La risoluzione nativa su CRT,Plasma e LCD - Differenze tecnologiche

Blutarsky

New member
Non ho ancora ben capito per quale motivo un monitor CRT riesce tranquillamente a lavorare egregiamente a risoluzioni diverse, come se fossero tutte "native" mentre ciò non succede per LCD e plasma.

Nel monitor, quello che veniva un tempo chiamato "multisync", con l'opportuna scheda grafica si può tranquillamente impostare diverse risoluzioni con ottimi risultati: 640x480, 800x600, 1024x768, e così via.

Cona plasma e LCD questo non accade da cui la necessità di scaler, etc etc con tutto quello che ne consegue....

Mi piacerebbe trovare una spiegazione al fenomeno...anche su Internet
 
Non occorre un ingegnere :D
Col CRT l'immagine viene "disegnata" sullo schermo da un pennello elettronico, spara gli elettroni su un foglio di fosforo in sequenza, siano 1.000.000 o 500.000, i pixel si adattano perchè appunto disegnati, non sono fisici. Gli lcd invece sono composti da celle, una per componente rgb, sono fisiche, quindi il numero non può variare, ne mettono 3.000.000 quelle sono e quelle rimangono. Stessa cosa per i plasma solo che in questo caso la cella è composta da un gas nobile (es. xeon) che attraversato da corrente produce luce. Idem per la nuova tecnologia SED, simile al CRT ma anzichè avere un solo tubo catodico c'e' ne sono tanti microscopici, uno per componente rgb. Se non sono stato preciso correggetemi.
Ciao
 
Ok, chiarissimo; la differenza sta dunque nel numero e nella dimensione della più piccola compenente "illuminabile"?

Se così fosse vuol dire che quella del CRT è infinitamente più piccola e in numero notevolmente superiore.

E' così?

Grazie
 
Inizio ad usare il condizionale perchè non ne ho mai aperto uno, mi sono solo documentato quindi le mie sono solo conoscenze teoriche.
La componente a cui ti riferisci nei crt non dovrebbe esistere, è solo un programma del cannone che spara tot volte quindi direi che nei CRT è programmabile.
Quando leggi le risoluzioni e le frequenze nei CRT, diciamo che quelli sono i programmi del pannello, se ne imposti uno, esempio 640x480 100Hz, il pixel viene disegnato della dimensione necessaria per riempire lo schermo (100 volte al secondo).
Gli LCD o i plasma hanno anche loro una serie di risoluzioni supportate ma avendo il numero di pixel fissi e non variabili come nei crt, accade un'altra cosa, un lavoro "sporco". L'elettronica cerca di adattare l'ingresso alla matrice inventando o togliendo le differenze. Da questo nasce il casino è la necessità di avere un ingresso il più facilmente adattabile, la cosa migliore sarebbe avere l'input identico alla risoluzione della matrice.
 
Eppure anche il CRT ha un'unità minima "illuminabile"....che poi questa vada a comporre N pixel logici è un'altro discorso.

Si chiamano dot?..... direi che sono anche visibili a occhio nudo se ci si avvicina molto.....
 
Blutarsky ha detto:
Eppure anche il CRT ha un'unità minima "illuminabile"....che poi questa vada a comporre N pixel logici è un'altro discorso.

Si chiamano dot?..... direi che sono anche visibili a occhio nudo se ci si avvicina molto.....

Il dot pitch dovrebbe essere la distanza che intercorre tra ogni pixel e dovrebbe essere sempre fissa, indipendente dalla risoluzione, per questo è importante avere un dot pitch basso ad alte risoluzioni.
Forse non capisco a cosa ti riferisci, la componente più piccola è quella rgb che costituisce il pixel, fisicamente il pixel viene rappresentato in base alla tecnologia dello schermo, tornando così al discorso di prima.
 
Mark, ho letto il tuo Wiki, poi incaponitoMi, sono incappato in Questo

Spiega esattamente quello che dici tu con ulteriori dettagli..... devo ancora digerirlo!

E' come dici tu: il tubo ha uno strato di fosforo sui cui è applicata un griglia (shadow mask, aperture grill....) che serve a correggere gli errori del raggio che colpisce il fosforo. E' praticamente questa maschera che definisce in qualche modo i dot e le sue dimesioni.....PERO', scrive l'autore, il raggio che colpisce il dot, non lo fa necessariamente per tutta la sua superfice, ovvero ogni dot può illuminarsi parzialmente, da cui la definizione che un CRT è come se non avesse una risoluzione nativa!

L'articolo è fenomenale!

P.S.
Il SED lavora come un CRT? questo vorrebbe dire che ha la stessa flessibilità di un CRT stesso???? M A G A R I....... significherebbe la fine dello scaling
 
Sto cercando ancora di capire perchè non mi è tutto chiaro ...
Purtroppo non credo che la tecnologia SED abbia la stessa flessibilità del CRT bensì credo che sia legato alla propria risoluzione nativa perchè ogni micro catodo piloterà una componente rgb.

Non si avrà una risoluzione nativa quando le celle saranno libere di muoversi e deformarsi, per ora fantascienza (ma era fantascienza anche il tubo catodico quando lo costruirono nei primi anni del 1900). Magari un pannello in cristalli liquidi mesogeni non suddiviso in celle ma un unico corpo che compone le immagini mediante piccoli campi elettrici e gli dona colore con la precisione di una siringa, non esisteranno più i pixel, ci sarà un ritorno all'analogico ma solo per la rappresentazione, i dati rimarrano digitali.
Ce ne vuole di fantasia :D
 
Mah, non so, non mi convince come soluzione, ci perderebbe in precisione e pulizia dell'immagine.

La oled è la tecnologia che penso stiano attentendo tutti... speriamo arrivi presto :)
...è un pò che non ne sento parlare, sapevo che avevano problemi con la componente blu, si degradava in fretta, chi vivrà vedrà (e toccherà con mano)
 
Blutarsky ha detto:
:rolleyes: Hum..... dunque il SED non è la soluzione "definitiva"....

La oled è molto più avanzata, sono diodi ad emissione di luce composti da materiale organico. Come dice il termine emettono luce propria, come i plasma ma con la semplicità degli lcd... e al contrario di questi non necessitano di una lampada nel retro. Il vantaggio è la semplicità del pannello, che porta vantaggi sia al costo che alla struttura in generale e all'applicazione. Sono in pratica dei fogli, possono essere applicati a diversi materiali, vetro plastica e persino tessuti! Si trovano molti video in giro su internet. La philips già li utilizza in piccoli lettori mp3. Penso anche che assorbano poca corrente, essendo dei diodi.
In futuro mi aspetto di trovarli ovunque, magliette che cambiano colore e fantasie come insegne pubblicitarie, ampie vetrate dei centri commerciali che ripropongono gli spot della tv, nelle auto le informazioni mappate in qualche angolo sul parabrezza ecc.
:D
 
Hei Mark complimenti !!! bisogna ammettere che voli parecchio di fantasia :) :) mai pensato di buttarti in mischia e progettare qualcosa di tuo ???:cool: :cool:
Visto che accennavi ad alcune info nel web riguardo l'oled ci segnali per cortesia qualche link che ci possa far capire meglio questa nuova tecnologia
grazie
ciao
 
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