Il bollettino di guerra della crisi della High Tech.

Girmi

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Ne ho sentito parlare oggi su RAI 3 e sono andato a dare un occhiata.

Si tratta di TechCrunch.com, un sito che, fra le altre notizie, riporta quasi quotidianamente il numero di persone che stanno perdendo il lavoro nel mondo dell'High Tech dallo scoppio di questa crisi mondiale, dal 27 agosto.

Ad oggi sono la bellezza (si fa per dire) di 200,302 persona che sono state licenziate da varie aziende nel mondo.
Il giorno peggiore ad oggi; il 17 gennaio scorso, 34.000 impiegati di Circuit City mandati a spasso.

Impressionante :(

Ciao.
 
Impressionante,eccome.E poi,200.000 persone piu' moglie(o marito)e due figli per famiglia fanno 800.000 persone coinvolte...
 
La cosa davvero impressionante è che a fronte dei pessimi risultati conseguiti da queste aziende gli unici a non pagare siano stati i TOP Manager che, nella peggiore delle ipotesi sono usciti con liquidazioni milionarie e nella migliore delle ipotesi sono ancora lì a commentare la crisi dal flyng bride del loro yacht :rolleyes:

Mi pare insensato che l'unica soluzione della crisi di un azienda sia licenziare a tappeto: come faranno ad affrontare l'ordinaria amministrazione con meno personale?? E poi come pensano di riprendersi, una volta passata la buriana ??

Le crisi, come le guerre mondiali, hanno un unico l'effetto positivo: solitamente fanno capire la lezione e poi si riparte da basi migliori.

Mi sa tanto, però, che il mondo non ha davvero imparato ancora nulla da ques'ultima.... visto che il mondo dell'economia fa "orecchie da mercante".

Eppure la questione è incominciata qualche anno fa (vedi ENRON o, da noi, CIRIO e Parmalat) ma tutti hanno continuato a far finta di niente.....
 
Aggiungo che ho il - vago - sospetto che quest'ondata di licenziamenti.... peraltro agevolata da misure pubbliche di supporto (giustificate dalla "crisi") che la mettono a parziale carico delle collettività nazionali, sia il preludio ad una (futura ma quasi subitanea) successiva ondata di riassunzioni, ma con contratti a termine o conclusi a condizioni + vantaggiose per le aziende....

Insomma non mi stupirei se qualche multinazionale ci speculasse su.... anche se al momento non ho basi per affermarlo, diciamo che questo è solo un mio cattivo pensiero...

Detto questo, un piccolo avviso ai naviganti :D

RICORDO PREVENTIVAMENTE a tutti - siccome so dove si va a parare - che le DISCUSSIONI POLITICHE SONO VIETATE. chiunque tenti di buttarla in politica - qualsiasi parte intenda sostenere - è avvisato.
 
ARAGORN 29 ha detto:
…sia il preludio ad una (futura ma quasi subitanea) successiva ondata di riassunzioni, ma con contratti a termine o conclusi a condizioni + vantaggiose per le aziende....
No, questo non lo credo.
Per questo tipo di aziende, mandare a casa del personale altamente qualificato, come gran parte delle migliaia di persone di cui si parla, significa mettere a rischio gran parte del proprio know-how.
È vero che ci sono nei contratti di questo tipo di persone clausole che vietano di divulgare ciò che sanno o addirittura di non poter ricoprire,nelle aziende concorrenti ove fossero assunti, ruoli tali da richiedere le stesse mansioni svolte precedentemente.
Ma voglio anche vedere se in un questo momento c'è qualche Governo in giro per il mondo che sia in grado di avvallare tali norme a scapito di possibili reimpieghi.
Quindi il gioco non varrebbe la candela dato che niente assicura che un ingegnere licenziato da una azienda aspetti che questa la richiami senza cercare prima un altro posto.

…le DISCUSSIONI POLITICHE SONO VIETATE
Sono d'accordo, ma sarebbe anche ora che qualcuno spieghi per bene cosa si intende per "politica", dato che il divieto scattò in realtà per problemi ideologici in tempi di elezioni, mentre in questo anno che verrà sarà inevitabile commentare le misure economiche e finanziare che si dovranno per forza prendere e con le ideologie hanno ben poco a che fare.

Quindi a titolo di esempio: le annunciate misure restrittive sulle norme finaziarie annunciate da Obama e che di fatto sancirebbero la fine della deregulation Reganiana, che a detta di molti economisti è la causa di questo far west finanziario che ha portato le conseguenze che tutti vediamo. sono un fatto politico, economico, finanziario o sociale?


Ciao.
 
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