Bella idea questo progetto
Proverò a chiarirti un po' le idee sul discorso watt.
Dunque...nel mondo degli altoparlanti con i watt in linea di massima si esprime la massima potenza del segnale che l'altoparlante può supportare prima di rompersi.
Quindi ci saranno woofer che supportano ad esempio 40-60-100 watt e via continuando. Stesso discorso per i tweeter.
Da cosa è data questa capacità di supportare determinati watt? Da alcune caratteristiche dell'altoparlante.
Per esempio nei woofer uno di questi parametri è la "cedevolezza" indicata dalla sigla "cms" (cerca "parametri thiele e small" su google per cominciare a capire

)
Più questa cedevolezza è bassa, più sarà duro (da muovere) l'altoparlante (e gli altoparlanti per produrre suoni devono muoversi

), quindi più forte potrà suonare prima di rompersi o distorcere. (Ho semplificato un po', ma almeno mi sembra comprensibile)
Un altro parametro è l'escursione massima (indicata dalla sigla "xmax" e si misura in mm o cm) che l'altoparlante è in grado di sostenere. Più capacità avrà di escursione più watt potrà sopportare.
Per quanto riguarda "la divisone" di questi watt. Non è proprio da questo concetto che va affrontato il problema.
Cerco di spiegarmi:
Prendiamo un tweeter ed un woofer (o midwoofer che sia) e cerchiamo di accoppiarli.
Quando scegliamo degli altoparlanti, oltre che magari andare su un modello conosciuto o su una casa che fa buoni prodotti, giusto per essere sicuri che sia un buon prodotto e che la base di partenza sia buona, dobbiamo cercare appunto di accoppiarli. Nel caso di un 2 vie la situazione è già più facile di un 3 vie ad esempio.
Uno dei principali parametri da tenere in considerazione quando vogliamo accoppiare 2 altoparlanti è la loro sensibilità che solitamente si indica con i db che sono in grado di produrre a 1m di distanza con 1 watt applicato. Oppure con 2,83v. Questo ci fa capire quanto forte suona in partenza diciamo un altoparlante. Se quindi riusciamo a trovare degli altoparlanti con una sensibilità vicina fra loro è una buona base di partenza, perché significa che non dovremo fare salti mortali per allinearli (tradotto, per far si che uno non suoni molto più forte, o viceversa più piano dell'altro)
Trovati questi 2 ipotetici altoparlanti di discreta qualità magari (considerata la cifra) e con una sensibilità non troppo differente fra loro, dovremo cominciare a progettare il crossover. Il crossover non è altro che un insieme di induttanze, condensatori e resistenze che collegati in un certo modo ti permettono di suddividere la banda di frequenze che dovranno andare ai 2 altoparlanti.
Senza un crossover ad esempio arriverebbero anche i bassi al tweeter e si distruggerebbe in men che non si dica.
Quindi, tornando al discorso di prima, i watt non vanno suddvisi, sarà lo stesso segnale, la musica a fare questa "suddivisione" in modo naturale. Vanno invece divise le frequenze. Cerco di spiegarmi meglio:
Se tu ad un tweeter che supporta max 100watt mandi un segnale a 10 khz (una frequenza abbastanza alta) ad anche solo 30watt. Ottieni 2 cose: Al tweeter gli fai il solletico, tu invece ti spacchi i timpani (perché quelle frequenze per l'orecchio umano sono piuttosto fastidiose).
Se invece, sempre allo stesso tweeter mandi soli 5 watt a 100hz (frequenza abbastanza bassa) tu non sentirai niente, ma probabilmente avrai bruciato il tweeter (perché non è progettato per lavorare a quelle frequenze, quindi bastano pochi watt per rovinarlo).
Anche qua ho semplificato, ma a grandi linee è così
Quindi non sono i watt da soli ad essere un problema da considerare. Lo è invece il modo in cui suddividi le frequenze (che indirettamente coinvolge il modo in cui questi watt arrivano agli altoparlanti). Quindi il crossover va progettato, oltre che come ti dicevo prima, anche in funzione delle caratteristiche degli altoparlanti. Diciamo che i 2 aspetti hanno circa lo stesso peso.
Più tardi ti posto qualche link che a me è stato molto utile, spero intanto di averti aiutato un po'.
Darò anche un'occhiata a quali altoparlanti si potrebbero trovare per quel prezzo
