... 310 collegate a un NAD 388 ... non hanno quei bassi stretti e compressi delle dali di fascia economica...
Quella che descrivi è la naturale differenza tra una cassa tre vie di grandi dimensioni ed una piccola cassa a due vie che di norma si utilizzerà con un sub esterno.
In una pecedente discussione ho linkato un articolo su "cosa cercare di percepire" nell' ascolto di una cassa acustica per capirne il livello di qualità.
Senza cercare di riassumerlo vorrei evidenziare come nella analisi ti fermi ad un unico requisito, la risposta in frequenza.
Dando per scontato il primo requisito mancante (assenza di distorsione) resta fuori il requisito della
ricostruzione della scena sonora.
Insomma sedendoti davanti alle casse e chiudendo gli occhi devi vedere gli artisti (con le piccole formazioni jazz acustico è piuttosto facile) disposti davanti a te come se il palcoscenico fosse nella tua stanza.
Sono certo che se riascoltassi le Dali in quest' ottica ti darebbero una maggior soddisfazione di quanta te ne hanno dato in passato, probabilmente erano inadatte al genere musicale che preferisci, per apprezzare il quale - sempre con le Dali - avresti potuto aggiungere un subwoofer, che, se ben tarato, non sostituisce la cassa nell' emettere note bass ma
completa la gamma bassa della cassa al di sotto della frequenza minima che questa riesce a riprodurre.
Indubbiamente l'uso di casse a 3 vie di grandi dimensioni come le DJ è stato per decenni l' unica soluzione a questo problema ma se proprio si vuole dare un peso alla qualità delle DJ andrebbero confrontate con casse hi-fi
con o stesso schema costruttivo.
Di per sé il fatto che riescano a tirar fuori note più basse di piccole bookshelf è un dato scontato
che non ci dice nulla sulla qualità intrinseca di queste casse.