La mia esperienza con il condizionatore di rete

aristoweb

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Oggi ho installato il mio nuovo acquisto.

Un condizionatore di rete Furman Elite-16 PF Ei.

Ho connesso il mio Naim Supernait 2 ai connettori ad alta potenza (il Furman ha all'interno un grosso condensatore per fornire potenza residua ad eventuali picchi necessari fino ad 80A).

L'alimentatore supplementare del Naim Supernait 2 HiCap e quello dedicato del Dac Naim (Naim XPS) alle altre 2 prese disponibili ad alta potenza.

Il lettore CD e il DAC alle prese per il cd e il preamplificatore (sono disponibili altre 4 prese di questo genere).

Il tutto connesso con i cavi di alimentazione Naim Powerline.

Il suono non è corretto.

Non tanto per la dinamica che sembra essere rimasta la stessa (lo spunto dell'amplificatore) ma per la timbrica della musica.

Le alte frequenze sembrano attenuate e i transienti decrementati.

Il suono sembra attutito.

Il condizionatore di rete dovrebbe migliorare il suono ma al momento sembra l'abbia peggiorato!

Probabilmente è necessario un minimo di rodaggio?

O è meglio pensare a restituire il condizionatore?
 
Potrtebbe essere un fattore di rodaggio, ma non ci credo molto.

E' risaputo, specie se i condizionatori non sono all'altezza, che sono più i malefici che i benefici che possono apportare, così come qualunque ciabatta.

Quindi, se non ti convince, lascia proprio stare e riportala indietro.

Se non va non va.
 
Oggi ho riprovato il condizionatore dopo un giorno lasciato acceso in rodaggio (senza carico) ma il suono era identico a ieri.

Il condizionatore che ho acquistato (che costa sui 1000 euro) è quotato per gestire dai 16A (quindi 3520 VA) fino a picchi di 55 A (quindi 12.100 VA).

http://www.furmansound.com/product.php?div=04&id=ELITE-16PFEi

Il Naim Supernait 2 è un integrato (eccezionale) di potenza 80w per canale su 8 ohm.

Non credo quindi sia problema di limitata erogazione del condizionatore.

O sbaglio?
 
Eccomi di nuovo oggi a riprovare, stavolta ho collegato soltanto cd player, dac, alimentatore esterno del dac, alimentatore esterno dell'amplificatore (per la parte preamplificatore, trattasi di un Naim HiCap che alimenta la parte preamplificatore dell'integrato Naim Supernait 2).

Ebbene, provando e riprovando ad ascoltare il pezzo degli Eagles "Hotel California" ho notato che con il Furman collegato si sente meglio, a livello di profondità di scena, immagine stereo e separazione, impattando praticamente in modo nullo sulla dinamica.

Provando però a collegare alla presa ad "alta corrente" del Furman l'integrato Supernait (il cui alimentatore interno alimenta la sezione finale dell'integrato) si riscontrano i problemi che ho detto sopra, ovvero il suono diminuisce in dinamica, sembra ovattato e taglia le alte frequenze.

Ho acquistato il Furman proprio perché dotato di una sezione "serbatoio" per l'alta corrente (grosso condensatore interno) e quindi non collegando proprio l'amplificatore mi sento ovviamente non soddisfatto.

Bhè sono quindi arrivato alla conclusione che il Furman funziona solo per le sorgenti digitali e il preamplificatore ma collegando il pregiato integrato Naim vado ad avere problemi.

Quindi ho chiesto a Videosell di concedermi un reso ma, per non crear loro problemi, ho chiesto di acquistare sempre presso di loro il subwoofer SVS SB13-ULTRA e pagare la differenza di prezzo in più, poiché dovevo fare un upgrade anche del subwoofer (attualmente ho un B&W 610) visto che la sala dove ho l'impianto è grandicella.

Non voglio però ritenere chiuso l'argomento "condizionatori di rete" perché ci voglio ancora credere (e ci credo già sulle sorgenti digitali e preamplificatore perché ho sentito dei miglioramenti) e proverò ancora a selezionare un modello di condizionatore di rete di buona fascia, provando ad attingere dal catalogo della PS AUDIO (da una email inviata direttamente a Naim mi hanno risposto che gli unici condizionatori di rete che loro conoscono per non influire sul suono sono i Ps Audio).

E' interessante condividere questa esperienza con tutti voi e i vostri commenti mi sono stati molto utili, grazie.
 
Secondo me, per l'alimentazione dei finali, a meno di rete molto disturbata, il condizionatore potrebbe, almeno in teoria, essere deleterio.
Questo in caso di ascolto a volumi molto alti con richieste di correnti particolarmente elevate anche se "solo" di picco.
Sarebbe interessante sapere come è collegato questo condensatore all'interno del condizionatore in quanto, in corrente alternata, un condensatore in parallelo al carico rifasa la componente induttiva del carico ma difficilmente avrà la funzione che ha in corrente continua di fare da riserva d'energia nei picchi.
Ciao, Enzo
 
Secondo me, per l'alimentazione dei finali, a meno di rete molto disturbata, il condizionatore potrebbe, almeno in teoria, essere deleterio.
Questo in caso di ascolto a volumi molto alti con richieste di correnti particolarmente elevate anche se "solo" di picco.
Sarebbe interessante sapere come è collegato questo condensatore all'interno ..........[CUT]

Il problema con il collegamento dell'amplificatore al Furman me lo da anche a volumi bassi :-(

Il Furman pubblicizza il fatto di dare in pasto all'amplificatore un'impedenza molto bassa, traduco tramite google :

"
L'essenza della i Elite-16 PF E è esclusiva tecnologia Power Factor di Furman. Per la prima volta, analogico a basso livello, ei componenti video digitali non sono modulati o distorte da estreme richieste di corrente alternata dell'amplificatore di potenza. Inoltre, l'amplificatore di potenza è alimentato altamente filtrata, estremamente alimentazione a bassa impedenza di alimentazione CA. L'Elite-16 PF E io, infatti, ha in eccesso di 4 ampere di riserva di corrente continua (oltre 55 ampere di carica di picco) per esigenze di potenza di picco più estreme. Questa tecnologia consente amplificatori e subwoofer amplificati per operare con la massima efficienza, raggiungendo livelli di prestazioni precedentemente irraggiungibili.
"
 
Aristo, anche io ho letto cose come Enzo in passato.
Tieni presente che fino a qualche decennio fa i finali non avevano nulla, altro che pulizia della rete, neanche i relè, avevano un fruscio di fondo notevole eppure alcune vecchie glorie sono capaci di dare certe sventolate ai marchioni blasonati che, lasciamo stare. :asd:

In questo mondo ci sono in giro molte "scatole magiche" che promettono monti ma in realtà non sono neanche gradini di una scalinata, se sei incappato in un prodotto che non ti soddisfa riconsegnalo, ovviamente errare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico.

Non per farti i conti in tasca ma 1000€ o più non sono bruscolini, già sei caduto nella spirale degli upgrade a pezzi (alimentiatori), cosa che secondo me porta via più soldi che benefici. Sommando il tutto ti ci veniva fuori un apparecchio di categoria superiore, invece che cercare un po' miglioramento ogni volta.

Capisco che ci si affezioni ad un marchio particolare o all'amplificatore però insomma...ma anche rimanendo all'interno di Naim: PRE + FINALE di qualità, punto. Almeno questo è il mio pensiero poi chiaramente ognuno è libero di investire i propri soldi come gli pare. :)

PS: per curiosità posso sapere che casse hai?
 
Ultima modifica:
Si certo nell'alta fedeltà ci si può ammalare di audiofilite cronica :-)

L'upgrade per quanto rigarda gli alimentatori separati ha portato benefici eccezionali.

In futuro mi riservo di ascoltare un MCIntosh o un Accuphase di alta fascia e chissà mi verrà voglia di cambiare il mio attuale impianto Naim, non so se ne varrà la pena.

Ho attualmente delle Sonus Faber Liuto Tower.
 
Promuovo i tuoi diffusori a pieni voti :D

Tra i due marchioni io voterei Acchupase, possibilmente un bel finale in classe A, budget permettendo. :p
 
Si è vero, cosa da fare se non si vuole rischiare, accontentandosi però di dare in pasto corrente quasi sicuramente sporca ed esponendosi a problemi di sovratensioni :-(

Io però ho dotato l'impianto a valle del contatore di due scaricatori di sovratensioni SPD, cercando di limitare eventuali danni da sovratensioni
 
Ultima modifica:
Anche io leggendo la tua descrizione ho avuto gli stessi dubbi di Emzo, che un condensatore faccia da serbatoio lavorando in alternata mi suona molto strano, non è quello di filtro a valle di un alimenattore in continua,saranno i miracoli di certe apparecchiature esoteriche e costose.

Certo, potrebbe esserci un sistema che raddrizza la tensione di rete e con questa si va ad alimentare un vero e prprio amplificatore di B.F. pilotato da un oscillatore a 50 Hz e che esce con tensione di 230 V., in questo modo il condensatore citato si comporterebbe come un vero e proprio condensatore di filtro, però realizzare un ampli con potenza di oltre 3 KW e tensione di uscita elevata ed a vera onda sinusoidale è un lavoretto non da poco.

Tra l'altro, a meno di abitare in zone particolari, aree industriali o vicinoi ad officine, non è che la tensione di rete sia così sporca, quanto meno i disturbi più comuni vengono già filtrati dall'alimentatore interno, per cui può anche darsi benissimo che inserendo un condizionatore di rete non si avverta alcun miglioramento, se non c'è disturbo non c'è nulla da migliorare.

Sicuramente è buona cosa proteggersi da sovratensioni e picchi improvvisi, ma per questo scopo esistono da tanto tempo le soluzioni comuni ed economiche, ma funzionanti.

Escludo che ci voglia un "rodaggio".

Ciao
 
E' inutile girarci intorno.

Quando si ha un impianto medio alto, non si può non prevenire (ed eventualmente curare) problemi alla rete elettrica.

Chi più chi meno i problemi ci sono sempre, tra alti e bassi della tensione (che alla lunga rovinano gli apparecchi), forma d'onda sinusoidale rovinata per varie cause (tra cui impianti fotovoltaici), rumori che vengono incanalati nella linea elettrica, etc.

Chi non vorrebbe dare in pasto corrente pulita perfetta alle proprie elettroniche?

Filtri e trasformatori di isolamento sono oggetti passivi che quasi sempre qualcosa al suono la tolgono, possono filtrare la corrente dai problemi ma nulla possono contro forma d'onda non perfetta e altri tipi di problemi.

E si torna a quanto detto prima : chi ha un impianto medio-alto questo lo può tollerare? No.

Stabilizzatori quello che possono fare è stabilizzare la tensione ma quasi nulla possono contro altri tipi di problemi nella corrente, come forma d'onda o rumori.

Gruppi di continuità non sono adatti, sono oggetti per mantenere in funzione gli impianti audio casalinghi quando la corrente va via o quando vi sono picchi indesiderati, probabilmente qualcosa fanno per pulirla, ma sicuramente ad esempio fanno rumore quelli seri.

Cosa fare quindi?

Sono arrivato alla conclusione che la scelta migliore è un rigeneratore di corrente appositamente studiato per applicazioni audio, questo oggetto prende in ingresso la corrente di rete, la trasforma in continua e poi la rigenera per conto suo pulita e perfetta in tutto.

Eventualmente prima del rigeneratore mettere un filtro per le sovratensioni e per il rumore (la PS Audio stessa ne vende qualcuno) per poter dare al rigeneratore già in ingresso una corrente più pulita.

Importantissimi sono i cavi di alimentazione, sia per il PS Audio stesso sia per le varie derivazioni verso le elettroniche.

Stessa filosofia citata prima : chi ha un impianto medio-alto non può rischiare di avere la corrente rovinata dopo la rigenerazione, anche per le reciproche interferenze che i vari cavi di alimentazione delle varie elettroniche hanno tra di loro.

Per questo attualmente la mia scelta è un PS Audio Power Plant Premiere usato (ne ho trovato alcuni con 200-300 ore di utilizzo).

Dopo tutto questo, stop, sedersi e godersi la musica per gli anni a venire.
 
E' inutile girarci intorno.

Quando si ha un impianto medio alto, non si può non prevenire (ed eventualmente curare) problemi alla rete elettrica.

CUT]

Il vero problema è: il fatto che la corrente sia pulita, sporca o che altro cambia veramente il suono?
L'alimentatore interno è veramente così sensibile (o malfatto a seconda dei punti di vista) da risentire delle eventuali variazioni della corrente? (variazioni oltretutto che esistono dal punto di vista contrattuale con il fornitore... non casi particolari).
Parlo da totale ignorante in campo elettrico... sia chiaro che la mia è curiosità e non polemica.
 
Se si dà corrente pulita il suono sarà notevolmente migliore, a partire dalla messa a fuoco dell'immagine sonora, della profondità, bassi più secchi, il tutto più asciutto, tutto ciò se si ha un impianto audio medio-alto.

La qualità della corrente elettrica è un parametro molto più importante di quanto possa sembrare, si pensi agli alimentatori dedicati di determinati oggetti sonori, come gli amplificatori o DAC Naim, sui forum si possono trovare esperienze che affermano assolutamente che il suono è nettamente migliore con alimentazione migliore.

E lo posso anche dire io per esperienza personale.
 
Ultima modifica:
Si può discutere su un ampli finale, nelle altre elettroniche l'alimentatore di solito è stabilizzato, pertanto le variazioni normali non influsicono sul valore della tensione di alimentazione fornita ai circuiti interni.

Molti disturbi a radiofrequenza vengono eliminati dai filtri interni o non passano comunque il trasformatore di alimentazione, solitamente il classico filtro di rete che si trova da un buon grossita di materiale elettrico è sufficiente ad eliminare quei disturbi che possono provocare qualche disturbo (click, pop, ronzii), molto prodotto hanno già incorporato questo tipo di filtro.

Ciao
 
E le distorsioni dell'onda sinusoidale e le armoniche?

Non si parla solo di stabilizzare...

I condizionatori e rigeneratori di alta fascia fanno e come la differenza su impianti di spessore e purtroppo costano :-(
 
Riporto la mia esperienza con i problemi di rete...in questo caso non sulla qualità del suono...

Come player utilizzo un HTPC, appena installato tutto bene, dopo un paio di giorni, non si accendeva più, c'era tensione alle ventole per un paio di secondi e poi si riavviava da solo, e così a ciclo continuo...

Ho pensato prima ad un problema hardware, quindi iniziato a scollegare una periferica alla volta, poi cambiato le RAM, infine visto che il problema era sempre presente (o meglio, resettando il cmos e bios ripartiva una volta ma al riavvio seguente si ripresentava il problema) ho pensato ad un difetto della scheda madre....sostituita....niente, stesso problema

Allora ho pensato ad un qualche problema di natura elettrica, sostituito l'alimentatore con uno più potente e di ottima marca......ancora nulla....abbastanza sconfortato, dopo una settimana di prove, ho installato un UPS a doppia conversione.....niente.....alla fine, disperato, ho provato al posto dell'ups uno stabilizzatore con trasformatore di isolamento della IREM.....PROBLEMA SCOMPARSO!:yeah::yeah:

Insomma, vorrei proprio sapere che schifezze entrano dalla rete che mandano in palla così un PC in maniera così strana.....certo gli alimentatori switching non "bloccano" proprio nulla:D e c'era già una ciabatta filtrata...
 
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