lost bob ha detto:
questo è quello che c'è scritto sul manuale del mio ampli
E questo è quanto veniva dato per scontato al tempo in cui esistevano solo le valvole ed era, pertanto, cosa normale utilizzarle, non perchè era di moda o perchè era più facile far pagare di più un ampli sole perchè "a valvole", magari semplicemente realizzato secondo uno dei classici schemi che circolano da oltre 40 anni.
Con la rinata moda delle valvole sono comparsi come funghi decine e decine di costruttori, mi viene sempre da chiedermi dove sono stati in tutti questi anni, se sapevano realizzare le meraviglie che pubblicizzano, citando magari cose tutto sommato normali come il non plus ultra,.
Ad esempio "la realizzazione del circuito in aria".
Dovessi costruire ora un ampli a valvole, dopo averne realizzati e riparati tantissimi all'epoca, penso che farei esattamente la stessa cosa, perchè è il modo più naturale per tale tipo di circuiti: tutti i componenti di una valvola vengono montati direttamente sullo zoccolo e si uniscono tra loro o vanno ad una torretta posta al centro dello zoccolo o a poche basette di ancoraggio poste strategicamente, idem altri banali trucchetti; sono semplicemente sistemi collaudati ed usati da sempre, non hanno nulla di esoterico, anche qualsiasi vecchia radio dell'epoca era realizzata in tal modo.
Non c'è nulla di magico nel realizzare "un circuito in aria", ma se viene scritto ora sembra che in questo modo si riescano ad ottenere risultati altrimenti inarrivabili.
Per venire all'argomento, come ho già scritto, l'ideale sarebbe progettare un circuito per un esatto tipo di valvola, scegliendone accuratamente il punto di lavoro in base alle sue curve caratteristiche, se cambiano tali curve dovrebbe cambiare, magari di poco ma comunque cambiare, anche il circuito, quanto meno qualche valore.
E' giusto quanto scrive Lost Bob, ma questo vale solo per il mondo tecnico, nel mondo esoterico esistono tutte altre leggi e regole che prescindono da quelle fisiche.
Ciao