B&W cinese!?!

si era partiti cinese o non cinese e si era finiti ai brevetti e praticamente chi li aveva contava chi no... non contava....il succo era questo.

io sto aspettando ancora la lista dei brevetti Gryphon Audio....e magari di qualche altra azienda(ce ne sono una miriade che riempiono solo gli annuari) visto che per quelli di B&W ci ha pensato babbo natale e non sono arrivati da Marte.

il succo del made in Cina o non lo ha sintetizzato più volte Nordata.........e sotto molti aspetti.....
Un ciuccio che lavora lo si può trovare tanto in Italia o in europa che in Cina, resta un ciuccio ovunque.

Ancora di più.....un progetto nato male e in modo economico dove lo si realizzi realizzi sempre una chiavica sarà e non è detto che se realizzato in Cina và regalato.....le aziende vivono di soldi, di risorse umane e di investimenti quindi devono guadagnare sempre a prescindere......ma almeno....le aziende che investono in ricerca dovrebbero quantomeno essere apprezzate visto che nel bene e nel male portano ad un'evoluzione continua del settore......e invece no......puntualmente si vuol far passare per gioielli chi copia e assembla i circuiti degli altri......bene.....il Parmesan dell'Hi Fi è servito.

Probabilmente se estrapoliamo i componenti a uno a uno...., anche dal Gryphon......, dove dietro impera Made in Danimarca....scopriremo che....

i CAP sono cinesissimi, l'Holmgreen anche, il telaio pure ma poi viene rifinito in danimarca, i morsetti, tutta la contattiera, il potenziometro, i relè, le resistenze, le Board e magari anche lo stagno e i saldatori che danno il tocco finale.....perchè in fondo si sà che è così, che oggi anche le aziende di componentistica più IN hanno trasferito le loro sedi in oriente per ovvi motivi...., e allora è del tuto pretestuoso accampare il discorso Made in China se non per l'unico scopo di denigrare un marchio o altro......, sfortunatamente si incappa o per meglio di si inciampa in un mondo ancora poco conosciuto e che in 4 e 4 otto ci si crede di aver capito tutto.

B&W FST_rear1.jpg
 
Dimenticavo...leggete cosa si pensa oltreoceano del fatto che la nuova linea entry di sonus faber, sarà/è fatta in Cina.]
Se il prodotto sarà valido passerà ogni remora......gli stessi che criticavano il made in China poi osannavano le USHER......sai andrebbero registrati volta per volta.......come un tizio che sosteneva che il Denon PMA 700 era schifoso perchè un prodottino cinese poi gli dissi che era made in Japan pur essendo un prodotto da 350,00 euro rimase mezz'ora col limone in bocca
 
Caro signor leone ma non era lei che in un Post del 2006, in altro forum, nel quale si discuteva del gryphon diablo provato in un negozio di roma come un citofono, aveva detto che "comunque è sempre una questione di contesti, a questi livelli sono tutti validi, si differenzia solo il contesto e il loro abbinamento"??? Mah!
 
Faccio presente che ho interpellato direttamente la Gryphon nella persona del signor Rasmussen in merito alla questione Cina. Chiedo al moderatore se posso postare il contenuto dei messaggi di risposta (mmm.... davvero interessanti)
 
i forum sono zeppi di mie risposte in tal senso.....anche di oggi.....quindi non vedo neppure cosa ci azzecca.......si è solo a corto di argomentazioni...vabbè ne prendiamo atto, nel frattempo, vedremo i brevetti dei cinesi avanzare e quelli dei danesi sparire ahinoi.

Comunque...... un conto è dire a me piace......(glielo ho scritto pure qualche post dietro.....e ci sta tutto) e un'altra cosa è dire Cinesi come per dire mi hanno fregato......perchè se è per questo......,e i numeri contano da sempre, un Marchio come B&W o come MAC vendono in un giorno più di quello che vendono 100 di questi marchi messi insieme in un anno.....quindi, con questo esempio le voglio far capire, che come è piaciuto a 5 persone il Gryphon in un anno nel mondo, ce ne sono 20 mila che hanno scelto il Mcintosh.....quindi cerchiamo anche di non far passare il solito concetto...che chi compra diverso è uno Dritto ed è Hi-Fi, mentre gli altri sò fessi e Hi-Tent.... solo perchè magari si fanno fregare dai rivenditori di Hi-Tent facendosi infinocchiare coi soliti marchi........perchè, girando girando intorno alla spiga.... il succo del cetriolo è solo questo......:

rivenditori disonesti che vendono marchi fuffa(B&W,LUXMAN,Mcintosh,etc) e bidoni da rifilare a polli d'occasione.

P.S.I nomi dei pseudo bidoni non li ha fatti ma si era capito che fossero B&W, Luxman, MCINTOSH, Accuphase....a breve ci inserirà anche Denon e Audioquest e così siamo con una lista a 360 gradi e in buona compagnia.

Io però la mia lista la faccio di marchi inutili nel senso che non hanno apportato nulla a questo ambito se non prodotti confezionati e riconfezionati che per me, per lo più...., sanno solo di riciclato....prima perchè sono solo copie e magari anche di altre copie.....e secondo..... perchè di solito è sempre lo stesso prodotto venduto e rivenduto per nuovo che gira e rigira nelle mani di 4/5 audiofili realmente da spennare....ma questa è un'altra storia, che in comune con B&W ha solo il fatto che il sistema è davvero brevettato da 30 anni e passa.... e tuttora funziona alla grande.

Per il resto.....la ricerca dei Brevetti Gryphon ad oggi dà ancora esito 0 ma non per questo è un bidone...., ma manco chissà cosa tanto da farci buttare gli altri marchi Hi Fi centenari sopra citati, questo per me è il concetto da chiarire....,..........và insieme a altri marchi come Gamut, Come Plinius,Mcormark,AM Audio,Bel Canto,MASTERSOUND,Pass,N.A.F.,Restek, Boulder, Bladelius,Kharma,PIEGA,Audiovector,Legacy Audio, e tanti altri ancora...americani,italiani o altro.

P.S Ho messo diffusori perchè gryphon fà anche quelli...come altri marchi citati.

Comunque il senso è....si goda quello che più gli è piaciuto ma non faccia intendere che gli hanno rifilato bidoni cinesi perchè è pur sempre lei che ha acquistato prima e dopo quindi non si può essere a fasi alterne.
 
Ultima modifica:
La prego di non mettermi in bocca parole che non ho detto. Io non ho fatto nomi si bidoni, a differenza di altri che etichettano ampli gryphon o pass come carri armati bombardieri salvo poi vedere che tempo fa il giudizio era diverso. Comunque la gryphon ha risposto ad una mia precisa richiesta e mi hanno messo per iscritto che i loro prOdotti non contengono materiali prodotti in Cina. Attendo che il moderatore mi autorizzi a postare il messaggio.
 
Signor pappacena da come parla sembrerebbe che lei prendendo i Gryphon abbia evitato alla grande un fregatura.....ebbene io vorrei capire cosa ha accuratamente evitato (sempre se è possibile saperlo).
Cosa stava per comprare o cosa stavano per rifilarle?
Come si è accorto che stava per comprare un bidone?
Ha fatto dei confronti al volo tra 2 o più prodotti?
Ci faccia capire..............
Grazie
 
La prego di non mettermi in bocca parole che non ho detto. Io non ho fatto nomi si bidoni

queste sono parole sue inequivocabili su ciò che pensa in tal senso

@vpappacena
Rodaggio Liuto terminato ! Finalmente ho terminato gli ascolti in rodaggio delle mie sonuf faber liuto. Che dire? Diffusore fantastico che mi ha fatto pentire di aver buttato 3000 euro per le precendi b&w pm1.......... Un diffusore cinese non può costare 3000 euro, stand inclusi ovviamente !! Ma si sa, nel nostro settore se ne prendono di bagni.............

http://www.avmagazine.it/forum/92-p...215170-ampli-2ch-per-sonus-faber-liuto/page20
 
Par evidente quale sia il marchio che per il pappacena risulti essere un bidone.
Alla fine non c'è niente di male,ognuno e' libero di pensare quel che crede
Del resto l'importante e' che ci piaccia.
Magari se posso permettermi di dare un consiglio ,converrebbe documentarsi un filo meglio sulla territorialità delle produzioni ,la provenienza dei ricambi e delle singole linee di appartenenza,altrimenti si rischia di buttare tutto nel calderone quando invece le distinzioni andrebbero fatte.
In aggiunta a questo,mi permetto di consigliare anche un approccio un po' piu elastico all hi-fi ,oops ,hi-tent,come lo chiama lei,perche il fatto che un determinato diffusore di una determinata azienda non ci abbia soddisfatto ( bisogna poi capire in che contesto ha lavorato e con che sinergia nel resto del sistema)non per forza deve indurci ad un astio globalizzante nei confronti dell azienda stessa e di tutto cio che produce,che spesso e volentieri non e' limitato solo al prodotto da noi acquistato.
 
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro.
Se un prodotto è buono lo è a prescindere, se fa schifo idem.
Io non mi faccio piacere un prodotto solo perchè è made in Italy o non mi tiro i capelli se un ottimo prodotto sia made in China e debba essere per forza soggetto al pubblico ludibrio.
Io non ci vedo nessuna differenza, se sulla carta qualcuno la vuole trovare sia poi dimostrabile non solo a parole.
Cioè adesso mi di dice che un paio di Pm1 se assemblate in England avrebbero avuto un suono diverso?
Dai su
 
Quando un'azienda sposta la produzione problemi sulla qualita' finale non dovrebbero essercene dato che quel determinato prodotto deve rispettare delle specifiche definite dall'azienda stessa.....il problema e' quando si utilizzano materiali scadenti o ci si affida a terzi fregandosene dei controlli di qualita' e limitandosi ad incollare solo il marchio.
La B&W dove produce produce sempre la B&W rimane e i prodotti non subiscono nessuna differenza. Inoltre non e' nemmeno escluso che ci lavorino degli inglesi e si sfruttino solo le agevolazioni fiscali.
 
Ultima modifica:
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro...[CUT]
completamente d'accordo,infatti non mi riferivo a quello che lei ha giustamente esposto ma mi rivolgevo al sig.pappacena,che ha decritto la B&W come un azienda cinese ,generalizzando.
Non discutevo se fosse meglio o peggio il fatto che fosse cinese,americana ,polacca o giapponese.
Discutevo l'errore dell informazione ,in quanto la B&W e' inglese e produce parte dei prodotti in Inghilterra e parte in Cina .
Non discutevo sulle qualita' delle produzioni in base al territorio di origine,discutevo l'imprecisione dell informazione e invitavo appunto,se pignoli si vuol essere,ad esserlo fino in fondo e a documentarsi,appunto,facendo le corrette distinzioni di territorialita'
Il termine distinzione di territorialità era riferito a questo non al discutere la qualita' in base al luogo di appartenenza .
spero di essermi spiegato
 
Avevo capito, forse si è creato un malinteso, difatti alla fine avevo specificato la faccenda delle Pm1 per rendere il mio pensiero.
Non era riferito al tuo post,anzi.
Ho preso spunto su qualche affermazione fatta per servirmene ed esporre il mio pensiero ma non per criticarla.

E smettiamola con questo "lei" sui forum ci si da tutti del tu:)
 
batmax63 ha detto:
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?

Come scrivevo poco sopra, ognuno e' libero di spendere i propri soldi come piu' gli aggrada.
Io preferisco che i miei soldi rimangano qua da noi (in Europa), e quindi (quando e' possibile) acquisto prodotti locali.

Senza contare che non vorrei correre il rischio di comprare a mio figlio giocattoli fatti da altri bambini, o di avere piacere da un prodotto che magari viene fatto senza le piu' comuni attenzioni per la sicurezza (e per il quale magari qualcuno ci ha lasciato un dito sotto la pressa).

Poi la qualita' del prodotto in se' puo' ANCHE essere superiore pur provenendo da una Low Cost Region, ma di solito preferisco spendere dove guadagno.

Non ultimo, vivo all'estero.
E ieri sera, era proprio piacevole ascoltare il CD di un gruppo (marchigiano) suonare dalle mie casse (brianzole), e forse sara' ancora meglio quando arrivera' il nuovo ampli (probabilmente italico).
I cavi son tedeschi :D
 
queste sono parole sue inequivocabili su ciò che pensa in tal senso

@vpappacena
Rodaggio Liuto terminato ! Finalmente ho terminato gli ascolti in rodaggio delle mie sonuf faber liuto. Che dire? Diffusore fantastico che mi ha fatto pentire di aver buttato 3000 euro per le precendi b&w pm1.......... Un diffusore cinese non può costare 3000 euro,..........[CUT]

Ha letto o compreso quello che viene indicato in quel messaggio. Ok allora le do volentieri una mano. "un diffusore cinese non può costare 3000 euro, stand inclusi" che tradotto vuol dire che il prezzo di quel prodotto, secondo il mio parere ovviamente poi gli scienziati possono credere altro, non è in linea con altri prodotti che, sempre secondo me, soddisfano maggiormente. Tanto per darle un ulteriore aiuto, il termine bagno, in quel contesto è proprio riferito alla sperequazione tra il valore che ho riconosciuto alle pm1 rispetto ai mieti attuali diffusori sf che, risulta aver diversi brevetti depositati in Italia. L'ultimo risale se ricordo bene al 2010/2011 ma non so dirlo con esattezza cercherò di essere più preciso. Comunque non ho detto che le pm1 sono dei bidoni, anche se a quei livello sono tutti validi.....
 
Come ti scrissi, puo' ANCHE, ma dal mio quotidiano (mi occupo di acquisti), purtroppo non e' sempre cosi'.

Vengono infatti nominate "Low Cost Region", e non "High Quality Region"

Il motivo vero (almeno da quanto ho capito io), e' che in questi luoghi, l'industria e' molto giovane, e non c'e' una vera cultura industriale, sedimentata da anni (come invece puoi trovare in alcune Regioni europee).
Quindi abbonda la manodopera non qualificata, mentre gli attrezzisti scarseggiano.

La Qualita' in un prodotto, e' di fatto una conseguenza della cultura industriale.

Mentre in caso di manodopera poco specializzata, hai bisogno di processi estremamente dettagliati, e di qualcuno che passi a misurare, nel caso di manodopera specializzata, manca poco che basta che gli dai in mano il disegno, (e capita pure che il disegno ti torni con delle modifiche)

Certo, non tutte le lavorazioni han bisogno di manodopera altamente specializzata, ma nemmeno tutte le lavorazioni si posson fare con manodopera poco specializzata.

Inoltre, negli LCR rischi per il fatto che chi lavora e' pagato a cottimo, quindi se non scrivi molto bene il contratto, rischi che ti arrivino container pieni di roba da buttare....
 
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro.
Se un prodotto è buono lo è a prescindere, se fa schifo idem.
Io non mi faccio piacere un prodotto solo perchè è made in Italy ..........[CUT][

Ma allora Audi,BMW, Toyota, Maserati, Ferrari, sonno dei fessi a continuare a produrre nei paesi di origine ? È evidente che se continua o a farlo è perché sanno che per la Clientela il Made in - effettivo si intende e non virtuale - è un valore aggiunto alla qualità del prodotto. Punto. Nessuno Potrà mai convincermi del contrario. La Cina potrà avere di sicuro le migliori fabbriche del mondo, ma la manodopera è e resterà sempre di secondo livello rispetto ai nostri operai. Perché ? Beh , basterebbe chiedersi perché i nostri prodotti, alimentari, abbigliamento ecc sono i più imitati al mondo e vi sarete dati la risposta da soli.
 
Top