Una curiosita', il tuo ambiente di ascolto quanto e' grande?
Che diffusori hai?
Ascoltando la musica li fai "lavorare" a gamma intera?
Ho un ambiente di circa 28mq. Il mio sistema attualmente è composta da:
Marantz SR7008
Monitor Audio Silver 1
Arendal Subwoofer 1
Uso 80% musica e 20% HT. Tempo fa puntavo all'ottimo Anthem MRX-510 ma ebbi la fortuna di trovare il SR7008 nuovo a quasi la metà del prezzo. Avevo pensato anche ad un integrato ma perderei l'EQ, tutte le codifiche DD, DTS ed il canale LFE per i film e non ho lo spazio per un secondo ampli.
Purtroppo sono molto limitato con gli spazi, le Silver 1 sono i diffusori più grandi che posso permettermi come altezza e profondità. Per le torri non c'è proprio posto dove metterle e da qui capisci quanto un sub sia importante per me per completare al meglio il messaggio sonoro. Non lavorano mai a gamma intera ma sempre tagliate a 90Hz. Essendo coni da 6" non hanno estensione e i livelli di distorsione aumentano notevolmente dopo un certo volume. L'aggiunta del sub per me è indispensabile in quanto migliorano estensione e pulizia, inoltre sgravando le Monitor Audio dalle basse frequenze (il range più critico dove è richiesta più potenza) il Marantz ha tutta la potenza necessaria per sfruttarle al massimo e garantire pulizia anche a volumi elevati.
Dimenticavo...sempre curiosando sul web, alcuni recensori sostengono che la qualita' del suono in ambito musicale di Rel e BK xxls400 e' inarrivabile da prodotti dal costo superiore, compresi Jl audio, Svs e Rythmik...
Non è solo questione di gusti, in molti casi i sub da te citati a parità di stanza ed elettroniche suonano effettivamente meglio in ambiente non trattato ed anche con EQ in alcune circostanze. Il problema è che la maggior parte delle opinioni che troviamo in rete sui sub sono molto discordanti tra loro ed alcune abbastanza superficiali e ti spiego il perché.
Molti ascoltano e valutano senza nemmeno avere la vaga idea di come si legge un grafico e di quanto possa rallentare il basso un picco o perdere informazioni con un buco nella risposta in frequenza, oltre che alterare la reale dinamica della traccia. Le principali differenze si noteranno per via delle differenti risposte in frequenza base e capacità di estensione. I sub con elevata estensione come gli SVS Ultra, JL Fathom, Rythmik Audio suoneranno sempre peggio di sub come i BK XLS200 e XXLS400 senza alcun trattamento acustico in quanto verranno amplificate maggiormente le frequenze ultra basse che generano un basso gonfio, lento, impreciso e rimbombante.
Detto a grandi linee il basso lento non è l'incapacità del woofer di muoversi velocemente ma un semplice rimbombo creato principalmente dall'ambiente amplificato eventualmente da uno scarso smorzamento o cabinet mal progettato, caratteristica più riscontrabile nei reflex economici. E' anche vero che i cassa chiusa sono più musicali perché risentono meno dei picchi dell'ambiente, sia per la minor estensione dove dopo i circa 60/50/40Hz (a secondo del subwoofer) la risposta in frequenza è in continuo decadimento (roll-off), sia per il miglior smorzamento e velocità nella risposta ai transienti. Questo fa si che sì che rispetto ai reflex si avranno rimbombi inferiori sia nel range 20-40Hz dove l'emissione sarà minore e sia nel range 40-80Hz dove a parità di risposta in presenza di un picco o avvallamento il cassa chiusa avrà comunque una latenza inferiore, quindi basso più controllato.
Un reflex solitamente suona molto bene e risulta veloce come un cassa chiusa quando è adeguatamente equalizzato, lo scarso smorzamento del reflex viene penalizzato con i picchi, se invece la risposta è perfettamente lineare nel punto di ascolto non noteremmo ne rimbombi ne ritardi nella risposta. Tuttavia è molto difficile ottenere un buon risultato con la sola autocalibrazione del sintoamplificatore, quindi la differenza rispetto al cassa chiusa resterà ugualmente, anche se sarà nettamente inferiore. Se avete intenzione di usare il sub senza alcuna sorta di EQ oppure non avete uno strumento di equalizzazione avanzato allora è meglio puntare ad un cassa chiusa a bassa estensione per la massima qualità di riproduzione.
Ora invece confrontando due cassa chiusa di prestazioni diverse la differenza, più che il fattore di smorzamento, la fa l'estensione. Come avrai ben capito più le ultre basse sono riprodotte con autorità più risentiranno dei rimbombi dell'ambiente. Considera poi che la latenza aumenta man mano che si scende di frequenza, un picco a 70hz suonerà più "pulito" di un picco a 40Hz e sarà meno evidente il rimbombo (questo a seconda di quanto è elevato il picco, l'ambiente può far suonare una o una serie di frequenze anche di 10 o addirittura 20dB più forte di quanto dovrebbero suonare normalmente). Molte volte dai 60Hz in su nemmeno ci si accorge di avere dei picchi e quando si equalizza si ha una sensazione di perdita di potenza e falsa "dinamica" generate dall'ambiente e quindi si ha quell'effetto negativo di aver perso qualcosa a cui eravamo abituati a sentire da tempo ed è per questo motivo che alcuni preferiscono ritornare indietro a riascoltare il sub come sempre erano stati abituati. Bisogna solo però essere consapevoli che alcuni dettagli verranno a meno, altri saranno più evidenti, altri più fastidiosi e che la reale dinamica verrà compromessa. Difficile fare termini di paragone tra i vari sub facendoli suonare in queste condizioni, in questo modo prevale maggiormente quello che si integra meglio nel nostro ambiente e che compensa meglio i buchi e riduce i picchi di frequenza.
Considera che la base di partenza è proprio la risposta base del subwoofer (basic frequency response), di cui pochi produttori mettono a disposizione il grafico o quando la pubblicano non sempre corrisponde fedelmente alla realtà in quanto applicano un filtro per lisciarla e una scala di decibel molto vasta per farla sembrare più lineare possibile (infatti è impossibile misurare una risposta in frequenza ed ottenere una linea perfettamente dritta). In realtà molti sub non sono perfettamente lineari ed anche quelli che lo sono perdono la loro linearità con l'aumentare del volume di ascolto man mano che il subwoofer inizia ad avvicinarsi ai propri limiti (accade prima nelle frequenze più basse). I reflex mantengono maggiormente la loro linearità ma ci sono anche reflex che man mano assumono sempre di più una risposta a campana.
Un esempio è il reflex Velodyne EQ-Max-15, come puoi vedere dal grafico nel link sotto troverai al secondo grafico la basic response e sotto il maximum long term output, dove il sub portato al limite mostra il suo vero carattere, ovvero nel range dai 42 ai 70hz ha maggiore emissione rispetto a tutto il resto:
http://www.data-bass.com/data?page=system&id=67&mset=72
quindi picchi in quelle frequenze saranno maggiormente penalizzati con questi sub, invece in presenza di buchi sempre in quel range si avranno dei benefici. Sta di fatto che confrontato ad una altro sub questo suonerà diverso, in meglio o in peggio. Ad esempio un sub più lineare a tutte le frequenze risulterà più neutro ed in caso di picchi nello stesso range risulterà più pulito mentre in caso di buchi si avrà una perdita di dettagli.
CONCLUDO DICENDO
Per quanto riguarda le opinioni in rete ci si può fare un'idea generale del prodotto ma niente di effettivo, riuscendo nel complesso a capire se il sub si integra bene nella maggior parte degli ambiente. Solitamente i riscontri più positivi si hanno sempre con i cassa chiusa a bassa estensione o sub ad alte prestazioni ma dotati di eq automatizzato.
In stereo inoltre non è detto che due soli torri suonino meglio di due diffusori da scaffale + sub. Nella maggior parte delle volte è così in quanto i woofer sono già tagliati in maniera ottimale dal crossover interno e sono meno soggetti a problemi di fase, quindi non c'è il rischio che il sub sovrasti i diffusori o il contrario, oltre al fatto che avendo due woofer posizionati sia a destra che sinistra si otterrà un basso più omogeneo e lineare in tutta la stanza rispetto al singolo subwoofer. Ma se abbiamo lo spazio per mettere almeno due subwoofer in uno dei possibili posizionamenti, ad esempio uno nell'angolo o in prossimità dell'angolo a sinistra e uno a destra sulla stessa parete, con le dovute regolazioni tra crossover e fase si può ottenere una terza via altrettanto valida che va a sostituire quella delle torri, mantenendo una buona linearità, un'estensione e livelli di distorsione nettamente superiori e migliorando anche l'efficienza degli amplificatori dei diffusori non dovendo più gestire le basse frequenze (risparmiando magari su costosissimi finali).