Un altro motivo, più personale direi, per odiare la SIAE...

Luciano Merighi

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Premessa: non sto mettendo in dubbio il sacrosanto diritto d'autore!

Finora, odiavo la siae sostanzialmente per l'equo compenso preteso a prescindere su qualsiasi memoria di massa.
Per me, che pago ogni cosa che scarico, è una cosa molto fastidiosa.

Recentemente mia moglie ha avuto a che fare con l'organizzazione di uno spettacolo di beneficenza per conto di una ONLUS. La siae ha dato il peggio di se, non vi dirò l'elenco interminabile di assurdi adempimenti burocratici, la marea di moduli da compilare e documenti da fornire, il tempo perso in sede, gli impiegati sgarbati incapaci di dare informazioni certe e dulcis in fundo hanno preteso anticipato il massimo compenso, riservandosi di restituire l'eccesso in funzione delle offerte raccolte.
Avevo un ricordo del borderò da compilare dopo i concerti ma in caso di spettacolo per raccolta fondi ad offerta libera le "pippe" aumentano in modo esponenziale...

Mi chiedo veramente chi concepisca una tale farraginosità e se ci sarà qualcuno che leggerà tutti i papiri prodotti.
Ovvio che i compensi pagati vengano drenati da un simile carrozzone e che agli autori (minori) restino le briciole.

Scusate lo sfogo... ;)
 
si anch'io pagai e compilai borderò per il rinfresco... Nulla però, al confronto degli adempimenti per l'evento di beneficenza.
Sarà che molti avranno marciato su questa dicitura ma veramente si tratta di burocrazia kafkiana...

Aggiornamento: hanno rimborsato 35 euri dei 150 anticipati cash... Questo purtroppo significa anche che l'incasso è stato basso e l'evento purtroppo è andato in perdita... In caso di introito maggiore, si sarebbero dovuti versare extra contributi a percentuale su scaglioni di incasso. In pratica il contributo siae avrebbe comunque avuto un peso preponderante sulle spese, impedendo di fatto di raccogliere fondi in quantità significativa.
Considerando che si è trattato di cabaret non professionale, con l'uso di "tre brani tre", il tutto è stato decisamente esoso...

Probabilmente sarebbe convenuto non registrarlo come evento benefico ad offerta libera ma come evento a pagamento con relativi biglietti emessi. Avrebbero richiesto meno scartoffie e il balzello sarebbe stato minore.
 
o forse era meglio mettere musica di Verdi, che è morto da più di 70 anni. 1901. I diritti d'autore durano per 70 anni dopo la morte.
una vergogna, durano più dei brevetti sulle medicine..
 
il problema è che gli incaricati siae girano parecchio e arrivano nei posti più impensati. L'ammontare per questo tipo di eventi sembra sia comunque indipendente dai brani inseriti, probabilmente sarebbe cambiato l'autore destinatario delle briciole... Non credo che percepirà molto dei 135 euri versati. Con Verdi probabilmente sarebbero finiti tutti in cavalleria...
 
A tal proposito voglio nuovamente ricordare ciò che accadde in occasone dell'organizzazione del Concerto di Genova dello scorso autunno che servì per raccogliere fondi da devolvere agli alluvionati di quelle zone: Grillo e numerosi cantautori decisero di devolvere l'intero incasso in benificenza chiedendo alla SIAE di fare altrettanto...; la risposta ovviamente fu negativa e quindi si delineò uno scenario bizzarro: i cantautori dovettero pagare la SIAE per cantare gratuitamente le loro canzoni! Considerando che l'organizzazione di quel Concerto era d'accordo anche con gli autori dei testi e compositori delle musiche, qualcuno vuole spiegarmi dal punto di vista etico a che serve l'esistenza della SIAE? Di fronte a questi episodi pazzeschi e facile concludere che è un'associazione nata unicamente con scopo di lucro e assolutamente non per salvaguardare i diritti degli autori (in questo caso calpestati dalla SIAE stessa)!
 
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