Approfondimento - l'algoritmo
Allo stato attuale sussistono diversi algoritmi applicabili a tale filtro. I più conosciuti sono:
Bicubic,
Bilinear,
Gauss,
Lanczos,
Point e
Spline (16, 32). Ciascuno d'essi, naturalmente, porta ad avere differenti risultati: si distinguono tanto per la morbidezza del risultato quanto per il consumo CPU.
Parlando di morbidezza del risultato la questione si fa alquanto filosifica, in maniera simile a quello che è stato l'argomento sull'ordine dei filtri. La puntualizzazione è d'obbligo:
non tutti i resizer si limitano a produrre un risultato così detto neutro - il che può essere un bene e/o può essere un male. Può essere un bene poichè nel nostro ambito specifico tali resizer possono facilmente fondere la capacità di due differenti filtri - resizer/sharpener - beneficiando così di un consistente risparmio CPU. Può essere un male, invece, se si desidera ottenere la massima qualità da entrambi i processi mantenendoli a tal fine separati. Non è detto che sia vietato usare un resizer sharpener a monte di uno sharpener dedicato, tuttavia il risultato sarà un'inevitabile mescolanza di processi affini ripetuti più volte. Potrebbe anche tradursi in un maggior senso di nitidezza, lungi però dall'essere il corretto modo di operare (vedere nuovamente l'ordine dei filtri al metodo 3). Meglio lavorare sulla forza dello sharpener.
In termini di bilanciamento i migliori risultati - prestazioni/qualità - si ottengono con
Spline16 per un effetto
neutral e
Lanczos per un effetto
sharp.
Approfondimento - la risoluzione
Ulteriore aspetto da tenere in considerazione è la risoluzione di output.
Sebbene il rapporto 1:1 sia quasi sempre scontato quando si tratta di pilotare il display o vpr che sia, non lo è poi così tanto quando si parla di upscaling. Nulla vieta, infatti, di eseguirne uno superiore alla reale risoluzione di uscita. Il beneficio? Gestire il downsize in hardware attraverso la scheda video per ottenere un nuovo risultato. La questione è tanto controversa quanto la precedente. Si tratta di capire se il guadagno in termini di qualità valga l'adottamento. Per alcuni è così, per altri un po' meno... il processo eseguito dalla scheda video sembrerebbe rendere appena poco più convincente il risultato su tecnologia CRT, viceversa, nel dominio digitale i benefici sono indistinguibili al punto tale da ridurre la cosa ad un complicato esercizio di stile.
Detto questo, se visivamente la differenza si fa sottile, a livello CPU non lo è affatto:
il resize è l'unico filtro che influenza pesantemente il rendimento globale. Maggiore è la risoluzione, maggiore sarà il consumo processore - sia per il filtro in sè che per tutti i posteriori.
Approfondimento - il bug dei DVD menus e degli aspect-ratios
Problema di vecchia data è sempre stato quello di avere a che fare con la "corruzione" dei DVD menus. Bug impossibile da riscontrare usando la tastiera, fastidioso ed irritante usando invece il mouse. Per chi ha sperimentato il fenomeno il risultato si traduceva in un disallineamento tra la posizione di click del mouse e le rispettive voci dei menus. Non solo questo ma anche problemi legati all'aspect-ratio, black screens etc., erano luogo comune.
Come venirne a capo? Difficile: per molto tempo è rimasto un problema insoluto.
Le cose poi sono finalmente cambiate con l'avvento del resize dinamico (calcolo su di un unico asse). Sperimentando resize fissi, infatti, non si poteva gestire correttamente lo strano rapporto che contraddistingue i DVD: la famosa risoluzione di 720x576. Strana davvero perchè anche un DVD 16:9 è dotato del medesimo formato. Di conseguenza, applicando un resize arbitrario la non proporzionale risoluzione applicata ai DVD menus causava il difetto di navigazione. Causava anche problemi nella gestione degli aspect-ratio stessi, come detto, che non venivano più rispettati e dovevano quindi essere corretti manualmente.
Per concludere nulla vieta di continuare ad usare un resize fisso, ma l'unico modo per evitare le problematiche esposte risiede nell'applicare il resize in maniera dinamica.
Approfondimento - l'esecutore materiale
ffdshow e AviSynth offrono quasi specularmente un vasto ventaglio di opzioni legate al resize. A volte alcune di queste differiscono tra loro, così come il consumo CPU - quest'ultimo leggermente a favore di ffdshow - ma sostanzialmente le carte a disposizione si assomigliano. Avanzando un'opinione, a seguito anche di qualche esperienza maturata sul campo, direi cmq che la miglior qualità finale sia a favore di AviSynth. Non chiedetemi il perchè - sebbene a parità di algoritmo il risultato non dovrebbe cambiare - ma è così. Si parla cmq di difetti di visualizzazione in determinate circostanze e a determinate risoluzioni.
Per concludere l'equazione è: ffdshow = -qualità = -consumo, AviSynth = +qualità = +consumo.