Cosa è il BiWire? (domanda da niubbo)

lukort

New member
Ciao a tutti.
La domanda sembrerà stupida, ma non so come collegare i diffusori.
Ho un Ampli Yamaha 459 6.1 da 100W per canale.
Ho comprato per il momento 2 frontali Wharfedale Diamond 8.1 e un centrale Wharfedale Diamond 8 da max 120W a testa.
Questi diffusori hanno 2 connessione a testa chiamate HF e LF e nelle istruzioni, dice che rendono al meglio se collegati in BiWire.

Ma Cos'è? e ci vuole un ampli compatibile BiWire? L'immagine dice di prendere 2 cavi, farli uscire da 1 canale dell'ampli, e collegare il rosso e nero LF e poi il rosso e nero HF (entrambi che escono da 1 canale dell'ìampli) non è troppo?

Nel caso non posso collegare in biwire, li collego in LF o HF ? e che significa, penso Low e High .....F sta per ???

Inoltre che compro per il surround e il centrale posteriore?
I diamond 8.1 sono troppo grandi e non centrano nelle colonnine che ho. Altri diffusori da 100W che possono andar bene con i diamond 8?

Grazie, ciao
 
Come dice il termine stesso, un diffusore pilotato in bi-wiring è raggiunto da due cavi di potenza su due morsetti differenti.
Questo consente di aumentare la quantità di corrente trasdotta dall'amplificatore al diffusore e, in generale, ad un'aumento di efficacia e resa sonora dello stesso.
Diverso è il disaccoppiamento Hi e Low del pilotaggio dei driver, che è sempre un bi-wiring, ma consente di amplificare separatamente le frequenze basse (e i woofer) da quelle alte (midrange e tweeter).
Quindi F sta per "frequency"...
Sul manuale dei diffusori dovrebbe esserci la spiegazione per un corretto "accoppiamento" agli amplificatori...
C.
 
Come è scritto nelle istruzioni il Bi-Wire o anche Bi-Wiring è quello che il nome suggerisce: un collegamento con 2 cavi.

Si realizza proprio nel modo indicato: si collegano due cavi (a 2 conduttori l'uno) da un lato ai morsetti di uscita di un canale (quindi entrambi i cavi collegati assieme), mentre nel diffusore i due cavi vanno collegati ognuno ad una coppia di morsetti.

Se guardi le due coppie di morsetti dei tuoi diffusori, quasi sicuramente vedrai che c'è un ponticello fatto con una lamella metallica o simili che unisce il rosso con il rosso e il nero con il nero.

Per utilizzare il collegamento Bi-Wiring biogna togliere tale ponticello, in modo che si creino due ingressio separati ed indipendenti, uno quello che va al woofer (LF: Low Frequency) e l'altro al midrange + tweeter (HF: High Frequency).

Se invece utilizzi il collegamento classico con unico cavo, il ponticello va lasciato in mdodo che il segnale vada ad entrambi i morsetti.

La motivazione del Bi-Wiring sta nell'ottenere una sezione complessiva maggiore di quella che si otterrebbe con un cavo singolo, a meno di ricorrere a cavi molto grossi e scomodi da utilizzare, e anche nel fatto che in questo modo l'assorbimento di corrente provocato dal woofer non va ad influire sul segnale, di entità minore, che va alle vie alte.

Si tratta ovviamente di sottigliezze che si adottano in impianti di un certo livello.

Va bene anche utilizzare un cavo unico di adeguata sezione oppure ricorendo ad altre geometrie di collegamenbto, la più conosciyta è quella comunemente conosciuta con il none "star" e descritta sul sito "tnt audio".

L'altro utilizzo dei doppi morsetti è per poter fare la bi-amplificazione.

Invece di usare un ampli e due cavi separati si utilizzano direttamente due amplficatoris separati, ognuno pilota una via del diffusore.

E' la soluzione migliore ma anche la più costosa, da adottarsi per impianti ad altissimo livello.

Ciao
 
mmmm. ho quasi capito.
la cosa che mi lascia perplesso è questa:
prendiamo per ipotesi il centrale frontale. se io prendo 2 cavi, li collego al centrale dell'ampli, con uan impedenza di 6 ohm e 100W di potenza max, come fa la cassa a capire qual'è la freq bassa e quella alta?
La gestisce internamente.......?!?!?
Perché penso che il segnale X che esce dal centrale, arriva sia sui connettori LF che sugli HF.
Poi non si danneggia la cassa visto che ha una impedenza di 6ohm e 120W di pot max?

posso andare tranquillo e collegare 2 cavi a ogni singola uscita dell'ampli e poi alle casse?

PS: se ho i fontali e centrale biwire, è necessario acquistare anche i surround in biwire o possono essere standard?

PS2: la cassa non ha nessun ponticello. ha 4 connettori, 2 neri e 2 rossi completamente scollegati tra loro.

Grazie, ciao
lukort
 
No no no. mi sono sbagliato. c'è una lamina di metallo dorata che collega i morsetti delle casse.
Avevi ragione.
Se li collego in bi-wiring lo devo togliere?
Grazie , ciao
 
lukort ha detto:
No no no. mi sono sbagliato. c'è una lamina di metallo dorata che collega i morsetti delle casse.
Avevi ragione.
Se li collego in bi-wiring lo devo togliere?
Grazie , ciao


si la devo togliere. ho riletto tutte le spiegazioni che mi avete dato :D :D :D

grazie
lukort
 
In effetti l'ampli, che non brilla in intelligenza :D, non capisce cosa c'è collegato e invia lo stesso segnale, a larga banda, su entrambi i cavi, all'interno del diffusore ci sono due filtri: uno collegato all'ingresso LF che taglia le frequenze alte e invia quello che rimane al woofer, l'altro fa la stessa cosa, ma al contrario, e invia le alte al tweeter, o al gruppo midrange-tweeter nel caso di un diffusore a tre vie.

Quanto al fatto di scegliere i surround in base alla possibilità di bi-wiring la risposta è no; tali diffusori vanno scelti in base agli altri diffusori, in modo che il tutto abbia un suono il più omogeneo possibile.

Comunque, come ho già scritto, la tecnica del bi-wiring viene attuata su impianti di livello medio-alto, in quanto i supposti o effettivi benefici sono percepibili da certi livelli in su.

La regola base, per qualsiasi impianto è quella di utilizzare cavi di connessione di diametro il più grande possibile, poi si può pensare anche al bi-wiring.

Ciao
 
io che ho il 4306 posso fare la bi-amplificazione usando le uscite normali(front)e l uscite surraund beck selezionando nelle opzioni front??o ho detto una cavolata?
comunque utilizzando un buon cavo e magari levare i due ponticelli che sono nella morsettiera e fare dei ponticelli con buon cavo non si hanno i soliti risultati del bi-wire?ho detto un altra cavolata??:D
 
daniele82 ha detto:
io che ho il 4306 posso fare la bi-amplificazione usando le uscite normali(front)e l uscite surraund beck selezionando nelle opzioni front??
non hai detto una cavolata: nel tuo ampli (complimenti per la bestia :) ) puoi configurare appunto i surround back per inviare il segnale ai front in configurazione biwiring (due cavi dai morsetti dei canali frontali, e altri due dai morsetti dei surround back dell'ampli, rispettivamente ai morsetti delle frequenze medio/alte e ai morsetti delle frequenze basse, o viceversa, dei tuoi diffusori facendo attenzione alle polarità).
Ovviamente devi eliminare, prima, i ponticelli dalla morsettiera dei diffusori.
comunque utilizzando un buon cavo e magari levare i due ponticelli che sono nella morsettiera e fare dei ponticelli con buon cavo non si hanno i soliti risultati del bi-wire?
Se sostituisci i ponticelli dorati con spezzoni dello stesso cavo con il quale hai collegato in monowiring i diffusori all'ampli è meglio, ma non hai un biwiring.
Se poi vuoi sapere se all'ascolto ci sono differenze tra configurazione mono e configurazione biwiring, per quanto mi riguarda e anche per prove di ascolto fatte personalmente, ritengo che un collegamento mono con un buon cavo non evidenzi differenze udibili rispetto ad un collegamento in biwiring.
 
Quello illustrato da daniele82 non è un collegamento bi-wiring, ma una bi-amplficazione, in quanto ogni via è pilotata da un suo amplificatore, che poi viene collegato ai morsetti del diffusore con un cavo solo, in quanto vengono a cadere le motivazioni per un bi-wiring.

Ciao
 
ma secondo voi nel mio caso visto che posso bi.amplificare quale e il collegamento che piu mi consigliate .un ottimo cavo con pezzetto di cavo al posto dei ponticelli,in bi-wire,o bi.ampli?
che con tutti queste possibilita non ci chiappo piu nulla:D
voi come le avete collegate?
 
forse un ottimo cavo di adeguata sezione e la migliore soluzione e la piu semplice,ma questo fine settimana voglio provare uguale la biamplificazione,e se mi piace sento che apporta dei miglioramenti la terro;)
 
salve io ho un paio di monitor audio br2 che possono ospitare il collegamento bi-wiring, ma le ho collegate solamente con un cavo come consigliato da tnt , cioe' collegando l'unico cavo con i morsetti per gli alti . pero' ho notato sul manuale delle casse che consigliano invece di far arrivare il cavo sui morsetti per i bassi. sapete darmi un consiglio su quale tra i due modi sia il migliore?o se vi siano differenze?
 
Probabilmente il consiglio di andare direttamente al connettore della via bassa è perchè è quella che assorbe maggiore corrente rispetto al connettore della via degli alti, per cui si fa passare una corrente minore nel ponticello tra i due connettori.

Poichè solitamente questi connettori sono costituiti da una barretta metallica la cui sezione è paragonabile a quella di un buon cavo direi che la cosa è del tutto inifluente, considerato anche che il ponticello è anche molto corto.

Puoi benissimo spostare il collegamento se la cosa ti fa sentire più tranquillo, non costa nulla.

Ciao
 
ma in definitiva

il bi ampli è la stessa cassa collegata a due apli diversi
il bi wiring dallo stesso ampli partono due cavi collegati ai medesimi morsetti che entrano nella stessa cassa.

se non è così butto la mia laurea nel cesso...:ops2:
 
No, bi-amp vuol dire utilizzare due canali di un unico amplificatore (generalmente front e s-back) per pilotare due diffusori invece che quattro, da un canale uscirà il segnale che andrà ai due frontali per gestire solo i suoni alti mentre dall'alto solamente i suoni bassi.
 
Veramente il fatto di pilotare canali frontali o surround non c'entra nulla con la tecnica e la filosofia che sta alla base della bi-amplificazione o multi-amplificazione, tanto è vero che tale tecnica è nota da tantissimo tempo ed impiegata in impianti stereo oppure anche nelle sonorizzazioni live.

Nella multi-amplificazione (di cui la bi-amplficazione è solo una semplificazione) si parte dal concetto di far amplificare a ciascun ampli una sola specifica gamma di frequenze per pilotare direttamente l'altoparlante preposto alla riproduzione di quella specifica gamma.

In questo modo si evitano al massimo fenomeni di intermdulazione e altri effetti indesiderati, ad esempio, l'ampli che tratta la frequenze più alte non deve lavorare anche con quelle basse, con benefici per l'alimentatore e la resa.

Ovviamente deve essere impiegato un crossover elettronico posto a monte degli amplificatori per inviare a ciascuno di essi la banda di frequenze specifica, gli ampli poi pilotano direttamente gli altoparlanti delle varie vie dei diffusori.

In un normale impianto Hi-Fi o HT si potrebbe arrivare alla tri-amplificazione, se i morsetti dei diffusori sono differenziati per le tre vie.

Normalmente la divisione viene fatta tra bassi e medi+alti, quindi basta una bi-amplficazione.

Un altro vataggio di tale metodo è quello dato dal fatto che per la via medio-alta può essere sufficiente un ampli di potenza inferiore a quello richiesto per la via bassa (se uno vuole risparmiare qualcosa).

Nel caso del bi-wiring invece la filosofia di base è quella di evitare che la maggior corrente richiesta per pilotare la via bassa possa influire sul segnale della via medio-alta.

Si utilizzano pertanto due cavi separati anche se partono dallo stesso morsetto di uscita dell'ampli e si va alle due vie separatamente.

Il primo metodo è sicuramente più efficace, ma anche molto più costoso.

Nelle sonorizzazioni live si utilizza molto la multiamplficazione in modo da pilotare al meglio le varie vie (tweeter a tromba, ecc.)

Spero che questa risposta dissipi i dubbi.

Ciao
 
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