Bisognerebbe, intanto, fare alcuni distinguo e precisazioni.
Per prima cosa si dovrebbe vedere qual'è il problema e, in base a questo, quale sia la strada migliore per risolverlo.
I problemi che possono affliggere la rete di distribuzione elettrica possono essere di due tipi:
- la precisione e costanza del valore nominale della tensione
- la sua pulizia.
Il primo caso si suddivide ancora in due sottocasi:
- fluttuazioni improvvise e repentine attorno al valore nominale, picchi improvvisi e velocissimi
- tensione stabile, ma con valori medi che variano lentamente durante l'arco della giornata.
Il primo è il più frequente ed è causato dall'inserimento, disinserimento di grossi carichi che variano l'assorbimento, ad esempio l'accensione di un grosso motore può causare un improvviso abbassamento della tensione, che poi ritorna al valore normale; se si abita vicino ad una officina o a qualche altro tipo di laboratorio artigianale la cosa potrebbe essere frequentissima, ma anche nella nostra abitazione si possono verificare simili eventi: lavatrici, frigoriferi, condizionatori.
In tutti questi l'uso degli stabilizzatori elettromeccanici, del tipo citato nel post precedente, è assolutamente inutile, l'inerzia nel funzionamento è troppo elevata, bisogna ricorrere ai sistemi completamente elettronici (costosi).
Il sistema più semplice ed economico, che però risolve solo il problema delle sovratensioni improvvise e moto rapide è quello di inserire un banalissimo ed economicissimo componente, detto varistore, in parallelo alla linea, solitamente all'ingresso dell'apparecchio da proteggere.
E' quello che viene fatto in molti filtri o ciabatte, il costo di quel componente è di 1 € ca. non di più, ma offre un servizio impagabile, se poi vogliamo andare oltre si può inserire sulla linea, magari nel quadro di controllo generale, uno scaricatore per la protezione verso le sovratensioni molto elevate che possono verificarsi in caso di fulmini che colpiscano la rete di distribuzione.
Nel caso di variazioni lente, tipiche delle zone industriali in cui la tensione di giorno è solitamente inferiore al valore nominale, mentre alla sera è maggiore, può bastare uno stabilizzatore del tipo elettromeccanico.
Passando ora al secondo tipo di problema, quello della "pulizia" della tensione erogata, che è inquinata da disturbi provocati dall'accensione o inserimento e disinserimento di carichi induttivi (motori), dalla radiofrequenza captata durante il tragitto ed altre simili schifezze, la soluzione è unica: un buon filtro posto all'ingresso dell'apparecchio.
"Buono" non vuol dire costoso od esoterico, con le fiancatine di legno pregiato (che non influiscono sulla qualità), vuol solo dire di potenza adeguata e realizzato secondo i canoni della buona prassi di progettazione (numero e tipologia delle celle filtranti), da tantissimi anni non ci sono state scoperte in tal senso.
Se poi tale filtro è dotato anche di un sistema contro le sovratensioni ed i picchi (solitamente è così) si ottiene un prodotto universale, esclusi i casi di valori di tensione completamente sballati o molto ballerini, per cui ci vuole uno stabilizzatore.
Rimarrebbe però da dire una cosa: dopo tutta questa teoria, all'atto pratico, all'interno del nostro amato amplificatore o sorgente esiste già un alimentatore dotato di filtri e condensatori che servono proprio a ridurre al minimo i disturbi presenti sulla linea, in altre parole: quanti di quei disturbi presenti fuori, sulla rete, riescono a superare tutto ed ad arrivare oltre l'alimentatore?
Sicuramente pochissimi, per non dire praticamente nulla, quelli ad altra frequenza non superano il trasformatore di alimentazione, quelli a bassa non superano i condensatori di filtro, nei circuiti poi ci sono sempre anche dei condensatori di idsaaccip9iamente ceramici di alto valore che filtrano eventuali residui di altra frequenza (sono messi apposta); se poi il nostro beneamato apmpli è stato realizzato non propèrio bene, be', la colpa non è allora della rete elettrica "inquinata".
Se il tutto si riduce solo ai rumori causati dall'azionamento di interruttori, tipo i famosi click o pop, per questi basta un buon filtro classico.
Se nel vostro ambiente non sentite nulla quando accendete il lampadario o si accende il motore del frigorifero non starei a preoccuparmi molto, in caso contrario la colpa potrebbe essere dell'impianto elettrico sottodimensionato o con una terre deficitaria (la prima cosa da verificare sempre, un impianto di terra efficiente è la prima regola), stesso discorso se quando accendete il vostro impianto le luci hanno un piccolo guizzo e si affievoliscono: impianto elettrico mal fatto o non adeguato.
Una buona schermatura dei cavi di segnale è un'altra cosa da verificare (anche qui "buona" non vuol dire costosa o cavi/connettori super esoterici).
Se non abitate a fianco alla sala dei generatori o trasformatori di una centrale elettrica già il verificare quanto appena scritto può portare alla eliminazione di molti o tutti i problemi, un buon filtro (grossista di materiale elettrico) può poi rifinire il lavoro nei casi più ostici.
Ma che l'uso di un filtro super extra costoso trasformi un mp3 a 128 KHz in un SACD o un impianto da 500 € in uno da 10.000 ne dubito comunque molto, nazi, voglio sbilanciarmi: ne sono sicuro.
Ciao