LR-ONE/2000s

dainroad

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Mi decido ad aprire questa discusssione per raccogliere le impressioni e le esperienze altrui a riguardo di un progetto certamente conosciuto.
Premetto di non essere l'esecutore materiale ma, visto il grado di esecuzione associato alla superba qualità sonora non posso esimermi dal condividere con altri appassionati la realizzazione di mio papà.
La componentistica elettrica(cross-over) altoparlanti compresi è stata fornita dal progettista e ,date alcuni indicazioni di massima sulla realizzazione e ingombri ,la forma e l'utilizzo dei materiali è stato scelto a propria discrezione.
A chi fosse sfuggito, il progetto LRL2000 è di Bartolomeo Aloia.

Dainroad
 

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Io ero incuriosito da questi diffusori (ma mai approfondito) prima di innamorarmi delle mie (ESS 330) ma dicci tu come suonano!
Di Aloia ho "solo" il 13.01i il 14.01 e il pre 11.01i ,che pilotano in maniera eccellente i diffusori.
ROcco
p.s. complimenti per la realizzazione
 
I due diffusori sono nati da un binomio:la filosofia progettuale di B.Aloia e quella costruttiva di assemblaggio propria.
Se da un lato l'elettronica non ha dato spazio a compromessi,dal punto di vista realizzativo si è dovuto fare altrettanto: primo perchè lo richiedeva il progetto,secondo perchè la risultante finale è una serie di equilibri.
Un esempio è la realizzazione del modulo "bassi" ove il woofer da 15" professionale è stato inserito in una cassa studiata separatamente in bass-reflex ad emissione Onken .La struttura é stata realizzata in multistrato di betulla da 24mm. dovutamente rinforzata.Questo materiale di diverso spessore è stato poi usato per realizzare gli altri due moduli:la sezione MEDI e quella della "torretta" tweeter-super teweeter.
Credo che questi siano due punti che accomunino la LRL alle tue ESS 330:dei blocchi indipendenti per ogni trasduttore,una gruppo tweeter omnidirezionale.Ognuno poi ha le sue peculiarità:un tweetter a dipolo come il tuo(oggetto certamente "raro"),un gruppo tweeter (cinque)per le LRL ;faccio queste osservazioni non per generalizzare ma piuttosto per trovare dei punti in comune.
L'ascolto!
Posso dirti che i due diffusori sono spietati,come la risposta in frequenza effettuata nella stanza che vedi.Misurazioni effettuate dallo stesso Aloia e che dimostrano la bontà del progetto che si traduce con una risposta in frequenza con andamento piatto,assolutamente piatto.
Con una sensibilità di 94 db. risaltano come non mai le diverse incisioni su Cd e i vari dettagli o pecche .Le medie frequenze non hanno alibi con dei Midrange Audax e le alte (a mio avviso)restituiscono dettagli cristallini che a seconda dell'incisione aprono l'immagine scenica ben oltre la collocazione fisica dei diffusori .Un discorso a parte merita il basso:hanno la forza di una corazzata con l'agilità di una gazzella.Basso pieno,talvolta pienissimo da far male allo stomaco ma frenato,molto frenato per non dire frenatissimo.
Ma come dicevo prima la risultante finale è l'equilibrio .
Certo chiedere all'oste della bontà del suo vino porta ad una risposta scontata ma in questo caso ritengo che le emozioni elargite da questa coppia di diffusori sia davvero rara.
Non voglio dilungarmi troppo:resto in attesa di ulteriori riflessioni.

Ti ringrazio per i complimenti
Buon Ascolto
 

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MAMMA MIA! ritratte nel loro ambiente sono ancora più belle.
Io ho scelto le mie ESS dopo anni di attesa,sia per il buget ma soprattutto perchè nulla mi aveva convinto appieno ad un prezzo simile ma anche ben più alto.
Le caratteristiche delle LRL come dici tu sono assai simili alle mie ESS,non a caso telefonai ad Aloia in persona per poterle ascoltare (mai avvenuto poichè scoprii le ESS) perchè affascinato dalla tecnica delle LRL e dalla possibilità di autocostruirmele,ma non sarei stato in grado di fare un lavoro come il tuo:cry:
Ciò che mi ha fatto decidere x le ESS è stato principalmente x :
-distorsione praticamente inesistente anche ad altissimi volumi quindi niente fatica di ascolto (e questo è merito soprattutto della tecnologia del tw heil.
-timbro eccellente,molto vicino alla realtà (heil docet)
-Estensione in frequenza (a cui però farò esperimenti aggiungendo due sub da 38 diy)
-sensibilità altina

Purtroppo sono di fretta,ma questa chiaccherata mi incuriosisce parecchio,rimango sintonizzato e perchè no,forse un giorno riusciremo a trovarci per un ascolto reciproco,e sei disposto a fare un "salto" a Rignano Flaminio"...
In ogni caso mi ci vorrà ancora qualche mese per ultimare la mia stanza dedicata.

Rocco
p.s. noto con piacere che hai particolarmente a cuore l acustica della stanza (come me) sono autocostruiti i pannelli simil-rpg?
ne ho fatti anche io 4 (2 piccoli da appendere 2 grandi da terra) e qualche Tube traps,ma devo ancora fare la maggior parte delle sperimentazioni-collocazioni.
 
Sono davvero lieto di incontrare un appassionato di prodotti un po' estremi.Ancora più piacere dal momento che poni in evidenza due diffusori come gli ESS 330 che per l'insieme e la classe di appartenenza comuni non sono!
Tutto cio' che puoi vedere nelle immagini è autocostruito (tranne la muratura s'intende).I pannelli sono presenti sul retro,ai lati,sopra e dietro il punto di ascolto.
Nello specifico i pannelli dietro i diffusori sono piuttosto semplici nella realizzazione:legno da perlinatura+materiale assorbente.Il tutto di facile reperibilità,dal costo accettabile e soprattutto personalizzabili nelle forme e nel colore.Il tutto è poi facilmente collocabile e al caso rimovibile.Il resto dei pannelli è invece fisso:la base è in mulltistrato,forato, con fori di diametro e scartamento prestabilito al fine di assorbire frequenze diverse in luoghi della stanza diversi.Dietro ai pannelli vi è del materiale assorbente.Il tutto è stato foderato con del tessuto per conferirgli un aspetto accettabile.
Il pannello superiore è simile agli altri laterali ma con una finitura diversa integrata con dei faretti.
Pur andando a "naso" l'acustica della stanza è risultata alle prove strumentali molto buona nell'ordine medio di T=0.45 sec.
Certo che se abitassimo più vicini sarebbe interessante riscontrare dal vivo le differenze dei due impianti:grazie ad AVF comunque ci possiamo scambiare almeno impressioni ed idee!
Per ora le LRL sono alimentate dall'autocostruito GY50 ma è in "rullaggio" l'ST2000/7 :amplificatore di peso(in tutti i sensi)e più idoneo a pilotare le LRL.
Dopo nove mesi di lavoro l'ascolto dei nuovi diffusori era atteso e fortunatamente non ha deluso le aspettative ,anzi!
Per l'alloggiamento dei soli cross-over si è dovuto ricorrere ad un contenitore apposito che per una casa costruttrice commerciale,sarebbe più che sufficiente per farci due diffusori da stand.
Ma a proposito delle ESS 330:come mai hai ipotizzato di integrare i bassi?
 

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x Dainroad

Se ne hai voglia potresti aprire una discussione apposita dedicata all'autocostruzione dei tuoi pannelli, con qualche descrizione più approfondita e qualche foto ravvicinata, foto dei particolari e simili.

Credo che la cosa possa interessare molti.

Personalmente sono curioso di sapere dove hai reperito la tela acustica.

Ciao
 
x Nordata
accetto volentieri:il tempo di scattare delle immagini accettabili.
Per quanto riguarda il rivestimento dei pannelli :le tela utilizzata è un comunissimo tessuto acquistato presso rivenditore di tessuti a metro.L'unico criterio utilizzato è stato quello dell'accostameto cromatico alla stanza.
Per il suono,il problema non si pone, tant'è che l'unico compito dei pannelli è quello di assorbire e non essere "trasparente" al suono .Certo avranno un minimo grado di assorbenza verso alcune frequenze ma in fondo questo è il suo compito,tenendo presente che il grosso del lavoro lo fa il pannello ,traforato manualmente con migliaia di fori da 4mm.(per un tipo di pannello).Sia il diametro dei fori che il loro interasse devono variare a seconda della risposta in assorbimento che vogliamo fornire al pannello.La forma dell'ambiente porta a definire queste misure.Dietro al multistrato forato e poi inserito un pacchetto di lana di vetro o ovatta.In pratica si costruiscono dei grossi scatoloni in multistrato a forma di parallelepipedo rettangolo con la superficie traforata rivolta verso la stanza quindi a vista e il tutto ricoperto da un tessuto per rifininirne l'aspetto.

Buon Ascolto
 
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Grazie molte MDL,
seguo da molto tempo la discussione da te aperta nel forum:nuove idee su cui riflettere non mancano di certo.

Buon Ascolto
 
Il mio dubbio però è che se utilizzi una tela "normale"come copertura dei risuonatori di Helmholtz a faccia perforata che hai realizzato e la tela stessa non è acusticamente trasparente alle medie e alte frequenze si viene a creare una barriera tra ambiente e risuonatore, vanificando in parte più o meno grande l'apporto dei risuonatori stessi.

Discorso che, in linea di massima, credo possa essere esteso anche ad altri tipi di realizzazioni tipo panneli piani e simili, in cui il lavoro è svolto dal materiale assorbente che sta dietro la tela, escludendo assorbitori per basse frequenze, tipo tube traps o simili.

Ciao
 
Sono stato un tantino sul vago:i pannelli presenti nella saletta(esclusi quelli frontali mobili)sono un totale di sei.Uno laterale,quattro posteriori e uno superiore sul soffitto.Quest'ultimo è stato foderato con un tessuto normale,cioè con intreccio a maglia molto rada.Il modulo laterale è stato progettato con lo scopo di ridurre le onde stazionarie nello specifico i "modi".Il tessuto utilizzato per la finitura è di tipo acustico acquistato alla Ciare.
Posteriormente in basso si vengono a trovare 2 moduli piuttosto voluminosi (per la stanza)con lo scopo di assorbire una parte di frequenza basse;più in alto ci sono altri due moduli di differenti dimensione calcolati per intercettare le medie freq.Questi quattro pannelli sono rivestiti con il suddetto telo Ciare e con un tessuto analogo acquistato in loco.
E' da tenere presente che di tessuti ne esistono svariate tipologie,è consigliabile rivolgersi in questi casi a una struttura il più possibile leggera e rada ;fatto salvo questo parametro il grosso del lavoro (assorbenza o rifrazione)viene svolto dai pannelli,dalla loro foratura,dal loro spessore comprensivo del materiale assorbente in essi contenuto.Non ultima,anzi,la forma e dimensione della stanza in cui vengono ubicati i
pannelli .Misure queste determinati per la progettazione degli stessi.
Sul frontale dietro ai pannelli amovibili sono stati inseriti negli angoli due rotoloni di ovatta da tapezziere.Sistema questo assai primitivo.Era mia intenzione mettere in cantiere l'esecuzione di due o più TT calcolati seriamente ma dopo aver effettuato delle misurazioni ambientali(in occasione della taratura delle LRL)abbiamo verificato che la stanza risponde già ottimamente.
Dalle immagini pubblicate non si vede poi proprio tutto!

Buon Ascolto

P.S. :Tengo poi a precisare che la saletta è stata ottimizzata per l'ascolto di impianti stereofonici ,quindi non HT.In questo caso sarebbe meglio rifare alcuni calcoli o meglio ancora cambiare stanza.
 
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Quello che le immagini non fanno vedere è che la saletta di ascolto(circa 4.20x4.90 m)fa parte di un'unica camera , grande nel suo complesso il doppio della saletta.
Questo unico locale è parzialmete diviso in due da un pilastro/parete portante che lascia due aperture:una chiusa da una vetrata tipo cattedrale(visibile) e l'altra lasciata volutamente aperta.
In fase di ascolto le frequenze più ampie tendono a disperdersi in questa camera ed a ridurre la loro energia annullandosi tra loro.Insomma la camera che voi vedete è grossa il doppio.
Seduti nel punto di convergenza dei due diffusori si viene virtualmente attraversati dalle onde generate,quelle rimanenti vengono assorbite ,quelle che godono ancora di energia in parte la perdono nei pannelli assorbenti in parte si disperdono nella camera a fianco.Abbiamo verificato che anche lasciare aperta una porta può apportare significative variazioni nella rifrangenza delle onde lunghe dei bassi.
Capiscoso che viste le dimensioni delle LRL e della stanza,saltava all'occhio che tutta questa energia da qualche parte doveva pur andare.

Buon Ascolto
 
LRL-one 2000.s

Sono lieto di trovare un raro possessore delle LRL-one2000.Queste le abbiamo nominate LRL-one2000.s dove "s" starebbe per super,in riferimento al woofer da 15" in sostituzione a quello da 12".
-Il gruppo "super tweeter" è composto da quattro tw RES
-Il tweeter basso è AUDAX
-Il mid. AUDAX
-Il woofer D.A.S. audio.
I crossover sono opera di B.Aloia ,progettatti e assemblati.Non mi è restato che inscatolarli.
Posso dire che il woofer ha dimostrato di salire con linearità fin oltre il 1KHz ,davvero "super"!Credo che una delle difficoltà principali sia stata quella di renderlo veloce ma nel contempo frenato visto che un 15" ha una massa non indifferente.Il risultato è tutto da ascoltare.
Ma dimmi un po',da quanto tempo possiedi le LRL?
Costruttivamente come ti sei dipanato per realizzare la "testa super tweeter"?
E i feltri per migliorare la risposta in frequenza li hai messi?
 
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dainroad ha detto:
Sono lieto di trovare un raro possessore delle LRL/2000.Le mie le abbiamo nominate LRL/2000.s
No, no ... le mie sono LRL One.

Si tratta di diffusori molto meno imponenti, molto simili ai moderni diffusori a "torre".

Quindi e' un diffusore piu' tradizionale e non ha moduli separati.

Il woofer e' da 10 pollici ed e' un Siare 26FC8
Il medio e' un Siare 16VR8
Il tweeter Basso e' un Siare TWZV8
Il tweeter alto e' un Focal KT122
e poi c'e' un piccolo tweeter posteriore Audax nomiricordopiuiltipo :D


dainroad ha detto:
Ma dimmi un po',da quanto tempo possiedi le LRL?
boh ... piu' di 10 anni sicuramente.
 
Bè i diffusori di cui parli ,montano degli ottimi altoparlanti,qualche anno fa erano molto ricercati.Lo sarebbero ancora solo che sono spariti dal commercio!
Da qualche parte ci devono ancora essere le recensioni sulle tue casse.
 
dainroad, questo tuo post mi fa ringiovanire!!! :eek:
ricordo ancora quando poco più che adolescente seguivo (o forse imparavo a memoria) gli articoli dell'Aloia.
Quando i miei coetanei sognavano motorini e moto, nelle mie fantasie più perverse e irragiungibili, c'era le LRL/one 2000, cioè le casse "definitive" ...ricordo ancora la lunga disertazione che fece spiegando il suo concetto di altoparlante idoneo a riprodurre bassi e cioè uno grosso e pesante per i bassi lunghi e un più piccolo e leggero per i bassi veloci.
Quanto vorrei ascoltarle! :cool:
salvo che un giorno non riesca a piombare a casa tua :D :D
complimenti e ancora complimenti... con un po' di invidia (però positiva) :)
 
dainroad ha detto:
Bè i diffusori di cui parli ,montano degli ottimi altoparlanti,qualche anno fa erano molto ricercati.Lo sarebbero ancora solo che sono spariti dal commercio!
Da qualche parte ci devono ancora essere le recensioni sulle tue casse.
Ho trovato ben 4 TWZV8 (oltre ai due gia' montati sulle casse) ma non sono mai riuscito a trovare mezzo woofer, uno straccio di medio o un barlume di tweeter ...

I medi in realta' li avevo trovati ma chi ce li ha, pur non usandoli, non ha voluto cedermeli.

Per questo motivo sono molto curioso di conoscere il modello Audax montato sulla release 2000 che hai realizzato.

Pistino ha detto:
...ricordo ancora la lunga disertazione che fece spiegando il suo concetto di altoparlante idoneo a riprodurre bassi e cioè uno grosso e pesante per i bassi lunghi e un più piccolo e leggero per i bassi veloci.
Quella dissertazione e' presente nel progetto LRL One presentato sulla rivista Suono 215 dell'aprile 1991 e seguenti.

La rubrica era "Diffusori, che passione!" e l'articolo si intitolava "KIT LRL-1 - Laboratory Reference Loudspeaker One".

Ecco un paio di estratti dell'articolo cui faceva riferimento Pistino ...

La risposta nei bassi (di Bartolomeo Aloia)

La estensione dei bassi e' soprattutto un problema di ingombro, si suol dire. Ma questa presentazione del problema e' abbastanza poco realistica ed occorre fare una serie di precisazioni.
La gamma dei bassi deve essere vista come composta di due sottogamme, la prima e' quella dei bassi profondi, la seconda quella dei bassi veloci, transienti o di percussione. In quest'ultima, che chiameremo d'ora in poi dei bassi transienti, senza per questo escludere che in essa possono operare le fondamentali prodotte da strumenti ad emissione lenta, cioe' con attacchi non rapidi e con durata del suono non necessariamente breve, dimorano le fondamentali prodotte da strumenti come la grancassa, tamburo, contrabbasso, etc. Strumenti cioe' dotati di grande energia acustica emessa e di notevole rapidita'.
cut ...

Tornando ai nostri bassi, la prima gamma, quella dei bassi profondi, va da 20 Hertz a 80 Hertz, la seconda da 80 a 320 Hertz. Ambedue si estendono quindi per ben due ottave. Appare ovvio che i suoni che cadono nella gamma piu' bassa siano caratterizzati da tempi di attacco molto lunghi e che hanno durata anche molto lunga. Tipico e' il suono dell'organo (delle sue canne piu' grandi, si intende). L'altoparlante che riproduce bene questa gamma ha una ampia superficie radiante, quindi una notevole massa, e' morbidissimo (cedevolezza molto alta) perche' deve avere una bassa frequenza di risonanza. Se pensate a queste caratteristiche, vi rendete conto che esso deve essere la totale negazione della velocita'. Per riprodurre bene queste frequenze cosi' basse questo altoparlante deve muoversi lentamente. La sottogamma superiore e' invece quella dei bassi di percussione, caratterizzati da tempi di attacco relativamente brevi. Questo componente fornira' dei bassi percussivi realistici, quanto piu' leggera sara' la sua membrana e quanto piu' esso sara' rigido (bassa cedevolezza), con frequenza di risonanza relativamente elevata. Esso e' quindi l'esatto contrario del woofer adatto ai bassi profondi. cut ...




 
L'obbiettivo di costruzione delle LRL2000 è stato quello di realizzare dei diffusori certamente definitivi.Fatti i debiti confronti e credendo alla"filosofia"progettistica di B.Aloia ci si è immersi in una costruzione durata molti mesi.
Rimane curioso sottolineare come prestigiosi marchi di casse acustiche investano molto nella costruzione di tweeter con l'unico (e certamente documentato)scopo di creare un'emissione delle alte frequenze puntiforme,cioè proveniente da un punto assolutamente definito ed UNICO.
L'emissione di queste frequenze (o parte di esse)in questi diffusori è diversa o almeno è in parte proveniente da un unico punto e in parte da più punti.Le ESS 330 di ROLEN hanno un tweeter,credo, che racchiude in un solo elemento queste caratteristiche con un risultato probabilmente ineguagliabile.
-Il tweeter "basso" qui utilizzato è AUDAX mod.TW034X0
-Il mid è AUDAX mod.PR170Z2.
Il progetto delle LRL-One/2000 è reperibile su alcuni numeri di "Costruire HI-FI" ove lo stesso Aloia ne illustra le caratteristiche.

Dainroad
 
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Dainroad:
"Ma a proposito delle ESS 330:come mai hai ipotizzato di integrare i bassi?"

La mia stanza è dedicata sia all ascolto due canali che 5.1,dovendo infatti dotarmi del canale .1 al di sopra di ogni sospetto...un amico (un santo:D ) mi sta costruendo due "cassapanche" da 190 litri x i 2 sub con woofer AVA da 15 pollici in cassa chiusa.

Chiaramente è con quelli che farò esperiementi per estendere la primissima ottava delle ESS,essendo pilotati da amplificazione Hypex digitale.

Per le risonanze e posizionamento nella stanza,ho dovuto tappare quasi interamente il doppio reflex delle ESS,che per ora mi soddisfano molto come articolazione,un poco meno come immanenza,"manca qualcosa"; ma rimando tali esperimenti di integrazione con i due sub quando sarò in grado :rolleyes: di invitare il buon Andrea Aghemo a farmi qualche misurazione seria!

POi pensavo un domani al PAC,chissà,devo verificare,ma secondo me in grado di fare "miracoli" visto che i miei esperimenti e le poche conoscenze tecniche indicano l acustica della stanza come maggiore responsabile dei risultati buoni/cattivi.

Rocco
p.s. sono molto interessato anche io come chiedeva Nordata alla spiegazione (se puoi dettagliata) dei tuoi pannelli.
grazie
 
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