Tony359 ha detto:
Io non ricordo test condotti da alcuno che abbiano dimostrato i rapporti di contrasto stellari di un proiettore home. Specialmente quelli di Andrea Manuti, che credo tutti considerino una persona seria.
Andrea Manuti, proiettore Sony WV200: rapporto di contrasto misurato superiore a 11.000:1
Tony359 ha detto:
Oltreoceano vedo invece che qualcuno riesce a misurare numeri diversi, ma sempre inferiori a quelli dichiarati. Nel test che avete linkato non è lo stesso?
Certo. Nel nostro caso abbiamo rilevato valori inferiori al dichiarato ma comunque ottimi.
Tony359 ha detto:
"luminosità residua, **luci di emergenza**"?????
Una sala fatta per bene non illumina lo schermo con il vergognoso omino che corre posto a lato dello schermo ma dai, scherziamo? Le luci di emergenza devono essere solo visibili, tant'è che la OVA ha fatto plafoniere appena luminose che non illuminano niente e sono "solo visibili".
Posso sbagliarmi, ma che io sappia serve un sopralluogo delle autorità preposte al controllo (ASL? VDF?) che dicano se le indicazioni sono visibili a sufficienza. Non ho neanche idea se il controllore utilizzi un telefotometro (come il Minolta che utilizzo io) e quali siano gli obblighi di legge. Ma mi sembra di aver capito che tali indicazioni debbano essere BEN visibili.
Ovviamente, saranno avvantaggiate quelle sale che hanno le uscite di sicurezza davanti, di lato allo schermo. Peggio andrà a quelle che le hanno in fondo...
Tony359 ha detto:
500:1 in una sala cinema?
Ma io a volte veramente mi domando che sale frequentiate!
Dal tuo commento, evidentemente si tratta di sale di pessimo livello.
Tony359 ha detto:
Posso sapere qual è la fonte che sostiene che in una sala cinema per via della luce residua si ottiene AL MASSIMO 500:1 di contrasto?
Prima di tutto ho scritto che
raramente si supera un rapporto di contrasto di 500:1 perché nella mia piccola esperienza, è quello che ho misurato nelle sale in cui ho avuto la fortuna di poter effettuare qualche rilevazione.
Non ho scritto che "
mai" si supera 500:1.
Infatti, all'Arcadia di Bellinzago il CR sequenziale che ho "provato" a misurare era nettamente superiore. C'è anche da dire che avevo con me solo il Minolta CS100 (un telecolorimetro, scelto per verificare il punto del bianco del Sony e i colori, non molto attendibile per misurare il livello del nero) che non è certo il miglior strumento per rilevare il livello di luminanza a basso livello. Per questo genere di misure è preferibile utilizzare il Minolta LS100 (lo stesso utilizzato per le misure al livello del nero del Kuro Pioneer). Inoltre ho fatto questa misura per pura curiosità, in maniera "secca", approfittando di un momento in cui non veniva proiettato nulla. Per una misura più attendibile sarebbe necessario molto più tempo a disposizione, bisognerebbe misurare più punti sullo schermo per poi mediare il risultato. Io mi sono limitato a puntare il fotometro più o meno al centro, senza particolari riferimenti. Ergo,
i numeri che sto per pubblicare sono da prendere ASSOLTAMENTE con le molle.
Ebbene, con il CS100 all'Arcadia di Bellinzago ho rilevato un livello del nero (tutto spento e in condizioni non ottimali per questo tipo di misura) di 0,05 cd/mq. Considerando l'incertezza di misura, potrebbero essere 0,04 oppure 0,06 cd/mq. Ergo, se consideriamo il target di luminanza delle specifiche DCI (compreso tra 58,2 cd/mq e 37,8 cd/mq), il rapporto di contrasto sequenziale in Arcadia,
misurato in queste condizioni, potrebbe oscillare tra 1.455:1 e 630:1. Ma ripeto: la struttura di Bellinzago come tutte quelle che fanno capo ad Arcadia, sono di qualità molto elevata e non escludo che con una misura più accurata il CR possa essere anche superiore.
Dimmi piuttosto della tua esperienza. Nella sala in cui lavori, che rapporto di contrasto sequenziale e intra-frame hai misurato? E con quale strumento?
Emidio