Molti considerano
Alexander Nevsky un grandissimo film della storia del cinema, eppure fu prodotto in piena era stalinista e con contenuti con una chiara valenza politica.
Dire quindi che un film veicola dei valori o delle idee, che eventualmente non condividiamo, non vuole affatto dire che sia un brutto film, perché l’ analisi dei valori portati da un' opera d'arte o, comunque dell' ingegno e della comunicazione, è parte della analisi dell' opera stessa, attribuirle un significato non significa affatto volerla sminuire, anzi può essere un modo per esaltarla.
Quindi non credo che l' inserimento di anacronismi mondialisti o di modelli femministi in un film commerciale sia qualcosa da nascondere allo spettatore, così come non lo sarebbe per altri valori, ad esempio quello dell' identità nazionale e dell' opposizione all' invasore in Alexander Nevsky.
E' anche evidente che per tentare l' analisi valoriale di un' opera occorre inserirla in un contesto culturale, in una corrente di pensiero, collegarla con altre opere ecc ecc Perché è dal contesto che si capisce se si sta proponendo un modello comportamentale o solo facendo della fiction. E nel contesto culturale mi sembra evidente che i temi femministi sono appannaggio della componente mondialista della cultura, ed anche questa non è una cosa che occorre "rimuovere", direi anzi che chi in quelle idee si riconosce ne possa essere giustamente orgoglioso.
Vorrei concludere confrontando Enola Holmes con l'altra piccola guerriera uscita sugli schermi in queste ultime settimane, la "disneyana" Mulan.
Sono entrambe accomunate dal talento guerriero anche se una l'ha coltivato in segreto, l'altra con il sostegno della madre. Ciononostante Mulan, rispettando la tradizione cinese e credo anche la legenda originale, alla fine sceglie la famiglia come valore insostituibile, mentre la sua lotta è nei confronti di un invasore, a sostegno dell' Imperatore e quindi di una identità nazionale "forte" (un po’ come Alexander Nevsky, ma è solo un caso che li abbia citati entrambi).
Enola Holmes invece, che della famiglia è stata vittima potenziale, sceglie, sulle orme della madre, l'indipendenza e c'é da credere che, al momento giusto, come già la madre
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| potrà decidere che scegliere la clandestinità e la lotta politica giustifichi l' abbandono di una figlia sedicenne, sia pure dopo averla ampiamente istruita ed addestrata nell' arte della sopravvivenza. |
Il che, sia ben chiaro, non mi fa propendere a simpatie per Mulan rispetto ad Enola, percepisco anzi Mulan come un po'
aliena perché ormai una certa visione del mondo, ruolo femminile compreso, l'abbiamo tutti introiettata, nessuno escluso.
Un po' come Sherlock di tutto ciò sono un mero spettatore, di questi personaggi confronto i ltalenti ed i comportamenti, cerco di capire che modello di mondo sottintendono. Però, non ho figlie da educare, i miei "figli" sono i giovani tutti delle nuove generazioni - i "vostri" figli, se ne avete.
E, riprendendo una celebre battuta, questi ragazzi/e virtualmente mi piacerebbe incontrare un giorno in un luogo panoramico, da cui si possa vedere gran parte del mondo, mostrarglielo dire: "Un giorno tutto questo saranno c*zzi vostri".
Enola e Mulan comprese.
