La nitidezza dell’immagine dipende da tantissimi elementi, e ogni giorno viene inventata una nuova tecnologia per migliorare questo aspetto dell’immagine. I parametri più importanti sono la risoluzione del pannello, il suo tempo di risposta e il tipo di circuito elettronico che lo controlla. La risoluzione del pannello è il numero di pixel che compongono la matrice dello schermo, e in questo aspetto c’è normalmente grande differenza tra gli schermi al plasma e quelli Lcd. Quasi tutti gli schermi al plasma hanno una risoluzione bassa, pari nella maggior parte dei casi a 852x480 pixel. Questo valore è inferiore alla risoluzione del segnale della televisione (anche quella digitale terrestre), ma confrontando l’immagine del pannello con quella di un televisore di qualità standard la carenza non si nota, poiché i tubi catodici vecchi e a basso costo hanno una risoluzione effettiva ancora più bassa. Molti schermi Lcd di buona qualità hanno invece una risoluzione uguale o superiore a 1.280x720 pixel, sono cioè schermi ad alta definizione (Hd, High Definition). La differenza nella nitidezza dell’immagine rispetto ai pannelli al plasma può essere già visibile confrontando le immagini di un Dvd; ma è abissale se il pannello viene collegato a una sorgente digitale ad alta definizione come un Pc Media Center. I pannelli Lcd hanno però un problema: il tempo di risposta. Quando un pixel deve cambiare colore per seguire un oggetto in movimento sullo schermo, il pannello Lcd non reagisce immediatamente al comando della scheda elettronica. L’effetto visibile è una scia o tremolio che segue gli oggetti in movimento offuscando la nitidezza dei loro contorni. Negli schermi più vecchi ed economici questo disturbo è molto evidente, e può essere terribilmente fastidioso quando la cinepresa fa una panoramica orizzontale oppure quando appaiono delle scritte scorrevoli. Anche i pannelli al plasma soffrono di questo problema, ma per un altro motivo: qui è la scheda elettronica che mostra i suoi limiti. Durante le panoramiche orizzontali l’immagine appare spezzata o si muove a scatti (effetto “tearing”); l’effetto è fastidioso solo nei modelli che costano meno. In quelli più innovativi il tearing è inavvertibile perché il circuito elettronico applica contromisure che mantengono i movimenti fluidi e i contorni nitidi. Il più importante di questi circuiti ha il compito di convertire la scansione interallacciata del Dvd e della Tv nella scansione progressiva richiesta dal pannello piatto. Molti schermi di alta qualità usano a questo scopo un chip Faroudja, che implementa la tecnologia DCDi (Directional Correlational Deinterlacing). Se lo schermo non ha questa caratteristica si può rimediare scegliendo un lettore Dvd con segnale di uscita progressivo, ma durante la visione della Tv bisogna comunque sfruttare il deinterallacciatore integrato nello schermo. In definitiva, quando confrontiamo la qualità dell’immagine di un pannello piatto è importante farlo anche con immagini in movimento rapido: la differenza di nitidezza rispetto alle immagini ferme può essere veramente incredibile, soprattutto nei modelli meno costosi! ciaooooooooooooo!