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La prego di non mettermi in bocca parole che non ho detto. Io non ho fatto nomi si bidoni, a differenza di altri che etichettano ampli gryphon o pass come carri armati bombardieri salvo poi vedere che tempo fa il giudizio era diverso. Comunque la gryphon ha risposto ad una mia precisa richiesta e mi hanno messo per iscritto che i loro prOdotti non contengono materiali prodotti in Cina. Attendo che il moderatore mi autorizzi a postare il messaggio.
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Signor pappacena da come parla sembrerebbe che lei prendendo i Gryphon abbia evitato alla grande un fregatura.....ebbene io vorrei capire cosa ha accuratamente evitato (sempre se è possibile saperlo).
Cosa stava per comprare o cosa stavano per rifilarle?
Come si è accorto che stava per comprare un bidone?
Ha fatto dei confronti al volo tra 2 o più prodotti?
Ci faccia capire..............
Grazie
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Citazione:
Originariamente scritto da
vpappacena
La prego di non mettermi in bocca parole che non ho detto. Io non ho fatto nomi si bidoni
queste sono parole sue inequivocabili su ciò che pensa in tal senso
@vpappacena
Rodaggio Liuto terminato ! Finalmente ho terminato gli ascolti in rodaggio delle mie sonuf faber liuto. Che dire? Diffusore fantastico che mi ha fatto pentire di aver buttato 3000 euro per le precendi b&w pm1.......... Un diffusore cinese non può costare 3000 euro, stand inclusi ovviamente !! Ma si sa, nel nostro settore se ne prendono di bagni.............
http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...r-liuto/page20
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Par evidente quale sia il marchio che per il pappacena risulti essere un bidone.
Alla fine non c'è niente di male,ognuno e' libero di pensare quel che crede
Del resto l'importante e' che ci piaccia.
Magari se posso permettermi di dare un consiglio ,converrebbe documentarsi un filo meglio sulla territorialità delle produzioni ,la provenienza dei ricambi e delle singole linee di appartenenza,altrimenti si rischia di buttare tutto nel calderone quando invece le distinzioni andrebbero fatte.
In aggiunta a questo,mi permetto di consigliare anche un approccio un po' piu elastico all hi-fi ,oops ,hi-tent,come lo chiama lei,perche il fatto che un determinato diffusore di una determinata azienda non ci abbia soddisfatto ( bisogna poi capire in che contesto ha lavorato e con che sinergia nel resto del sistema)non per forza deve indurci ad un astio globalizzante nei confronti dell azienda stessa e di tutto cio che produce,che spesso e volentieri non e' limitato solo al prodotto da noi acquistato.
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E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro.
Se un prodotto è buono lo è a prescindere, se fa schifo idem.
Io non mi faccio piacere un prodotto solo perchè è made in Italy o non mi tiro i capelli se un ottimo prodotto sia made in China e debba essere per forza soggetto al pubblico ludibrio.
Io non ci vedo nessuna differenza, se sulla carta qualcuno la vuole trovare sia poi dimostrabile non solo a parole.
Cioè adesso mi di dice che un paio di Pm1 se assemblate in England avrebbero avuto un suono diverso?
Dai su
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infatti nessuno te lo direbbe...la controprova è la serie CM che da made in England a made in China suonano sempre uguali
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Non le ho sentite ma ti conosco Antonio.
Non ho nessun dubbio a proposito
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Quando un'azienda sposta la produzione problemi sulla qualita' finale non dovrebbero essercene dato che quel determinato prodotto deve rispettare delle specifiche definite dall'azienda stessa.....il problema e' quando si utilizzano materiali scadenti o ci si affida a terzi fregandosene dei controlli di qualita' e limitandosi ad incollare solo il marchio.
La B&W dove produce produce sempre la B&W rimane e i prodotti non subiscono nessuna differenza. Inoltre non e' nemmeno escluso che ci lavorino degli inglesi e si sfruttino solo le agevolazioni fiscali.
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Citazione:
Originariamente scritto da
batmax63
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro...[CUT]
completamente d'accordo,infatti non mi riferivo a quello che lei ha giustamente esposto ma mi rivolgevo al sig.pappacena,che ha decritto la B&W come un azienda cinese ,generalizzando.
Non discutevo se fosse meglio o peggio il fatto che fosse cinese,americana ,polacca o giapponese.
Discutevo l'errore dell informazione ,in quanto la B&W e' inglese e produce parte dei prodotti in Inghilterra e parte in Cina .
Non discutevo sulle qualita' delle produzioni in base al territorio di origine,discutevo l'imprecisione dell informazione e invitavo appunto,se pignoli si vuol essere,ad esserlo fino in fondo e a documentarsi,appunto,facendo le corrette distinzioni di territorialita'
Il termine distinzione di territorialità era riferito a questo non al discutere la qualita' in base al luogo di appartenenza .
spero di essermi spiegato
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Avevo capito, forse si è creato un malinteso, difatti alla fine avevo specificato la faccenda delle Pm1 per rendere il mio pensiero.
Non era riferito al tuo post,anzi.
Ho preso spunto su qualche affermazione fatta per servirmene ed esporre il mio pensiero ma non per criticarla.
E smettiamola con questo "lei" sui forum ci si da tutti del tu:)
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Citazione:
Originariamente scritto da batmax63
E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
Come scrivevo poco sopra, ognuno e' libero di spendere i propri soldi come piu' gli aggrada.
Io preferisco che i miei soldi rimangano qua da noi (in Europa), e quindi (quando e' possibile) acquisto prodotti locali.
Senza contare che non vorrei correre il rischio di comprare a mio figlio giocattoli fatti da altri bambini, o di avere piacere da un prodotto che magari viene fatto senza le piu' comuni attenzioni per la sicurezza (e per il quale magari qualcuno ci ha lasciato un dito sotto la pressa).
Poi la qualita' del prodotto in se' puo' ANCHE essere superiore pur provenendo da una Low Cost Region, ma di solito preferisco spendere dove guadagno.
Non ultimo, vivo all'estero.
E ieri sera, era proprio piacevole ascoltare il CD di un gruppo (marchigiano) suonare dalle mie casse (brianzole), e forse sara' ancora meglio quando arrivera' il nuovo ampli (probabilmente italico).
I cavi son tedeschi :D
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Questo è altro paio di maniche e maniche rispettabilissime.
Io mi riferivo esclusivamente alla qualita'.
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Citazione:
Originariamente scritto da
antonio leone
queste sono parole sue inequivocabili su ciò che pensa in tal senso
@vpappacena
Rodaggio Liuto terminato ! Finalmente ho terminato gli ascolti in rodaggio delle mie sonuf faber liuto. Che dire? Diffusore fantastico che mi ha fatto pentire di aver buttato 3000 euro per le precendi b&w pm1.......... Un diffusore cinese non può costare 3000 euro,..........[CUT]
Ha letto o compreso quello che viene indicato in quel messaggio. Ok allora le do volentieri una mano. "un diffusore cinese non può costare 3000 euro, stand inclusi" che tradotto vuol dire che il prezzo di quel prodotto, secondo il mio parere ovviamente poi gli scienziati possono credere altro, non è in linea con altri prodotti che, sempre secondo me, soddisfano maggiormente. Tanto per darle un ulteriore aiuto, il termine bagno, in quel contesto è proprio riferito alla sperequazione tra il valore che ho riconosciuto alle pm1 rispetto ai mieti attuali diffusori sf che, risulta aver diversi brevetti depositati in Italia. L'ultimo risale se ricordo bene al 2010/2011 ma non so dirlo con esattezza cercherò di essere più preciso. Comunque non ho detto che le pm1 sono dei bidoni, anche se a quei livello sono tutti validi.....
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Come ti scrissi, puo' ANCHE, ma dal mio quotidiano (mi occupo di acquisti), purtroppo non e' sempre cosi'.
Vengono infatti nominate "Low Cost Region", e non "High Quality Region"
Il motivo vero (almeno da quanto ho capito io), e' che in questi luoghi, l'industria e' molto giovane, e non c'e' una vera cultura industriale, sedimentata da anni (come invece puoi trovare in alcune Regioni europee).
Quindi abbonda la manodopera non qualificata, mentre gli attrezzisti scarseggiano.
La Qualita' in un prodotto, e' di fatto una conseguenza della cultura industriale.
Mentre in caso di manodopera poco specializzata, hai bisogno di processi estremamente dettagliati, e di qualcuno che passi a misurare, nel caso di manodopera specializzata, manca poco che basta che gli dai in mano il disegno, (e capita pure che il disegno ti torni con delle modifiche)
Certo, non tutte le lavorazioni han bisogno di manodopera altamente specializzata, ma nemmeno tutte le lavorazioni si posson fare con manodopera poco specializzata.
Inoltre, negli LCR rischi per il fatto che chi lavora e' pagato a cottimo, quindi se non scrivi molto bene il contratto, rischi che ti arrivino container pieni di roba da buttare....
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[QUOTE=batmax63;3598990]E per quale motivo andrebbero fatte distizioni di territorialita'?
Dove sta scritto che il luogo di produzione sia o meno sinonimo di qualita'?
A me sembra di leggere una marea di luoghi comuni,senza offesa sia ben chiaro.
Se un prodotto è buono lo è a prescindere, se fa schifo idem.
Io non mi faccio piacere un prodotto solo perchè è made in Italy ..........[CUT][
Ma allora Audi,BMW, Toyota, Maserati, Ferrari, sonno dei fessi a continuare a produrre nei paesi di origine ? È evidente che se continua o a farlo è perché sanno che per la Clientela il Made in - effettivo si intende e non virtuale - è un valore aggiunto alla qualità del prodotto. Punto. Nessuno Potrà mai convincermi del contrario. La Cina potrà avere di sicuro le migliori fabbriche del mondo, ma la manodopera è e resterà sempre di secondo livello rispetto ai nostri operai. Perché ? Beh , basterebbe chiedersi perché i nostri prodotti, alimentari, abbigliamento ecc sono i più imitati al mondo e vi sarete dati la risposta da soli.