormente le esperienze con film e gaming.
Passati dalle mani dei migliori coloristi di Hollywood, i TV OLED Panasonic offrono una precisione del colore superiore e sono da sempre la miglior scelta per la visione di film e serie TV, oltre che per il gaming. Grazie ai suoi rapporti di lunga data con i registi e più recentemente con i principali sviluppatori di giochi, Panasonic è oggi in grado di elaborare nuovi prodotti i cui contenuti rispecchiano fedelmente la visione dei loro creatori.
“L'home entertainment si sta evolvendo e la nostra nuova gamma dimostra perché Panasonic resta la scelta privilegiata di consumatori e professionisti in tutto il mondo", ha dichiarato Paul Darch, Direttore Panasonic Consumer Europe. "Grazie agli anni di esperienza tecnica e al know- how di progettazione che abbiamo accumulato, siamo lieti di presentare una gamma di TV progettati per inserirsi in modo impeccabile in qualsiasi casa, trasformando ogni film, gioco, serie TV o evento sportivo in un vero e proprio spettacolo con audio immersivo e una qualità delle immagini senza eguali”.
Presentato per la prima volta in occasione del CES, il TV MZ2000 (ne abbiamo parlato in questo articolo), è il modello OLED di punta di Panasonic per il 2023, è disponibile nei formati da 55, 65 e 77 pollici.e sfrutta la tecnologia Micro Lens Array oltre che un sistema di gestione del calore multistrato su misura. Subito al di sotto c'è la serie MZ1500 4K UHD, senza tecnologia MLA, con pannello selezionato Master OLED PRO e soundbar integrata e disponibile nei formati da 48,55 e 65 pollici.
In Italia segue poi la serie MZ800 nei tagli da 42, 48, 55 e 65 pollici mentre in Europa sarà disponibile anche la serie MZ980 con qualche caratteristica in più. Nelle prossime ore, qui a Berlino approfondiremo le caratteristiche delle nuove serie, soprattutto rispetto alla serie LZ attuale e alle differenze tra la serie LZ1500 (trovate il nostro test a questo indirizzo) e la nuova MZ1500.
Poco fa Panasonic ha annunciato anche la nuova serie con tecnologia LCD, retroilluminazione con mini LED, local dimming e Quantum Dots. La serie è rappresentata dai modeli MX950 disponibili nei formati da 55, 65 pollici, mentre il modello MX940 nella variante da 43 pollici è solo con Local Dimming. Niente FALD invece per i modelli MX800 disponibili nei formati da 43, 50, 55, 65 e 85 pollici. Seguono poi i modelli serie MX700 e MX710 nei formati da 43, 50, 55 e 65 pollici.
La serie TV OLED MZ800 e la serie LED MX710/700 sono in arrivo nel mese di giugno. Le serie TV OLED MZ2000 e MZ1500 sono in arrivo a partire dal mese di settembre. Le serie LED MX950/940 e MX800 (ottobre) saranno disponibili a partire da ottobre.
... articolo in aggiornamento
Commenti (41)
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Che l'uso di quantum dot , in questo caso, per convertire e non per filtrare, abbiano portato ad un netto miglioramento visivo in termini di colore lo sanno praticamente tutti.
Mi stupisco di come si tenti di negare l'evidenza. Tra l'altro la stessa Panasonic, lo si legge in questo thread, offrirà Lcd con ausilio di quantum dot ( in attesa di comprare da Samsung i pannelli Oled)
Ciò detto chiudo perché mi relaziono con i forumer solo a patto che sussistano certe condizioni imprescindibili. -
Stai confondendo le cose visto che l'utilizzo dei quantum dot nei pannelli LCD ed in quelli Oled di Samsung è totalmente diverso.
Nei pannelli LCD non sono utilizzati come convertitori di colore nella matrice ma vengono utilizzati per convertire la luce della retroilluminazione da blu in bianco in maniera uniforme. I colori in questo caso vengono generati dalla matrice LCD come in qualsiasi altro pannello LCD, cosa diversa nei pannelli QD-Oled dove in Qdot vengono posti sulla matrice sui subpixel che devono essere convertiti da blu a rosso e verde.
Per quel che riguarda il discorso pannelli WRGB e QD-Oled hai ragione in parte, in quanto è vero e verificabile che in determinate situazioni i pannelli QD-Oled mantengano una saturazione dei colori maggiore rispetto ai pannelli WRGB ma è pure vero che questo avviene solo dopo un determinato picco luminoso dove i pannelli WRGB spingono la luminosità del subpixel bianco per aumentare la luminosità totale che senza questo subpixel non raggiungerebbero. Questo però avviene su zone dell'immagine dove si va oltre gli 800 nits circa, al di sotto i due pannelli hanno le stesse prestazioni. Visto il valore in gioco è chiaro ad esempio che in SDR le due tecnologie hanno le stesse prestazioni (ovviamente se i tv sono calibrati). -
Nel post sopra ho espressamente scritto della distinzione tra conversione e filtro.
In entrambi i casi però ci sono dei benefici nell'impiego dei quantum dot.
E le immagini spettrali della luce dimostrano la maggiore purezza dei colori primari, a prescindere da Sdr o Hdr e dai nits.
Il problema del Wrgb è che ha una luce bianca ( di per sé non fortissima perché soggetta a deterioramento) che viene in più tappata dai filtri. La luminanza del bianco è buona, quella dei colori primari decisamente meno ( vedasi dati Rtings). -
Il bianco piu puro dovresti spiegarmi tecnicamente cos'è poichè nei miei studi di colorimetria non l'ho mai sentito. Il bianco è un colore come gli altri e come gli altri viene definito dalla temperatura di colore che si esprime in gradi Kelvin. Il bianco calibrato è una luce a 6500° K. Se non è questa temperatura non è bianco calibrato. Se non è puro significa che ha una dominante di uno dei tre colori fondamentali ma a quel punto non può essere 6500° K quindi non è impuro, semplicemente non è bianco.
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State 'bboooooni....
Confermo che in SDR, al buio e con luminanza di picco fino a 150 NIT, le differenze tra OLED WRGB e QD-OLED rischiano di essere invisibili, a meno di errori come la gestione del gamma, delle saturazioni sulle basse luci e la richezza di sfumature (vero Samsung?).
Con materiale HDR il discorso cambia. Per clipping a 1.000 NIT, come sapete i colori più saturi dovrebbero avere un livello di luminanza che non può essere raggiunto dagli OLED WRGB perché il picco di luminanza lo raggiungono soprattutto con il sub-pixel bianco e quindi i sub-pixel con i colori primari poi non bastano per le tinte a saturazione massima.
Al contrario, i QD-OLED non hanno il sub-pixel bianco, hanno solo sub-pixel RGB e non hanno limiti nella luminanza dei colori più saturi, intesa come relazione tra il picco del bianco e quello dei colori più saturi. Quindi da questo punto di vista la tecnologia QD-OLED è in vantaggio, come quella LCD, del resto.
La realtà dei fatti però rischia di rimpicciolire il divario per due motivi. Da un lato il nostro 'gamma' che 'comprime'le differenze di luminanza realmente percepita. Per essere chiari, le differenze percettive tra un bianco da 100 NIT e un altro bianco da 50 NIT non sono del 50% ma più vicine al 20%. Per l'altro motivo basta una domanda: ma quanti sono poi quei colori super-saturi e super luminosi nei contenuti cinema per cui c'è veramente bisogno di LCD e QD-OLED?
In buona sostanza, le differenze più importanti tra i TV, anche con lo stesso pannello, rischiano di essere ben altre...
Altro importante elemento: i nuovi OLDE WRGB con MLA come il G3 di LG ed MZ2000 di Panasonic, hanno si un picco del bianco vicino a 1.500 NIT ma anche la luminanza dei colori saturi sale di conseguenza... Quindi quando dovranno riprodurre contenuti con cap a 1.000 NIT, il divario della luminanza dei colori più saturi con i QD-OLED sarà ancora più ridotto, ovvero quasi annullato.
Tornando a bomba sulle dichiarazioni del marketing Panasonic, in effetti siamo abituati a dichiarazioni ben 'peggiori'. Il ragionamento di Anger.Miki non fa una piega perché le quote di mercato di LG sono ben superiori rispetto a quelle di Panasonic, anche soltanto in Europa. E anche tra i professionisti che si occupano di post-produzione video e che non possono permettersi un monitor da 30k euro e oltre - e ne conosco qualcuno pure io - ci sono più LG che Panasonic, almeno secondo la mia esperienza, perché gli LG costano meno e non perché vadano meglio.
Quello a cui mi piacerebbe rispondere e che la stragrande maggioranza di 'colleghi' sembra avere già la risposta in tasca, è se è vero che un LG G3 e un Panasonic MZ2000 sono identici oppure se ci sono differenze, dove sono e soprattutto quanto sono diversi. Vorrei rispondere ovviamente alle stesse domande sulle differenze tra un LG C2 e di un Panasonic LZ1500. Ovviamente sto semplificando perché le stesse domande possono essere fatte per tutti gli altri, quindi per Sony, Philips, Samsung e compagnia.
Fino ad oggi, per mia esperienza personale, gli OLED WRGB Panasonic sono quelli che vanno meglio di tutti out-of-the-box e in cui spesso non c'è neanche bisogno della calibrazione. Lgi OLED Panasonic non possono caricare una 3D LUT come i prodotti di LG ma spesso non serve. E poi siamo davvero certi che non ci sia altro da misurare che possa portare alla luce qualche elemento distintivo tra i vari prodotti?
Emidio -
Grazie Emidio per i chiarimenti.
Sarebbe bello vedere un confronto tra i nuovi G3, MZ2000 e S95C. Spero che i produttori te li mettano a disposizione per un test. -
Brevemente posso dirtele io, così rispondo anche a Ryusei che mi domanda perché ho rinunciato al Dolby Vision. Premesso che il mio primo intervento non intendeva certo dire che LG vende più di questo o quel marchio ma, più semplicemente, perculare la solita sparata del markettaro di turno (che stranamente stavolta è quello di Panasonic e questo mi sconvolge un po'). Detto ciò e dopo una settimana di visione di S95C e un mese di G3, passiamo al sodo:
- Cosa ha il G3 più del S95C (ma anche di tutti gli altri marchi) per un videofilo col vizio della calibrazione? Le possibilità. A parte il discorso LUT che ormai conosciamo bene, quantomeno sappiamo che esistono, con un OLED LG puoi mettere le mani su tutto. Dal file di configurazione Dolby Vision (che migliora molto la resa cromatica e l'aderenza allo standard ST.2084), al picco di luminanza e punto di roll-off HDR. Ciò porta a notevoli vantaggi in termini di accuratezza e visione in ambienti illuminati. Con un LG posso modificare il tone mapping modellandolo sulle mie esigenze, basterà impostare un picco di luminanza più basso e avere immagini HDR più chiare lungo tutta la curva PQ-EOTF (a parte il picco, ovviamente) in modo da migliorarne la resa in stanza illuminata. Poi, secondo me, null'altro. Una cosa che, finora, non ho sentito dire a nessun recensore è che il pannello QD-OLED ha una visione molto più vicina al plasma di quanto lo sia mai stato un pannello WOLED. Parliamo di naturalezza e profondità/tridimensionalità dell'immagine che non ha nulla a che fare con la definizione percepita o con il rapporto di contrasto (considerato anche che il G3 ne ha leggermente di più rispetto al S95C. A parità di livello del nero, il G3 ha un picco minimo di 1380 cd/m^2 contro i 1340 del Samsung). Le immagini su un pannello QD-OLED sono più morbide, naturali e tridimensionali rispetto ad un pannello LG anche MLA (nonostante la definizione percepita sia decisamente superiore su quest'ultimo) e questa sensazione l'ho avuta anche per il brevissimo periodo in cui ho avuto S95B, ma non ne ho mai fatto parola perché non ho avuto il tempo di supportare quella sensazione con verifiche adeguate. Vi ricordate la guerra plasma vs LCD dove i primi, a ragione, sostenevano che la loro era una visione più cinematografica e profonda, mentre gli altri godevano delle loro immagini più razor (le definivano così :dohma piatta (aggiungo io)? Ma a cosa è dovuto ciò? Io credo sia una combinazione di fattori, non ultimo il fatto che il QD-OLED usi una struttura RGB (sistema additivo, ossia R+G+B = W) contro il WRGB di LG che utilizza quasi sempre il subpixel bianco per sostituire uno dei tre primari nella composizione di un colore e ciò, secondo me, ha effetto sulla nostra percezione. Ma questo vorrei approfondirlo con Emidio che conosce l'occhio umano nettamente e incolmabilmente meglio di me. Questa naturale profondità (sintetizzo così il concetto appena espresso) è visibile sempre, anche in SDR che è ancora più godibile e, in questo, do ragione ad Acutus. Anche i canali TV, secondo me, si vedono meglio su S95C che su G3 (nonostante il migliore upscaling e la diagonale inferiore del mio G3) che, come i precedenti pannelli LG, soffre di effetto scalettato; ad ulteriore conferma che con i test ci fai poco se non li accompagni alla visione di contenuti reali. Tutto il resto (copertura del gamut, volume colore e picco di luminanza) passa in secondo piano e sapete benissimo chi è. Il Dolby Vision, per me, non aggiunge nulla di positivo e cinematografico alla visione di un contenuto, anzi! Lo considero un effetto speciale (applicato ad un color grading effettuato in HDR10) che ha mercato ma che non è implementato benissimo OOTB dai vari produttori. Non lo dico da oggi perché ho cambiato marca e devo tirare l'acqua al mio mulino (anche perché chi mi conosce sa che 25 anni fa giurai che non avrei comprato mai più nulla marchiato Samsung :asd
; se cercate tra i miei interventi passati, più di una volta ho espresso la mia opinione su DV.
- Sì vabbè ma chi se ne frega di quello che vede un esaurito come te, dicci come stanno le cose per un utente normale che ha un buon portafoglio e pretende il top a 360 gradi!:
Visione contenuti cinematografici e serie TV: tra l'accuratezza OOTB Panasonic, la grande versatilità LG (che comunque OOTB non è affatto male, anzi!), la naturale profondità di Samsung e il controllo elettronico di Sony, si cade sempre in piedi. Io, che non amo la sovra-elaborazione e la tassa sul marchio di Sony, oggi (ri)comprerei S95C o S90C (chi se ne frega del picco!). Altrimenti, in base al budget, i vari modelli di Panasonic (finché dura) o LG che sono certamente più user-friendly.
Visione canali TV: S95C/S90C, ma poi chi la guarda più la TV?!?
Per il gaming: io non gioco su TV ma lo scettro è conteso tra LG o Samsung, con gli altri che stanno recuperando. -
Grazie per l’interessante disamina, mi verrebbe da dire che non avendo mai avuto Panasonic forse non sai bene che i loro woled sono più “filmici” degli altri in giro (non lo dico solo io ovviamente altrimenti non lo avrei mai scritto), ma è altrettanto vero che io non ho mai visto un tuo LG settato ad hoc dalle tue sapienti mani e dalla tua attrezzatura fotonica..
Riguardo al Dolby vision non concordo perché se è vero che a volte per lo streaming è messo quasi solo per far venire il simbolo sullo schermo e far contenta la gente in tanti casi aggiunge eccome valore alla visione, specialmente sui dischi 4k! Comunque ovviamente ciascuno ha i propri parametri e fa le scelte di conseguenza, per me è impensabile su tv top non averlo.. ma a parte questo la cosa che volevo capire meglio è quando parli di sovra elaborazione Sony intendi che non è disattivabile? E poco prima riferendoti alla naturale profondità intendi solo Samsung o vale anche per Sony?
Grazie -
Originariamente inviato da: Anger.Miki;5244064.....Vi ricordate la guerra plasma vs LCD dove i primi, a ragione, sostenevano che la loro era una visione più cinematografica e profonda, mentre gli altri godevano delle loro immagini più razor (le definivano così ) ma piatta (aggiungo io)? Ma a cosa è dovuto ciò? Io credo sia una combinazione di fattori, non ultimo il fatto che il QD-OLED usi una struttura RGB (sistema additivo, ossia R+G+B = W) contro il WRGB di LG che utilizza quasi sempre il subpixel bianco per sostituire uno dei tre primari nella composizione di un colore e ciò, secondo me, ha effetto sulla nostra percezione......[CUT]
Io credo, ma non ho conferme di ciò, che questo non dipenda dal subpixel bianco, ma dalla disposizione dei subpixel sul pannello che negli WRGB è in linea mentre nei QD-Oled è a delta, questo secondo me da la sensazione meno razor. -
Non so, ma sul discorso morbidezza dell'immagine credo sia solo questione di eccesso di elaborazione della stessa da parte di LG che è andata appresso a Sony, vincitrice degli ultimi shoot-out di VE. Evento a cui LG sembra tenere molto. Il discorso sub-pixel bianco, invece, lo lego più alla minore profondità d'immagine dei pannelli WRGB; poi magari è solo una mia impressione. Comunque, per me è stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio.