Nordata, hai assolutamente ragione... seppur le basi scientifiche le ho, quello che non mi torna è l'effetto che faccia. La mia paura è che il processore audio per compensare tali distanze attenui o modifichi il suono in modo dequalificante.
Anche perchè io sono daccordo con te, però come prendiamo la sovrapposizione degli effetti delle onde primarie dovremmo anche considerare riflessioni, rifrazioni, onde stazionarie e allo stesso modo i picchi e le valli dell'onda sinusoidale semplice si ripetono a distanze tali, soprattutto ad alta frequenza, per cui anche il semplice spostare la testa o il divano implicherebbe variabili non quantificabili o considerabili nel problema sperimentale in gioco, ma il cui effetto è di fatto assolutamente rilevante.
Premetto che stiamo parlando di un salotto, senza alcun trattamento acustico, con colonne, porte in vetro, una scala, 3 finestroni, 2 finestre, mobili e divani... sui quali l'ascolto o la visione avviene spesso in modo discinto

o coricato.
Eppure... eppure il suono è nitidamente più vivido impostando i ritardi al minimo valore, almeno dei frontali e aggiungo di più... ma debbo approfondire la questione in modo più scientifico e meno randomico, riducendo le variabili ad una per quanto possibile... modificando la distanza di anche un solo canale, anche se spento come i surround in un ascolto stereo, sembra che il suono dei frontali cambi.
Quindi cambio il tiro... è possibile che inserendo distanze per i vari canali l'audio ne risulti alterato a seguito delle operazioni del processore del sinto sullo stesso?
N.B.: Per quanto riguarda il ritardo temporale hai assolutamente ragione, per essere più precisi mi potrei riferire al "tempo di ritardo" ossia la fase/pulsazione, che a sua volta è legata alla frequenza e quindi alla lunghezza d'onda, ma ne otterremmo un valore continuo così come continua di fatto è la variazione di frequenza all'interno di range di ascolto, se ne dovrebbe dedurre che cmq solo una determinata banda di lambda sarebbe in somma positiva, qualunque valore si scelga di mettere nel record delle distanze di quel canale. Oppure sbaglio?
Quando alle distanze casuali, intendevo il fatto che i due frontali, che rispetto al punto di posizionamento della sonda sono equidistanti, vengono rilevati a 60cm di differenza... certo ammetto che uno dei due a di lato a qualche decimetro un muro e l'altro spazio libero, ma seduti nella posizione di ascolto l'effetto è quello di udire un solo canale.
Spero di essere stato più chiaro.